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Lavori di sistemazione

La Porta S. Giovanni o Porta Lateranense, è un'apertura
moderna fatta nel 1574 a lato dell'antica Porta Asinaria, per
dare un accesso più comodo alla piazza dov'è la basilica, «ssendo
il livello della Porta Asinaria molto più basso dell'attuale.

Il desiderio di riaprire o per lo meno rimettere in evidenza
l'antica Porta Asinaria, fatta murare nel 1408 da Re Ladislao (*).
è stato prospettato dal Comune specialmente in seguito ai ripe-
tuti voti della Commissione archeologica, e l'Ufficio del Piano
Regolatore ha fatto già studii e ricerche in proposito, sebbene
si oppongano ancora difficoltà materiali, segnatamente il grande
terrapieno interno e la mancanza di dati grafici intorno al suo
aspetto esterno (2). Manca infatti qualsiasi traccia del fornice ed
esistono solo alcuni archetti della galleria soprastante. Sembra
che i materiali siano stati utilizzati per la costruzione della
Porta S. Giovanni (3).

Per lo straordinario sviluppo del moderno quartiere Appio
e per l'allargamento dell'Appia Nuova nel suo primo tratto, si
è dovuto provvedere al traffico aumentato in modo assai consi-
derevole; e perciò all'apertura di fornici laterali alla Porta.
Esisteva già uno sconcio foro ad arco largo e tozzo con cima di
sesto, aperto per comodità della linea tramviaria dei Castelli
(v. fig. 1). Ora l'Amministrazione Comunale ha opportunamente
aperto quattro fornici ad arco tondo, due per parte, simme-
tricamente ai lati dell'antica porta, e richiuso l'arco di comodo,
riprendendo la cortina e indirizzando la linea tramviaria per
due dei moderni fornici (figg. 2 e 3).

(') Ashby, Papers of the Brit. Sch. 1907, pag. 42 segg.

(2J Ved. Ricciardelli, Porte di Roma, tav. X ; Rossini, Porte di Roma,
tav. XII; a tav. XXXII ne propone il restauro.

(3) Lo scavo interno della Porta Asinaria potrebbe avere anche im-
portanza per eventuali scoperte epigrafiche, essendosi lì presso trovata
una importante iscrizione della cinta daziaria di M. Aurelio, che ora sta
nel Museo Lateranense.
 
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