34 VITA DI RAFFAETXO DA ÜRBINO
animali, casamenti, e talmente ben fatti, che non tessuti, ma
paiono veramente fatti col pennello. 4. Costö quest'opera
settanta mila scudi e si conserva ancoranella cappella papale.
5. Fece al cardmale Colonna un San Giovanni in tela, il quäle,
portandogli per la bellezza sua grandissimo amore e trovandosi
da un'infermitä percosso, gli fu domandato in dono da messer
Jacopo daCarpi, medico che lo guari; e per averne egli voglia,
a se medesimo lo tolse, parendogli aver seco obbligo infinito;
e ora si ritrova in Pirenze nelle mani di Francesco Benin-
tendi. 6. Dipinse a Giulio cardinale de' Medici e vicecan-
celliere una tavola della Trasfigurazione di Cristo per mandare
in Franeia, la quäle egli di sua mano continuamente lavorando
ridusse ad ultima perfezione. 7. Nella quäle storia figurö
Gristo trasfigurato nel monte .Tabor, e a pie di quello gli
undici Discepoli, che l'aspettano, dove si vede condotto un
giovanetto spiritato, acciocche Cristo sceso del monte lo liberi;
il quäle giovanetto, mentreche con attitudine scontorta si
prost'ende gridando e stralunando gli occhi, mostra il suo pa-
tire dentro nella carne, nelle vene e ne' polsi contaminati
dalla malignita dello spirito, e con pallida incarnagione fa quel
gesto forzato e pauroso. 8. Questa figura sostiene un vecchio,
che abbracciatola e preso animo, fatto gli occhi tondi colla
luce in mezzo, mostra coll'alzare le ciglia e increspar la
fronte in un tempo medesimo e forza e paura. 9. Pure mi-
rando gli Apostoli fiso, pare che, sperando in loro, faccia animo
a se stesso. 10. Ewi una femmina fra molte, la quäle e prin-
cipale figura di quella tavola, che, inginocchiata dinnanzi a
quelli, voltando la testa a loro e colFatto delle braccia verso
lo spiritato, mostra la miseria di colui. 11. Oltreche gli
Apostoli, chi ritto e chi a sedere e altri ginocchioni, mostrano
avere grandissima compassione di tanta disgrazia. 12. E nel
vero, egli vi fece figure e teste, oltre la bellezza straordinaria,
tanto nuove, varie e belle, che si fa giudizio comune degh
artefici, che quest'opera fra tante, quante egli ne fece, sia la
animali, casamenti, e talmente ben fatti, che non tessuti, ma
paiono veramente fatti col pennello. 4. Costö quest'opera
settanta mila scudi e si conserva ancoranella cappella papale.
5. Fece al cardmale Colonna un San Giovanni in tela, il quäle,
portandogli per la bellezza sua grandissimo amore e trovandosi
da un'infermitä percosso, gli fu domandato in dono da messer
Jacopo daCarpi, medico che lo guari; e per averne egli voglia,
a se medesimo lo tolse, parendogli aver seco obbligo infinito;
e ora si ritrova in Pirenze nelle mani di Francesco Benin-
tendi. 6. Dipinse a Giulio cardinale de' Medici e vicecan-
celliere una tavola della Trasfigurazione di Cristo per mandare
in Franeia, la quäle egli di sua mano continuamente lavorando
ridusse ad ultima perfezione. 7. Nella quäle storia figurö
Gristo trasfigurato nel monte .Tabor, e a pie di quello gli
undici Discepoli, che l'aspettano, dove si vede condotto un
giovanetto spiritato, acciocche Cristo sceso del monte lo liberi;
il quäle giovanetto, mentreche con attitudine scontorta si
prost'ende gridando e stralunando gli occhi, mostra il suo pa-
tire dentro nella carne, nelle vene e ne' polsi contaminati
dalla malignita dello spirito, e con pallida incarnagione fa quel
gesto forzato e pauroso. 8. Questa figura sostiene un vecchio,
che abbracciatola e preso animo, fatto gli occhi tondi colla
luce in mezzo, mostra coll'alzare le ciglia e increspar la
fronte in un tempo medesimo e forza e paura. 9. Pure mi-
rando gli Apostoli fiso, pare che, sperando in loro, faccia animo
a se stesso. 10. Ewi una femmina fra molte, la quäle e prin-
cipale figura di quella tavola, che, inginocchiata dinnanzi a
quelli, voltando la testa a loro e colFatto delle braccia verso
lo spiritato, mostra la miseria di colui. 11. Oltreche gli
Apostoli, chi ritto e chi a sedere e altri ginocchioni, mostrano
avere grandissima compassione di tanta disgrazia. 12. E nel
vero, egli vi fece figure e teste, oltre la bellezza straordinaria,
tanto nuove, varie e belle, che si fa giudizio comune degh
artefici, che quest'opera fra tante, quante egli ne fece, sia la