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sui colli Albani

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si è considerata la proprietà imperiale — per essi una sola cosa
con la villa di Domiziano — come una grande villa unica, che
riuniva le ville di Clodio e di Pompeo e, abbellita con fabbriche
intermedie e di congiunzione, formava quasi un tutto organico.
I fatti già esposti provano il contrario: provano invece che si
trattava di un insieme di ville imperiali, di una massa Caesa-
riana. come è chiamata nell'elenco dei possedimenti di s. Pietro
in Vaticano sotto Gregorio II, costituita di parecchie ville e
fondi, più o meno staccati fra di loro, e intramezzati da altri
fondi privati o demaniali. Anche questi poi col tempo vennero,
per diritto o per abuso in gran parte assimilati dagli impera-
tori, i quali li restaurarono con nuove fabbriche, e talvolta li
cedettero a loro favoriti ; ma le grandi ville antiche, che avevano
quasi una importanza storica, non furono distrutte, non subirono
varianti nell' aspetto generale. Domiziano stesso quando volle
edificare un nuovo palazzo e una nuova villa, non si servì, adat-
tandole, di quelle che già esistevano, ma andò a cercare lontano
un nuovo terreno che fosse libero il più possibile: e quivi
costruì a suo piacere, senza preoccuparsi di quanto già esisteva
altrove. Si tratta dunque di tante proprietà vicine tra di loro,
ma che non furono mai riunite materialmente in una sola, nep-
pure al tempo di Domiziano. Lo dimostra quanto si è detto
relativamente alla strada di congiunzione tra la villa di Pompeo
che si potrebbe anche chiamare tiberiana, e la nuova villa do-

pendosi che Clodio possedeva una villa nel suolo di Albano; sapendosi che
Pompeo Magno vi possedeva dei fondi passati poi al possesso di Dolabella
e di Marco Antonio... e sapendosi che la villa albana fu soggiorno pre-
diletto dei Cesari..., è necessario fissare due punti essenziali, l'uno storico,
l'altro topografico ptr questa gran villa albana. Lo storico è che essa non
deve eh amarsi villa di Domiziano, come è detta in tutte le guide, per
quanto sia vero che questi la iugrandi e la decorò superbamente; ma
l'Albano dei Cesari, trovandovisi costruzioni e opere imperiali fino all'età
di Costantino. Il topografico è che questa dunque conteneva le ville Clodia
e Pompei*, ed ebbe col tempo un'estensione immensa ».
 
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