NOTE BIBLIOGRAFICHE
Ettore Pais, Ricerche sulla storia e sul diritto pubblico di
Roma-, serie seconda, sui Fasti consolari. Soma, W. Re-
genberg, 1916, pp. xxxvi-448, 8° gr.
L’opera poderosa di Ettore Pais sulla storia critica di Roma
durante i primi cinque secoli, non ancora compiuta, conterrà anche
alcuni volumi di complemento, dei quali il primo venne pubbli-
cato l’anno decorso, e il secondo or sono pochi mesi. L’argo-
mento di questo secondo volume è importantissimo: i Fasti con-
solari-, e crediamo necessario di darne un breve cenno in queste
note bibliografiche.
Nel presente volume dal Pais, con felice pensiero, dedicato
alla memoria di Bartolomeo Borghesi, il grande illustratore dei
fasti di Roma, l’A. studia l’evoluzione che si riscontra nella
storia dell’antica repubblica. Le antiche genti patricie, che sole
governarono Roma dalla caduta della monarchia sino alla metà
circa del secolo IV e che risultavano dall’unione di stirpi latine,
etnische, sabine, erano validi organismi politici, giuridici ed
economici. Ma a poco per volta le stirpi plebee, delle quali
alcune rappresentavano elementi delle limitrofe terre latine, si
sovrapposero alle genti patricie; in seguito, però, anche la più
antica nobiltà plebea, alleata con il patriziato, dovette cedere di
fronte agli elementi delle varie regioni italiche che penetrarono
man mano nella città. Lo studio dei Pasti determina appunto
il significato e il valore dei dati generici forniti dalla tradizione
letteraria intorno alle fasi della lotta della plebe contro i patres
e poi degli homines novi municipali contro la stessa plebe
urbana. Esso dimostra il primo affermarsi della plebe verso
l’a. 400 av. Cr. e come gli elementi italici abbiano finito per
distruggere lo stesso patriziato verso il tempo del bellum mar-
sicum. Le leggi Iulia e Plautia-Papiria (90-89 av. Cr.), le quali
posero fine in sostanza alla guerra sociale e accordarono a tutti
Ettore Pais, Ricerche sulla storia e sul diritto pubblico di
Roma-, serie seconda, sui Fasti consolari. Soma, W. Re-
genberg, 1916, pp. xxxvi-448, 8° gr.
L’opera poderosa di Ettore Pais sulla storia critica di Roma
durante i primi cinque secoli, non ancora compiuta, conterrà anche
alcuni volumi di complemento, dei quali il primo venne pubbli-
cato l’anno decorso, e il secondo or sono pochi mesi. L’argo-
mento di questo secondo volume è importantissimo: i Fasti con-
solari-, e crediamo necessario di darne un breve cenno in queste
note bibliografiche.
Nel presente volume dal Pais, con felice pensiero, dedicato
alla memoria di Bartolomeo Borghesi, il grande illustratore dei
fasti di Roma, l’A. studia l’evoluzione che si riscontra nella
storia dell’antica repubblica. Le antiche genti patricie, che sole
governarono Roma dalla caduta della monarchia sino alla metà
circa del secolo IV e che risultavano dall’unione di stirpi latine,
etnische, sabine, erano validi organismi politici, giuridici ed
economici. Ma a poco per volta le stirpi plebee, delle quali
alcune rappresentavano elementi delle limitrofe terre latine, si
sovrapposero alle genti patricie; in seguito, però, anche la più
antica nobiltà plebea, alleata con il patriziato, dovette cedere di
fronte agli elementi delle varie regioni italiche che penetrarono
man mano nella città. Lo studio dei Pasti determina appunto
il significato e il valore dei dati generici forniti dalla tradizione
letteraria intorno alle fasi della lotta della plebe contro i patres
e poi degli homines novi municipali contro la stessa plebe
urbana. Esso dimostra il primo affermarsi della plebe verso
l’a. 400 av. Cr. e come gli elementi italici abbiano finito per
distruggere lo stesso patriziato verso il tempo del bellum mar-
sicum. Le leggi Iulia e Plautia-Papiria (90-89 av. Cr.), le quali
posero fine in sostanza alla guerra sociale e accordarono a tutti