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6. Wilpert nella sua opera sulle pitture delle catacombe e
le loro antiche copie (1).
Questa importante regione cimiteriale fu però deva-
stata poco dopo: e quando il Bosio circa quindici anni
più tardi vi si recò, tutto era stato manomesso come egli
vivamente deplora (2): e quel poco che egli vi potè vedere
fu poi interrato talmente che niuno potè più penetrarvi.
Laonde il De Kossi che identificò quel cimitero con il
« coemeterium Jordanorum » si limitò a constatare ché
quella regione scoperta nel 1578 dovea giacere nascosta
sotto la vigna che ai suoi tempi apparteneva al Collegio
irlandese ed aveva sulla pubblica via a destra un grande
ingresso con lo stemma dei Della Rovere (3).
Ora sulla fine dell'anno 1921 il nostro solerte ispet-
tore dott. Enrico Josi avuta notizia che nella vigna
suddetta per la costruzione di un villino si era aperto
l'accesso ad alcune gallerie sotterranee, vi scese, e per-
correndole con molta difficoltà ed osservando le pitture
che ancora vi si vedevano, quantunque in parte muti-
late, potè accertarsi dal confronto appunto con le copie
accennate che le gallerie scoperte erano precisamente
quelle del cimitero scoperto nel 1578 e studiato dal Ciac-
conio e dal De "Winghe. Allora la Commissione di archeo-
logia sacra per iniziativa del zelante segretario Mons. Carlo
Respighi, si prese subito premura di assicurare la con-
servazione delle ritrovate gallerie facendovi eseguire i
necessari muri di sostruzione: e fece fotografare i dipinti
dal Sansaini onde metterli a disposizione degli studiosi.
Di queste pitture, che rappresentano i consueti sog-
getti tratti dall'antico e dal nuovo testamento, e che
sono all'incirca del terzo secolo, si farà a suo tempo
una completa illustrazione dal collega Mons. Wilpert;
ma per ora basterà darne una sommaria notizia unen-
dovi anche le copie delle iscrizioni che si rinvennero
nel sotterraneo, alcune delle quali erano ancora affìsse
sopra il rispettivo sepolcro.
E ciò si fa nella seguente relazione scritta dal sul-
lodato ispettore delle catacombe. 0. Makucchi.
(1) Die Katakomben Oemàlde und ihre alien Copien Freiburg im Breisgau
1891 - pag. 15, segg.
(2) Bosio Roma sotterranea, pag. 511.
(3) Bull, di arch. crisi. 1873, pag. 8.
6. Wilpert nella sua opera sulle pitture delle catacombe e
le loro antiche copie (1).
Questa importante regione cimiteriale fu però deva-
stata poco dopo: e quando il Bosio circa quindici anni
più tardi vi si recò, tutto era stato manomesso come egli
vivamente deplora (2): e quel poco che egli vi potè vedere
fu poi interrato talmente che niuno potè più penetrarvi.
Laonde il De Kossi che identificò quel cimitero con il
« coemeterium Jordanorum » si limitò a constatare ché
quella regione scoperta nel 1578 dovea giacere nascosta
sotto la vigna che ai suoi tempi apparteneva al Collegio
irlandese ed aveva sulla pubblica via a destra un grande
ingresso con lo stemma dei Della Rovere (3).
Ora sulla fine dell'anno 1921 il nostro solerte ispet-
tore dott. Enrico Josi avuta notizia che nella vigna
suddetta per la costruzione di un villino si era aperto
l'accesso ad alcune gallerie sotterranee, vi scese, e per-
correndole con molta difficoltà ed osservando le pitture
che ancora vi si vedevano, quantunque in parte muti-
late, potè accertarsi dal confronto appunto con le copie
accennate che le gallerie scoperte erano precisamente
quelle del cimitero scoperto nel 1578 e studiato dal Ciac-
conio e dal De "Winghe. Allora la Commissione di archeo-
logia sacra per iniziativa del zelante segretario Mons. Carlo
Respighi, si prese subito premura di assicurare la con-
servazione delle ritrovate gallerie facendovi eseguire i
necessari muri di sostruzione: e fece fotografare i dipinti
dal Sansaini onde metterli a disposizione degli studiosi.
Di queste pitture, che rappresentano i consueti sog-
getti tratti dall'antico e dal nuovo testamento, e che
sono all'incirca del terzo secolo, si farà a suo tempo
una completa illustrazione dal collega Mons. Wilpert;
ma per ora basterà darne una sommaria notizia unen-
dovi anche le copie delle iscrizioni che si rinvennero
nel sotterraneo, alcune delle quali erano ancora affìsse
sopra il rispettivo sepolcro.
E ciò si fa nella seguente relazione scritta dal sul-
lodato ispettore delle catacombe. 0. Makucchi.
(1) Die Katakomben Oemàlde und ihre alien Copien Freiburg im Breisgau
1891 - pag. 15, segg.
(2) Bosio Roma sotterranea, pag. 511.
(3) Bull, di arch. crisi. 1873, pag. 8.