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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 28.1922

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Josi, E.: Relazione del ritrovamento della regione scoperta il 31 maggio 1578 sulla via Salaria Nuova
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https://doi.org/10.11588/diglit.19836#0120
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»•* Ì20 —

Relazione del ritrovamento della regione
scoperta il 31 maggio 1578 sulla via salaria nuova

Scrive Antonio Bosio, nella sua Roma Sotterranea (1)
che, «camminandosi... verso il Ponte Salaro si trova
una vigna a mano diritta... la quale in quel tempo era
di Bartolomeo Sanchez; e fu poi di Pietro Cortese Spa-
gnolo; onde pigliò il nome della vigna dello Spagnolo,
et hoggidì è di Monsignor della Rovere ».

« In questa vigna facendosi alcune cave di pozzolana,
l'anno del Signore 1578, alli 31 di maggio, s'aperse
una bocca di Cemeterio: il che essendosi divulgato per
Roma, come cosa nuova, et insolita, concorse gran
gente a vederlo; e particolarmente huomini di lettere,
come più volte mi ha riferito Alfonso Ciaccone dell'or-
dine dei Predicatori... il quale vi fu particolarmente a
vederlo in compagnia di Cardinali, Ambasciatori Regij,
e diversi altri personaggi. Non fu da noi veduto, perchè
all'hora eravamo fanciulli, in età di tre anni, e da poi
fu rovinato, e guasto; in modo, che quando cominciammo
ad attendere a quest'opera, già il tutto era sottosopra, e
coperto » (2).

Il 15 dicembre 1921 l'escavazione di un pozzo di fon-
dazione per la costruzione d'un villino rimetteva for-
tuitamente in luce le gallerie comparse nel 1578 e per-
correndole faticosamente, attraverso le secolari rovine
dovute al tempo e alla devastazione, mi avvidi subito
che la distruzione non era stata così completa e
assoluta quale il Bosio ce l'ha descritta; poiché mi fu
dato ritrovare quasi tutte le pitture allora vedute e
riprodotte dal Ciacconio e dal Winghe, le cui copie ven-
nero utilizzate per le tavole della classica opera postuma
di Antonio Bosio.

La pubblicazione delle pitture tornate alla luce è ri-
servata a mons. Wilpert, il quale fin dal 1891 riuscì a
darne la esatta datazione (III secolo) basandosi sullo

( 1 ) - Bosio, Roma sotterranea pag. 511.

(2) « Fu il Cimiterio finito di rovinare da' cavatori, i quali an-
corassi non andarono impuniti; perciochè mentre l'andavano guastando,
cadde sopra di loro tanta terra che rimasero estinti » Bosio, R. S. p. 513.
 
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