SPIEGAZIONE DE1 RAMI.
TAVOLA 1.
Il primo Rame rappresenta il modo di fare l'Encausto so-
pra i quadri dipinti a cera col pennello . Essendo io stato
consultato da diversi intorno all'abbruciamento de' quadri
piccoli e grandi, ho giudicato necessario rappresentare agli
occhi de' Leggitori i metodi da me osservati.
i.° I quadri piccoli sono stati da me quasi sempre
abbruciati tenendoli in mano verso la fiamma d'un arden-
te focolare, in maniera però che non li tocchi la fiamma,
e guardando il momento, in cui incomincia la cera a sco-
larsi, per slontanarli, o per avvicinarli dippiù, finché resti
uguale la superficie ; come si vede nella prima Figura a ma-
no sinistra del Leggitore: altre rare volte , tenendoli nel
cavalletto, dove erano stati detti quadri dipinti, furono
da me abbruciati col caldanino pieno di brace.
z.° I quadri più grandi nò possono, nè devono ab-
bruciarsi che col caldano pieno di fuoco ardentissinio in-
cominciando dall'alto , e tenendo alzato e diritto il qua-
dro . Il caldano deve esser grande , ed il fuoco assai vivo :
nè dcvcsi mai tener fermo in un sito, ma dev'essere
sempre in moto dall'una all'altra parte a traverso della pit-
tura, finche resti uguale la superficie di cera. Dovunque si
vegga, che la superficie resti asciutta, arida , e secca , è se-
gno d'aver ricevuto troppo fuoco quella parte della pittu-
ra , la quale dovrà coprirsi di cera un'altra volta prima di
seguitare a far l'encausto. Nel quadro deve sempre resta-
re una invcrnìciatura di cera uguale , con cui comparisci
più bello il dipinto.
TAVOLA 1.
Il primo Rame rappresenta il modo di fare l'Encausto so-
pra i quadri dipinti a cera col pennello . Essendo io stato
consultato da diversi intorno all'abbruciamento de' quadri
piccoli e grandi, ho giudicato necessario rappresentare agli
occhi de' Leggitori i metodi da me osservati.
i.° I quadri piccoli sono stati da me quasi sempre
abbruciati tenendoli in mano verso la fiamma d'un arden-
te focolare, in maniera però che non li tocchi la fiamma,
e guardando il momento, in cui incomincia la cera a sco-
larsi, per slontanarli, o per avvicinarli dippiù, finché resti
uguale la superficie ; come si vede nella prima Figura a ma-
no sinistra del Leggitore: altre rare volte , tenendoli nel
cavalletto, dove erano stati detti quadri dipinti, furono
da me abbruciati col caldanino pieno di brace.
z.° I quadri più grandi nò possono, nè devono ab-
bruciarsi che col caldano pieno di fuoco ardentissinio in-
cominciando dall'alto , e tenendo alzato e diritto il qua-
dro . Il caldano deve esser grande , ed il fuoco assai vivo :
nè dcvcsi mai tener fermo in un sito, ma dev'essere
sempre in moto dall'una all'altra parte a traverso della pit-
tura, finche resti uguale la superficie di cera. Dovunque si
vegga, che la superficie resti asciutta, arida , e secca , è se-
gno d'aver ricevuto troppo fuoco quella parte della pittu-
ra , la quale dovrà coprirsi di cera un'altra volta prima di
seguitare a far l'encausto. Nel quadro deve sempre resta-
re una invcrnìciatura di cera uguale , con cui comparisci
più bello il dipinto.