5
Teatro, dal Forum Vulcani ( Solfatara ) s'esten-
deva fin presso la Vi!la di M. T. Cicerone ; (sud
del pubblico-Cimitero ) ne formava il centro l'An-
fiteatro con le due antiche Terme dette di Escu-
lapio e di Diana. Le abitazioni, i monumenti ,
i teatri, i fori, 1' anfiteatro ecc. successivamente
allargandosi, e scendendo a poco poco dalla Sol-
fatara prolungavansi verso 1' ovest, il nord , ed
il sud fin presso gli avvanzi dell' antica Terma
« Sardegna, ed al Ire più lungi ancora della Sardegna ». Tali navi
non solo vi importavano merci straniere ; ma n'asportavano anche
dei prodotti locali, come a dire del famoso vino detto Falerno, che
si faceva dalle uve del monte Gauro in Pozzuoli , lodato da Giove-
nale, da Plinio, da Lucano e dal Pontano. « Gauranum (vinurn)
pancum , sed nobilissimum ac tonans et valìdum » Della Puzzolana,
specie di terra od arena , che anche oggi se ne fa un gran traffico,
della quale Strabene, Seneca, Plinio ed il Vitruvio così ne parlano
« Il primo nel lib. V. Haec enìm proporlione respondens calci fir-
f mani admodum conglutinationem et concretìonem accipit; ideirco
« glaream miscentes coemenlo ex calca el arenae. agqeres promo-
v vent in mare, et apertas litloris partes sinuant , ita ut subduci
« luto possint maximae onorariae naves ».
Il secondo l'uteolanis pulvìs si aquam attingit saxum est —
Plinio « La Pozzolana unita alla calce diventa con l'acqua una sola
« pietra inespugnabile alle onde , e più dura di giorno in giorno, se
« fosse mischiata col cemento Cumano ». In fine il Vilruvio dice
che una tale polvere s' indurisce nell'acqua stessa , e che admixtum
cum calce et coemenlo non modo caeteris aedificiis praestat digni-
talcm, sed eliam moles, quae castruuntur in mare, aqua solidescunt—
Di detta polvere per ordine dell'Iinperadoro Claudio, si fè uso nel
costruire il celebre porto d'Ostia, per renderlo più solido e duraturo.
Alle sudette esportazioni si aggiungeva quella dei vasi di argilla
di fabbrica &} puteolana come quei di Arezzo. Facendo uno scavo
nel 1873 al nord dell'Anfiteatro feci una tale scoperta. Tali vasi
furono fabbricati dai figuli Quinto Pompeo Sereno , e Nuinerio
Nevio Ilaro ; del secondo si scopri anche il nome di undici servi
che lavoravono nella sua officina, giusta la memoria scritta dal si-
gnor Bruzza avendogli somministrato tutte le notizie io stesso; il
quale dimostra che le figuline puteolane furono importate fino nella
Spagna. Alle figuline si aggiungeva lo smercio dei ricercati colori
di fabbrica puteolana Bleu di Pozzuoli e Purpurino, detto il primo
Coeruleum pigmentum, ed il secondo Purpurissum; tanto lodato, da
Plinio, preferendolo a quello di Tiro , di Getulia e della Laconia-^
Jhirpurissum colorem pulcolanum potius, quum Tyrium aut Gclu-
licum, vai Laeotàcum.
Teatro, dal Forum Vulcani ( Solfatara ) s'esten-
deva fin presso la Vi!la di M. T. Cicerone ; (sud
del pubblico-Cimitero ) ne formava il centro l'An-
fiteatro con le due antiche Terme dette di Escu-
lapio e di Diana. Le abitazioni, i monumenti ,
i teatri, i fori, 1' anfiteatro ecc. successivamente
allargandosi, e scendendo a poco poco dalla Sol-
fatara prolungavansi verso 1' ovest, il nord , ed
il sud fin presso gli avvanzi dell' antica Terma
« Sardegna, ed al Ire più lungi ancora della Sardegna ». Tali navi
non solo vi importavano merci straniere ; ma n'asportavano anche
dei prodotti locali, come a dire del famoso vino detto Falerno, che
si faceva dalle uve del monte Gauro in Pozzuoli , lodato da Giove-
nale, da Plinio, da Lucano e dal Pontano. « Gauranum (vinurn)
pancum , sed nobilissimum ac tonans et valìdum » Della Puzzolana,
specie di terra od arena , che anche oggi se ne fa un gran traffico,
della quale Strabene, Seneca, Plinio ed il Vitruvio così ne parlano
« Il primo nel lib. V. Haec enìm proporlione respondens calci fir-
f mani admodum conglutinationem et concretìonem accipit; ideirco
« glaream miscentes coemenlo ex calca el arenae. agqeres promo-
v vent in mare, et apertas litloris partes sinuant , ita ut subduci
« luto possint maximae onorariae naves ».
Il secondo l'uteolanis pulvìs si aquam attingit saxum est —
Plinio « La Pozzolana unita alla calce diventa con l'acqua una sola
« pietra inespugnabile alle onde , e più dura di giorno in giorno, se
« fosse mischiata col cemento Cumano ». In fine il Vilruvio dice
che una tale polvere s' indurisce nell'acqua stessa , e che admixtum
cum calce et coemenlo non modo caeteris aedificiis praestat digni-
talcm, sed eliam moles, quae castruuntur in mare, aqua solidescunt—
Di detta polvere per ordine dell'Iinperadoro Claudio, si fè uso nel
costruire il celebre porto d'Ostia, per renderlo più solido e duraturo.
Alle sudette esportazioni si aggiungeva quella dei vasi di argilla
di fabbrica &} puteolana come quei di Arezzo. Facendo uno scavo
nel 1873 al nord dell'Anfiteatro feci una tale scoperta. Tali vasi
furono fabbricati dai figuli Quinto Pompeo Sereno , e Nuinerio
Nevio Ilaro ; del secondo si scopri anche il nome di undici servi
che lavoravono nella sua officina, giusta la memoria scritta dal si-
gnor Bruzza avendogli somministrato tutte le notizie io stesso; il
quale dimostra che le figuline puteolane furono importate fino nella
Spagna. Alle figuline si aggiungeva lo smercio dei ricercati colori
di fabbrica puteolana Bleu di Pozzuoli e Purpurino, detto il primo
Coeruleum pigmentum, ed il secondo Purpurissum; tanto lodato, da
Plinio, preferendolo a quello di Tiro , di Getulia e della Laconia-^
Jhirpurissum colorem pulcolanum potius, quum Tyrium aut Gclu-
licum, vai Laeotàcum.