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Inghirami, Francesco [Hrsg.]
Galleria Omerica o raccolta di Monumenti antichi (Band 3) — [S.l.], 1836

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https://doi.org/10.11588/diglit.3666#0057
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ARGOMENTO

DEL I LIBRO

DELL' ODISSEA

JLnvoca Omero a suo favole la Musa (v. 1 ),
per cantare di queir arguto prode , che molto
erro per cittadi, e visito molti popoli, dopo ave-
re con altri Argivi rovesciate le mura di Tro-
ia ( v. i ) , e molti affanni soffrì nei viaggi
marittimi per salvar se stesso e i compagni ,
sebben questi non ostante per loro propria colpa
tutti perirono, spregiatori del dovuto rispetto al
culto del sole ( v. 9 ).

Già i Greci reduci dall' assedio di Troia
erano in patria, quando il solo Ulisse ne stava
lontano, poiché ritenealo Cai ipso (v. j4) pres-
so dì lei, proponendogli un nuovo imeneo: vane
premure, mentre il destino avea già stabilito
il di lui ritorno in seno alla fami gli a] ma non
per questo i disastri lo abbandonavano. N'eb-
bero pietà gli Dei, fuorché Nettuno ( v. 20 ),
che per antico sdegno gli fu contrario, finche
noi vide restituito in braccio a'suoi. Or men-
 
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