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i54 DELLA PITTURA
scrissono alcune cose de le Pitture, & che Apelle ancora mede de
la Pittura alcune cose insieme, & le mandò a Perseo. Racconta
Laertio Diogene che Demetrio Filosofo ancora scrisse alcuni com-
menti de la Pittura. Oltra di quello io stimo ancora che essendo
da nostri passati fiate messe in scritto tutte le buone arti, che la
Pittura ancora non fusse fiata lasciata in dietro da nostri scrittori
Italiani. Imperoche furono in Italia antichissimi gli Etrusci, valoro-
sissimi più di tutti gli altri ne la arte de la Pittura. Crede Trime-
gisto antichishmo scrittore che la Pittura & la Scoltura naseessero
insieme con la religione , imperoche egli disse coli ad Asclepio : La
humanità ricordevole de la natura òc dell’ origine sua, figurò gli
Dii da la similitudine del volto suo . Et chi fia quello che nieghi ,
che la Pittura non si sia attribuita a se stessa in tutte le cole , coli
publiche, come private, cosi secolari, come religiose, tutte le più
honorate parti ? talché non troverò artificio alcuno appresso de mor-
tali che da ciascuno ne sia fatto conto maggiore . Raccontonsi pregi
quali incredibili de le tavole dipinte. Ariitide Thebano vendè una
Pittura sola, cento talenti, cioè , sessanta mila fiorini. Raccontano
che la tavola di Protogene fu cagione che Rodi non fusie abbruc-
ciato dal Re Demetrio, perche non voleva che detta tavola ardes-
se. Polliamo adunque affermare, che Rodi fu riseattato da li ini-
mici per una sola Pittura. Sonsi messe insieme, oltre a quelle,
molte altre cose limili , per le quali potrai comodamente intendere ,
che i buoni Pittori sono fiati sempre grandemente lodati, & havuti
in pregio da ciascuno, talché i nobilissimi, & prestantissimi Citta-
dini , &: i Filosofì , & i Re si son dilettati non solo de le cose di-
pinte , ma del dipignere ancora . Lucio Manilio Cittadino Romano a
& Fabio in Roma huomo nobilissimo fumo Pittori. Turpilio Ca-
valiere Romano dipinse in Verona. Sitedio Pretore, &c Proconsule
si acquistò nome con il dipignere. Pacuvio Poeta Tragico, nipote
di Ennio Poeta, nato de la sigliuola, dipinse nella piazza, Herco-
le . Socrate, Platone , Metrodoro, & Pirro Filosofi, furono eccel-
lenti nella Pittura. Nerone, Valentiniano, & Alessandro Severo Im-
peratori , furono studiosissimi del dipignere. Sana cosa lunga rac-
contare quanti Principi, & quanti Re sono siati inclinati a questa
nobilissima arte . Et non è ancora ragionevole stare a raccontare
tutta la infinita moltitudine de Pittori antichi, la quale quanto sia
fiata grande , si può vedere da questo 5 che in manco di quattro-
cento giorni furono del tutto finite a Demetrio Valerio figliuolo dì
Fanostrate, trecento sessanta statue, parte sopra i lor cavalli, parte
sopra i carri, 6c parte sopra i cocchi. Et se in quella Città fu tan-
to il gran numero de li Scultori , staremo noi in dubbio che non
vi fussino Pittori infiniti ? Sono veramente la Pittura & la Scoltura
arti
 
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