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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 28.1922

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Pesarini, S.: Studi sopra alcune basiliche cristiane di Roma, 1, La cripta sepolcrale di S. Pancrazio e la sua basilica sulla via Aurelia
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https://doi.org/10.11588/diglit.19836#0078
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e proprie basiliche per raccogliervi la turba dei fedeli
accorrenti a festeggiare la memoria degli eroi della fede
nei giorni consacrati al loro natalizio. Ecco fabbricarsi
presso la tomba di san Lorenzo la basilica maior, probabil-
mente buon tempo prima del pontificato di Sisto III (1),
su quella di sant' Agnese la basilica innalzata da
Costantino, non certamente dalla figlia di Costantino
che ebbe questo nome, ma da un'altra, forse figlia di
quella, e presso il sepolcro di san Pancrazio sorgere al-
quanto più tardi la sua basilica a cura di Simmaco.
Queste non sono mere congetture più o meno verosimili
o probabili, ma deduzioni sicure tratte da prove monu-
mentali e che ricevono splendida conferma da uno scrit-
tore celebratissimo del tempo e testimone oculare.

Il poeta Prudenzio (1) ci ha lasciato una descrizione
minuta della festa in occasione del natalizio del santo
martire Ippolito, alla quale intervenne. Dopo aver detto
dell'innumerabile moltitudine accorsa dalla città e
dalla campagna, che si pigiava nel vestibolo, sebbene
assai spazioso, che conduceva alla sotterranea basilica,
e come i fedeli sciogliessero i loro voti avanti alla tomba
del martire venerato, ci dice come questa folla di popolo
si raccogliesse in un'ampia basilica, costruita presso il
cimitero, distinta in tre navate da due file di colonne
marmoree, coperta da un soffitto dorato, e terminante
in un'abside semicircolare, nel centro della quale stava
la cattedra sollevata da numerosi gradini, di dove il ve-
scovo sermoneggiava il popolo fedele durante la solenne
liturgia.

Quello che Prudenzio vide per la solennità di sant'Ip-
polito dobbiamo credere che avvenisse in occasione del
natalizio degli altri martiri più celebrati, e così doveva
accadere senza dubbio nell'agro verano il 10 agosto per
la ricorrenza della festa di san Lorenzo, essendo perve-
nuta fino a noi negli antichi sacramentari la doppia
messa che vi si celebrava, la prima di buon mattino
nella basilica sotterranea presso il sepolcro stesso del
martire, la seconda ad ore più competenti nella basilica
maior. E possiamo dire altrettanto di quella di san Pan-
crazio eretta da Simmaco, poiché l'omelia pronunziata
da San Gregorio Magno, « ad martyris tumbam consisti-
ci) Perislephanon XI.
 
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