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Requeno y Vives, Vicente
Saggi sul ristabilimento dell'antica arte de'greci e romani pittori (Band 1) — Parma, 1787 [Cicognara, 193A]

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.13393#0361

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20 I

d'encausto. Nel momento, che qualcuno tro-
vi una gomma resinosa migliore, cioè più
più bianca e dura , ed ugualmente solubile
colle cere e coll'acqua , di quelle da me ado-
perate , le pitture, e gli encausti saranno più
belli, consistenti , e durevoli. Io non sono
Pittore di professione, nè tra' Dilettanti merito
alcuna particolar lode : i miei quadri non so-
no stati fatti per altro che per mostrare, che
si può dipingere d'una maniera facile e consi-
stente colle cere , senza olio , senza colla, e
colle sole gomme, cera ed acqua. Quelli, che
sanno più di me , gli hanno fatti più belli ; e
questo mi fa sperare, che se questi metodi si
coltivano da' Maestri, potranno servire agli
avanzamenti del pennello, e al perfetto rista-
bilimento degli encausti de1 greci e romani
Pittori.

Ed ecco la maniera pratica , con cui io
spiego il testimonio di Plinio nel terzo encau-
sto, indicato sotto le parole Tertium accessit
resolutis igni ceris pennicillo utendi, quae pictu-
ra in navibus nec sole, nec sale, ventisque cor-
rumpitur ; e l'altro Cerae tinguntur iisdem co-
loribus ad eas picturas , quae inuruntiir alieno
parietibus genere, sed classibus familiari ; cogli
altri Ceris pingere, ac picturam inurert quis
 
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