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Requeno y Vives, Vicente
Saggi sul ristabilimento dell'antica arte de'greci e romani pittori (Band 1) — Parma, 1787 [Cicognara, 193A]

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https://doi.org/10.11588/diglit.13393#0149

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s9

CAPITOLO XV

Cìdia, Nicla , ed altri Pittori,

Cicìia (a) , che visse al tempo d'Eufranore,
pigliò gran coraggio anch'egli per fare co' suoi
quadri l'apologia delle scuole moderne; e riu-
sci tanto eminente, quanto si può conchiude-
re dalla stima, che di esso ne fece il rivale
del padre della romana eloquenza, cioè Orten-
sio . Voleva egli ornare il suo Tusculano de'
migliori quadri che potesse avere dalla Gre-
cia. Gliene fu presentato uno di Cidia; ed egli,
che era avvezzo a vederne tanti di più loda-
ti Pittori, non dubitò punto di sborsare 3600
fdippi per acquistarlo. Nè fu solo Cidia il
Pittore a que' dì celebratissimo ; lo fu pari-
mente Antidoto, scolaro d'Eufranore. Alla ro-
bustezza del colorito , ch'esso aveva imparato
dal maestro, aggiunse una maggiore diligenza
ed esattezza nel dipinto : ma siccome egli in
qualche pregio andò più avanti d'Eufranore,
parimenti fu vinto da Nicia suo discepolo in
altre doti. Aveva questi un colorito gajo al

(a) Plinio lib. xxxv cap. 11 . Eodem tempore fuit et
Cidias, cu/us tabulavi Aigonautas HS. exiv Hortenslus ora-
tor mercatus est, eique aedem fccìi in TkscuUno Su».

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