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Della Porta, Giambattista; Ingegneri, Giovanni [Editor]
Della Fisonomia Dell'Hvomo Dell Signor Gio. Battista Dalla Porta Napolitano. Libri Sei: Tradotti di Latino in volgare, e dall'istesso Auttore accresciuti di figure, & di passi necessarij à diuerse parti dell'opera: Et hora in quest'vltima Editione migliorati in più di mille luoghi, che nella stampa di Napoli si leggeuano scorettisimi, & aggiontaui la Fisonomia Naturale di Monsignor Giouanni Ingegneri — Vicenza, 1615 [Cicognara, 2459]

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https://doi.org/10.11588/diglit.26013#0358
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Della Fisonomia delI’Hnomo
, e di animo, perche fu valoroso, e prudente. Trailo fu bellisfimo ,
fbrtisfimo,edesioso di gloriale di virtù. Hecubafù bella,d’ingegno virila,
giusta, e pietosa. Andromacha fù di occhi chiari, bianca, lunga, bella, ma
modella, sauia,piaceuole, e pudica. Polisena alta bianca,e bella,di belli oc-
chi, di capelli lunghi, e biondi, e di membra ben proportionate, di gambo
dritte,e di piedi ben formati,che di bellezza auanzauano tutti. Fu di animo
semplice liberale,e poco curaua la vita, come serme Darete. Ciro fu di cor-
po beìliliimojfìi molto studiosodi scienze,e dell’honore, onde non curò già*
mai periglio, ne resparmiò la vita, per acquistar lodi,e gloria. Delle lue gran
virtù,e prodezze di guerra se ne leggono volumi apprdso Xenofonte.Dario
auanzò di bellezza tutti, come serme Plutarco, che AlelTandroda lungi lo
conosceua nella battagliarti ornato non men di bellezza che di virtù . Lena-
Pia Rema di Sacci, fu mirabil di bellezza, di consiglio, di prudenza, desiosà
di guerra, audace, la più degna,eccelknte,perlecosefattedi tutte le
donne di Saci ; edificò moke città, che rese le più felici di tutte le conuicine
che doppo la iua morte meritò, che fuli'e drizzata la Piramide, il cui loco era
tre dadi;, l’altezza di vno. Zenobia Reina de gli Affir j, fù di mirabil bel-
lezza di corpo,di eccellente animo,guerriera,e piena di virtù, fù formidabi-
le à molti Regi,suggettò rOnente,e molte altre nationi. Damocle,fù di bel-
lezza così rara,che per la sua bellezza era chiamato il bel Damocle,fù di ele-
tiato animo ,e di somrna pudicitia, d qual per liberarli dalle mani di Deme-
trio,che cercaua di fargli violenza, ingiuria al suo corpo,hauendolo cro-
llato nudo in vn bagno,alzato il couerchio della caldaia,se sommerse nell’ac
qua bogliente . Scnuesi esser siatogratisilmo à Tolomeo Rè vn giouinetra
chiamato Galete, ilqual era di bellisiìina faccia ornato, ma assai più di ani-
mo, e d'ingegno. Tolomeo merauighato di ranta bontà,li diceua souente.
O carisiimo amico poiché da te muno male ad alcuno,ma da te molti ne han
riceuuti benefici. Scipione Africano era nsplendentedi vna bella preienza,
edegna di vn grande Impero: ma di bontà di ammoauanzaua tutti; di fa-
condia,liberalità,di benignità,magnificenza,e continenza,dotto neli'arti li-
berali , il primo Capitano de’ iùoi tempi, che non solo auanzo quelli del suo
tempo, che fu abbondantissimo di huomini ìllufiri, maaguagliò quelli della
tempi pessati: nelle battaglie feroce, nella vittoria clemente. Augufio fù
pur di bella apparenza e per ogni età bell; ssimo, su poi di eloquenza,libera-
lità,e di pernia di guerra dignissimo, seucro,liberale,& amico (iella pace,on-
de fra tutti gii imperadori iolo è fiato chiamato selicissìmo. Pubho Siro,per
automa di Macrc bio cosi di maestà di corpo, come accorto ne detti,neli’in-
gegno,e nei senuere molto silmato,& io gran pregio . Fu Lucretia Romana
bellissìma, e calìa. Fu Edoardo primo Rè de glTnglcsi di bella fiarura, e di
bella faccia , di grande animo,di eccellente ingegno, di somma prudenza,
ereligione buon amico. Edoardo terzo di somma dignità di volto bello,
e virile, di occhi splendenti, di venerabil canitie nella vecchiezza, gran ibi-
dato,
 
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