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l'inde
Meli
Ntj.
'Dio
H,
"Pinoti
'l'^l'.che,),
ARGOMENTO
DEL XX LIBRO
DELL' ODISSEA
JLl magnanimo Laerziade giaceva tuttavia nel-
V atrio della reggia , quando spio taciturno
quali ancelle favorivano i proci ; ed ei nel-
V animo era perplesso, se dovesse punirle nel-
V atto o per V ultima volta lasciarle delin-
quere, come avvenne , sebbene dì mal3 animo
tollerava tali opere nefande, e reprìmevasi dal
fame scempio . Ecco frattanto che Minerva
scende dal cielo per manifestarsi a lui sotto
t'aspetto di una mortale, rimproverandolo perchè
rifiutava il conforto del sonno, mentre aveva
il contento d'essere nel suo palazzo, presso la
moglie, e insieme con un figlio, che tutti i pa-
dri vorrebbero averlo'uguale (v. 35). Ulisse
manifesto alla Dea il proprio timore nel com-
battere ei solo tanto numero di proci, quando
anche per l'assistenza dei numi superati avesse
costoro, come poi scttr.iv si potesse dall'impeto di
C .,„.\*.
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JLl magnanimo Laerziade giaceva tuttavia nel-
V atrio della reggia , quando spio taciturno
quali ancelle favorivano i proci ; ed ei nel-
V animo era perplesso, se dovesse punirle nel-
V atto o per V ultima volta lasciarle delin-
quere, come avvenne , sebbene dì mal3 animo
tollerava tali opere nefande, e reprìmevasi dal
fame scempio . Ecco frattanto che Minerva
scende dal cielo per manifestarsi a lui sotto
t'aspetto di una mortale, rimproverandolo perchè
rifiutava il conforto del sonno, mentre aveva
il contento d'essere nel suo palazzo, presso la
moglie, e insieme con un figlio, che tutti i pa-
dri vorrebbero averlo'uguale (v. 35). Ulisse
manifesto alla Dea il proprio timore nel com-
battere ei solo tanto numero di proci, quando
anche per l'assistenza dei numi superati avesse
costoro, come poi scttr.iv si potesse dall'impeto di
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