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Criscio, Giuseppe de
Notizie istoriche archeologiche topografiche dell'antica citta di Pozzuoli: e dei suoi due aquidotti Serino e Campano — Neapel, 1881

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https://doi.org/10.11588/diglit.12237#0017
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troppo ardua l'impresa d'impadronirsene, si gettò
per disfogare il suo dispetto a saccheggiare il suo
territorio e quello della vicina Napoli, lina lunga e
spaziosa strada , tutta selciata ed ornata anche ai
due iati di marciapiede (crepido) come quella di
Pompeia, la intersecava dall' est all' ovest, vale a
dire dal Forum Vulcuni (1) alla via Campana con
quattro altre deviazioni o rami , che biforcandosi
in certi siti della città, la percorrevano in varie
direzioni nel suo interno. Di questi quattro rami,
alcuni erano ornati ai due lati di superbi sepolcri
di svariate forme, ed altri senza. (2) Dei quattro
uno saliva verso nord presso la collina e propria-

(lj Pozzuoli ebbe due Fori, o piazze da mercato dette da'Latini
(Fora). Il primo fu detto Forum Vulcani (solfatara) da Strabone nel
lib. V. Tale Foro fu celebre ed è stimato nei fasti del Cristiane-
simo per la palma ivi riportata del martirio nel IV secolo dai Santi
Gennaro Vescovo di Benevento con due suoi chierici Festo e De-
siderio, il primo Diacono ed il secondo Lettore; di Procolo Diacono
della chiesa di Pozzuoli, Sossio Diacono di quella di Miseno, non
che dui due laici Eutichete ed Acuzio. Il secondo Foro , si vuole
da tutti , sito nel centro dell'antica città di Pozzuoli , cioè poco di-
scosto dall'Anfiteatro e dal Porto e stimasi essere slato presso la
Villa Cai tlito al dosso della chiesa di S. Maria della Consolazione.

(2) Dietro uno studio ed un mio accurato esame per varii anni,
ho conosciuto e scoperto, che non tutti i rami delle strade antiche
della città di Pozzuoli erano ornati di sepolcri ai due lati ; ma so-
lamente la strada principale che intersecava la città dalla Solfatara
alla via Campana. Anche il ramo (Vigna) aveva i suoi sepolcri fin
presso il fondo Pontillo, ed il braccio detto S. Stefano; che saliva
verso nord presso la collina Cigliano , non che il piccolo ramo
che s'immetteva nella Porla Erculea per la strada Cella. Tutti gli
altri rami di strade poi erano senza. Qui mi sia lecito fare noto,
che la città di Pozzuoli fra tutte le città italiane per ragione del
suo grande commercio e floridezza e per i suoi innumerevoli se-
polcri eparsi nei suoi contorni, ha somministrata alla scienza epi-
crafica il più grande numero di lapidi con iscrizioni in idioma sia
latino, sia greco : e fino ad oggi ci sono note da 301)0 a 4000 ap-
partenenti alla sola Pozzuoli, delle quali molte riguardano ad edi-
ficii pubblici ; senza computare quelle riguardanti la flotta di Mi-
seno, rinvenute presso le vicinanze di Miseno e Baja che ascen-
dono circa a 3700. Vedi Mominsen ed il Ferraio.
 
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