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https://doi.org/10.11588/diglit.1474#0024
l'I»
H
lì Cimazìo è terminato di sopra da un piano inclinato minuti un-
dici, il quale termina sotto il Plinto della Lassa della colonna. Que-
sta inclinazione, o aggiunta, se vuoi, si chiama, secondo il chiarissimo
Baldo col vocabolo Vitruviano, scamillo, quasi scamnum satto per
elevare ciò che le sta sopra , affine che non resti in parte occultato
agli occhi de' riguardanti, che dal basso suolo l'osservano . Quindi
chiaro si scorge che lo scamillo solo si praticasse sopra il ciglio di
quei Cimazj s o Cornici, ch'erano superiori agli occhi de' riguardanti ;
dal che altresì ne viene in conseguenza che il ciglio di questo nostro
Cimazio fosse più alto dell' occhio dello spettatore sul basso piano d'
allora, e che sotto la bassa del piedestallo vi fosse un zoccolo che tan-
to lo elevasse : parte ora occultata dal lastricato presente, come pare
che il Clementini ( a ) ci avverta. Perciò possiamo con verità dire
che il lastricato antico della Via Flaminia in questo sito dell' Arco
sosse alquanto, ma non molto più basso di quello che sia il presente.
L'aver poi satto parola dello scamillo di questo piedestallo sa
cadere in acconcio un'osservazione, la quale non riuscirà dispiacevole
agli amanti del vero. Questa si è la scoperta, non so se si debba chia-
marla o di un graziosissimo furto , o di un sortunatissimo incontro di
Baldo in proposito degli scannili. Imperocché la sua spiegazione, che
tanto piacque agl'intelligenti delle cose architettoniche, non fu nuova
in lui, ma i!±5 anni prima ( b ) eh'ci la pubblicasse, vide la luce del
mondo in quell' opera di Polifllo intitolata Hypnerotomachia , libro
quanto pieno di misterj, altrettanto dovizioso di cognizioni all'Archi-
tettura appartenenti. Ciò si rileva non solo dal termine camellato,
ch'egli usa in vece di scamillato, ma dall'intero senso delle sue pa-
role , colle quali descrive una bella e magnisica porta : e sono le se-
guenti . ( e ) „ Intra la linea A B, et ultima linea della magistrale
„ quadratura M N trovai che la era occupata del tertio , cioè divi-
„ sa in quattro partizione, le tre se attribuiscono alla recta Trabe,
5, Zophoro, et coronice. La quale corona se vendicava una parte più
„ del Trabe, et dil Phrygio, questo e che si cinque portione sono as-
„ signate al Trabe, et altretante al Zophoro aequalmente, sei la co-
,5 rona meritamente usurpa. E tanto più oltra questo limitato exce-
( a ) Stor. di Rimino .
( b ) Anno 1469. Vedi Bonisacio Stor. Trivig. lib. 11. pag. 641.
(e) Pag. 17.
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H
lì Cimazìo è terminato di sopra da un piano inclinato minuti un-
dici, il quale termina sotto il Plinto della Lassa della colonna. Que-
sta inclinazione, o aggiunta, se vuoi, si chiama, secondo il chiarissimo
Baldo col vocabolo Vitruviano, scamillo, quasi scamnum satto per
elevare ciò che le sta sopra , affine che non resti in parte occultato
agli occhi de' riguardanti, che dal basso suolo l'osservano . Quindi
chiaro si scorge che lo scamillo solo si praticasse sopra il ciglio di
quei Cimazj s o Cornici, ch'erano superiori agli occhi de' riguardanti ;
dal che altresì ne viene in conseguenza che il ciglio di questo nostro
Cimazio fosse più alto dell' occhio dello spettatore sul basso piano d'
allora, e che sotto la bassa del piedestallo vi fosse un zoccolo che tan-
to lo elevasse : parte ora occultata dal lastricato presente, come pare
che il Clementini ( a ) ci avverta. Perciò possiamo con verità dire
che il lastricato antico della Via Flaminia in questo sito dell' Arco
sosse alquanto, ma non molto più basso di quello che sia il presente.
L'aver poi satto parola dello scamillo di questo piedestallo sa
cadere in acconcio un'osservazione, la quale non riuscirà dispiacevole
agli amanti del vero. Questa si è la scoperta, non so se si debba chia-
marla o di un graziosissimo furto , o di un sortunatissimo incontro di
Baldo in proposito degli scannili. Imperocché la sua spiegazione, che
tanto piacque agl'intelligenti delle cose architettoniche, non fu nuova
in lui, ma i!±5 anni prima ( b ) eh'ci la pubblicasse, vide la luce del
mondo in quell' opera di Polifllo intitolata Hypnerotomachia , libro
quanto pieno di misterj, altrettanto dovizioso di cognizioni all'Archi-
tettura appartenenti. Ciò si rileva non solo dal termine camellato,
ch'egli usa in vece di scamillato, ma dall'intero senso delle sue pa-
role , colle quali descrive una bella e magnisica porta : e sono le se-
guenti . ( e ) „ Intra la linea A B, et ultima linea della magistrale
„ quadratura M N trovai che la era occupata del tertio , cioè divi-
„ sa in quattro partizione, le tre se attribuiscono alla recta Trabe,
5, Zophoro, et coronice. La quale corona se vendicava una parte più
„ del Trabe, et dil Phrygio, questo e che si cinque portione sono as-
„ signate al Trabe, et altretante al Zophoro aequalmente, sei la co-
,5 rona meritamente usurpa. E tanto più oltra questo limitato exce-
( a ) Stor. di Rimino .
( b ) Anno 1469. Vedi Bonisacio Stor. Trivig. lib. 11. pag. 641.
(e) Pag. 17.
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