DI EVCLIDE, 5
cViol’ Ago,chc si accuratamente cerca, & nondìmcno non lo
vede , Et riuoltatosi a quei che siiEamente guardauano soprai Lelcttere cji
Iibriaperti, affermò,che nemanco eisipoteuano in un tratto g
vedere tutte le lettere d’una faccia del libro. Et speise uolte Vedono tuttc
sforzandosi cii trouare alcunelettere,che radamente nella det in un tratco.
ta faccia erano scritte, non poteuano. Et questo auuiette per-
che i raggi visuali non sigettano in vn tratto à ciaicunalettera
del fogìio,ne manco sono iniieme vniti, & congiunti, ma di-
stinti,& diuisi Fvno dall’altro,p qualche spatio, & interuallo,
dalchenasce,ch 5ogniletteradel foglio non si può nel rnedesi-
mo tempo vedere. Et di qui si manifefia,che non si uede in vn
tratto tutto il luogo delfoglìo. Etil medesimo accade d’ogni
altracosa visibìle. Onde quelle cose che si veggono non si ueg
gono tutte in vn tratto,& se bene apparisce,che si veggono,ciò
auuieneper lagran prestezza,con la quale si muouono i raggi
visuali,i quali discorrono sopra la cosa vìsta talmente,che non
lassono parte di quella che non tocchino . Maquel che mol-
ti dicono che Fimmagine esce dalla cola vista f & uiene all’oc- esck{no
chio,dalla quale mostò comprédela cosa veduta, ributtauain l’occhio , &
questa maniera, Percio che proponendo in campo il dubbio, che egh non
& dell’ Ago,che calcato in terra non si vedeua, & di colui,che riceue la itn
intentamente guardaua sopra il libro, diceuasela visione si fa mft? Ine della.
da’ raggi ch’escono dallacosa vista, & vengono all’occhio, et
che da tutti i corpi escono simmagini,che venendo alsocchio
muouono il nostro senso del vedere. Come starà,che cjuel che
cerca F Ago cascato in terra no lo troui f Et colui che con ogni
attenzione guarda la faccìa del libro non vegga tuttele lette-
re,che in ella sono? Ma questo forse auuiene,perche nel guar-
dare hanno la mente intenta ad altre cose s* Nondimeno alcu
ni che con attentione cercano la cosa ,& nó la trouano,& Ipes
s. j volte mentre che con altri ragionano,& har 'io la mente di-
stratta,& appiicataadaltro con prestezzala trouano . Diran-
no forse, che non ogni simulacro correalFocchio . Hora per
qual cagione quei che non ui corrono restano esclusi f Al che
diceua Evclide che la Naturahaueafatto negFanimali msésìtiui sic
gli strumentidasentiretalmente, chealcuni erano accomoda- nodalla Na.
ti à riceuere,&alcuninò.Perciocheallo vdito,al gusto,alFo do turaiatti per
rato gli hauea fatti concaui,acciò potestero riceuereicorpi.che f C°
di fuori veniuano a muouer dettiftensi. Onde la voce applican n u-aotlo&
dosi alFudito,ha bilogno di trouare vn luogo atto oue posta fer quastao.
A 2. marsi
cViol’ Ago,chc si accuratamente cerca, & nondìmcno non lo
vede , Et riuoltatosi a quei che siiEamente guardauano soprai Lelcttere cji
Iibriaperti, affermò,che nemanco eisipoteuano in un tratto g
vedere tutte le lettere d’una faccia del libro. Et speise uolte Vedono tuttc
sforzandosi cii trouare alcunelettere,che radamente nella det in un tratco.
ta faccia erano scritte, non poteuano. Et questo auuiette per-
che i raggi visuali non sigettano in vn tratto à ciaicunalettera
del fogìio,ne manco sono iniieme vniti, & congiunti, ma di-
stinti,& diuisi Fvno dall’altro,p qualche spatio, & interuallo,
dalchenasce,ch 5ogniletteradel foglio non si può nel rnedesi-
mo tempo vedere. Et di qui si manifefia,che non si uede in vn
tratto tutto il luogo delfoglìo. Etil medesimo accade d’ogni
altracosa visibìle. Onde quelle cose che si veggono non si ueg
gono tutte in vn tratto,& se bene apparisce,che si veggono,ciò
auuieneper lagran prestezza,con la quale si muouono i raggi
visuali,i quali discorrono sopra la cosa vìsta talmente,che non
lassono parte di quella che non tocchino . Maquel che mol-
ti dicono che Fimmagine esce dalla cola vista f & uiene all’oc- esck{no
chio,dalla quale mostò comprédela cosa veduta, ributtauain l’occhio , &
questa maniera, Percio che proponendo in campo il dubbio, che egh non
& dell’ Ago,che calcato in terra non si vedeua, & di colui,che riceue la itn
intentamente guardaua sopra il libro, diceuasela visione si fa mft? Ine della.
da’ raggi ch’escono dallacosa vista, & vengono all’occhio, et
che da tutti i corpi escono simmagini,che venendo alsocchio
muouono il nostro senso del vedere. Come starà,che cjuel che
cerca F Ago cascato in terra no lo troui f Et colui che con ogni
attenzione guarda la faccìa del libro non vegga tuttele lette-
re,che in ella sono? Ma questo forse auuiene,perche nel guar-
dare hanno la mente intenta ad altre cose s* Nondimeno alcu
ni che con attentione cercano la cosa ,& nó la trouano,& Ipes
s. j volte mentre che con altri ragionano,& har 'io la mente di-
stratta,& appiicataadaltro con prestezzala trouano . Diran-
no forse, che non ogni simulacro correalFocchio . Hora per
qual cagione quei che non ui corrono restano esclusi f Al che
diceua Evclide che la Naturahaueafatto negFanimali msésìtiui sic
gli strumentidasentiretalmente, chealcuni erano accomoda- nodalla Na.
ti à riceuere,&alcuninò.Perciocheallo vdito,al gusto,alFo do turaiatti per
rato gli hauea fatti concaui,acciò potestero riceuereicorpi.che f C°
di fuori veniuano a muouer dettiftensi. Onde la voce applican n u-aotlo&
dosi alFudito,ha bilogno di trouare vn luogo atto oue posta fer quastao.
A 2. marsi