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Mariani, Lucio: L' ara di Campo Marzio
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.14887#0098
Vara di Campo Marzio
Il monumento è scolpito in un blocco di marmo lunense
alt. m. 0.96 X lungh. 1,23 X largh. 0,93, ed è costituito archi-
tettonicamente da un dado parallelepi-pedo, m. 0.84X 0.52 X 0.79,
che poggia sopra uno zoccolo alto m. 0,15, unito ad esso da una
cornice a fogli ette d'acanto rovesciate, ed in alto sostiene la
cimasa, congiunta al corpo dell'altare da una gola dritta, specie
di kyma lesbico. La cimasa è ornata, su ciascuna faccia, da
dne volute che si incontrano nel mezzo, accompagnato da bac-
celli. L'altezza e la forma terminale di questa cimasa non sono
più riconoscibili, essendo guasta, in parte rotta e tutta con-
sunta la parte superiore del monumento.
11 corpo dell'altare è tutto in giro decorato da festoni di
frutta, legati da vitte svolazzanti a sei bucranii, quattro dei
quali sono situati agli spigoli e due nel centro dei lati lunghi,
sicché da essi pendono sei encarpii.
L'esecuzione della scultura è piuttosto dozzinale e mecca-
nica: il rilievo è fortemente sentito, ma le masse sono uni-
formi : i contorni solcati profondamente con largo uso del
trapano a violino; le frutta schematiche e poco variate; le
vitte serpeggianti con movimento monotono; i bucrani, veri
scheletri, allungati, dalle piccole corna, disegnati in modo con-
venzionale.
Il lavoro non è soltanto sommario, ma incompleto; la su-
perficie è lasciata grezza di raspa; le foglioline delle cornici
sono intagliate, ma non modellate; profondi scuri soltanto ser-
vono ad accentuare l'effetto. Sopra uno dei lati corti si notano
anche imperfezioni gravi: un pezzo del festone era riportato con
grosso tassello fissato da 3 pernetti di ferro (due dei quali ancora
esistenti), forse perchè il marmo era mancante od aveva una
falla. E su questo stesso lato la cornice in basso non è stata
intagliata, ma lasciata solo la modanatura a massa. Sicché c'è
da pensare che questo lato « scadente » non fosse visibile come
gli altri tre, sebbene non vi sia alcun lato che differisca nella
Il monumento è scolpito in un blocco di marmo lunense
alt. m. 0.96 X lungh. 1,23 X largh. 0,93, ed è costituito archi-
tettonicamente da un dado parallelepi-pedo, m. 0.84X 0.52 X 0.79,
che poggia sopra uno zoccolo alto m. 0,15, unito ad esso da una
cornice a fogli ette d'acanto rovesciate, ed in alto sostiene la
cimasa, congiunta al corpo dell'altare da una gola dritta, specie
di kyma lesbico. La cimasa è ornata, su ciascuna faccia, da
dne volute che si incontrano nel mezzo, accompagnato da bac-
celli. L'altezza e la forma terminale di questa cimasa non sono
più riconoscibili, essendo guasta, in parte rotta e tutta con-
sunta la parte superiore del monumento.
11 corpo dell'altare è tutto in giro decorato da festoni di
frutta, legati da vitte svolazzanti a sei bucranii, quattro dei
quali sono situati agli spigoli e due nel centro dei lati lunghi,
sicché da essi pendono sei encarpii.
L'esecuzione della scultura è piuttosto dozzinale e mecca-
nica: il rilievo è fortemente sentito, ma le masse sono uni-
formi : i contorni solcati profondamente con largo uso del
trapano a violino; le frutta schematiche e poco variate; le
vitte serpeggianti con movimento monotono; i bucrani, veri
scheletri, allungati, dalle piccole corna, disegnati in modo con-
venzionale.
Il lavoro non è soltanto sommario, ma incompleto; la su-
perficie è lasciata grezza di raspa; le foglioline delle cornici
sono intagliate, ma non modellate; profondi scuri soltanto ser-
vono ad accentuare l'effetto. Sopra uno dei lati corti si notano
anche imperfezioni gravi: un pezzo del festone era riportato con
grosso tassello fissato da 3 pernetti di ferro (due dei quali ancora
esistenti), forse perchè il marmo era mancante od aveva una
falla. E su questo stesso lato la cornice in basso non è stata
intagliata, ma lasciata solo la modanatura a massa. Sicché c'è
da pensare che questo lato « scadente » non fosse visibile come
gli altri tre, sebbene non vi sia alcun lato che differisca nella