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Lugli, Giuseppe: La villa di Domiziano sui colli Albani, [1]
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La villa di Domiziano
Il territorio della villa di Domiziano, o per meglio diro
della proprietà imperiale albana sotto di lui. era veramente
immenso e si estendeva dal monte Cavo fino ad occidente della
via Appia, racchiudendo entro di sè tutto il bacino e gli spioventi
esterni del lago. Dice infatti Cassio Dione (x) cbe Domiziano:
« tovto yccQ i ò %wqiov imo %b bqoz rò 'AXBaróv, àcp oìmso orrcog
àvofia<s&r)< or UiGneq riva àxqónoXiv s^sìXìto ». Lo stesso con-
cetto esprime Ulpiano, in un passo in cui tratta della inutilità
dei legati testamentari fatti su fondi imperiali, e cita, come
esempi di questi, i giardini di Sallustio e il fundus albanus,
qui principalibas usibus deservit (2).
Occorre però subito tener presenti alcune circostanze che
servono di caposaldo per lo studio della villa di Domiziano:
in primo luogo questo immenso territorio, che misura dai tredici
ai quattordici chilometri quadrati ed è oggi diviso fra i comuni
di Albano, Castelgandolfo e Marino, non fu tutto acquistato
direttamente da Domiziano, ma entrò a far parte del dominio
imperiale a varie riprese, fino dal tempo di Augusto; secon-
dariamente, la villa di Domiziano non occupò tutto il terri-
torio anzidetto, ma si limitò ai colli che formano il cratere
del lago ad occidente, scendendo fino alla sponda del lago, da
un versante, e tino alla via Appia, dall'altro ; infine il resto della
proprietà rimase quasi immutato da come era prima e diviso fra
altre ville minori, confinanti fra loro.
Nel mio precedente lavoro sulle Antiche- ville dei colli
albani prima della occupazione domùianea (3), di cui il pre-
sente è il sèguito, così concludevo (p. 310 seg.)-' « Fino ad
ora da tutti gli scrittori che si sono occupati di Albano {'),
(x) Epit. Xiphilini, 67, 1.
(2) Ulp., Dig. 30, 39, S-10. Il passo sarà esaminato più ampiamente
nel paragrafo relativo alla « Successione iaìVAlbaìium Domiliani ».
(3) Bull. Gora., 1914, pp. 251-316.
(4) Riporto come esempio le parole del Tomassetti {La campagna
romana, II, p. 180) che sono l'indice più recente di questa teoria: « Sa-
La villa di Domiziano
Il territorio della villa di Domiziano, o per meglio diro
della proprietà imperiale albana sotto di lui. era veramente
immenso e si estendeva dal monte Cavo fino ad occidente della
via Appia, racchiudendo entro di sè tutto il bacino e gli spioventi
esterni del lago. Dice infatti Cassio Dione (x) cbe Domiziano:
« tovto yccQ i ò %wqiov imo %b bqoz rò 'AXBaróv, àcp oìmso orrcog
àvofia<s&r)< or UiGneq riva àxqónoXiv s^sìXìto ». Lo stesso con-
cetto esprime Ulpiano, in un passo in cui tratta della inutilità
dei legati testamentari fatti su fondi imperiali, e cita, come
esempi di questi, i giardini di Sallustio e il fundus albanus,
qui principalibas usibus deservit (2).
Occorre però subito tener presenti alcune circostanze che
servono di caposaldo per lo studio della villa di Domiziano:
in primo luogo questo immenso territorio, che misura dai tredici
ai quattordici chilometri quadrati ed è oggi diviso fra i comuni
di Albano, Castelgandolfo e Marino, non fu tutto acquistato
direttamente da Domiziano, ma entrò a far parte del dominio
imperiale a varie riprese, fino dal tempo di Augusto; secon-
dariamente, la villa di Domiziano non occupò tutto il terri-
torio anzidetto, ma si limitò ai colli che formano il cratere
del lago ad occidente, scendendo fino alla sponda del lago, da
un versante, e tino alla via Appia, dall'altro ; infine il resto della
proprietà rimase quasi immutato da come era prima e diviso fra
altre ville minori, confinanti fra loro.
Nel mio precedente lavoro sulle Antiche- ville dei colli
albani prima della occupazione domùianea (3), di cui il pre-
sente è il sèguito, così concludevo (p. 310 seg.)-' « Fino ad
ora da tutti gli scrittori che si sono occupati di Albano {'),
(x) Epit. Xiphilini, 67, 1.
(2) Ulp., Dig. 30, 39, S-10. Il passo sarà esaminato più ampiamente
nel paragrafo relativo alla « Successione iaìVAlbaìium Domiliani ».
(3) Bull. Gora., 1914, pp. 251-316.
(4) Riporto come esempio le parole del Tomassetti {La campagna
romana, II, p. 180) che sono l'indice più recente di questa teoria: « Sa-