V ! T A
TU FRANCESCO VECEEETO
P ! T T O R E
FRATELLO DI TIZIANO
J^Lveva il Cielo compartite non meno ie grazie del
dipingere a Francesco, che a Tiziano il fratello, ed
avrebbe lasciato anch'egli lama di gran pittore, se
avesse proseguito lo studio e l'operare, ricercando
ia pittura applicazione e continuo esercizio, ma
Francesco più dedito alle armi che al dipingere,
militò lungamente in sua gioventù nelle guerre
d'Italia in servigio della Repubblica, e dimostrossi
valoroso in singoiar certame, sfidato da cavalier
nemico.
Sedati i tumulti d'Italia se ne passò a Venezia
in casa del fratello, ove dipinse varie cose. Fece ai
Padri di san Salvatore, nei portelli dell'organo il san
Teodoro armato che tiene lo stendardo e lo scudo
impresso dalla Croce bianca, a cui un Angìolino ar-
reca la palma, che a prima vista rassembra diGior-
gione; sant'Agostino in altro canto ed alcuni Ca-
nonici; e nel di dentro ia Trasfigurazione nei Ta-
bor e la Resurrezione di Cristo.
TU FRANCESCO VECEEETO
P ! T T O R E
FRATELLO DI TIZIANO
J^Lveva il Cielo compartite non meno ie grazie del
dipingere a Francesco, che a Tiziano il fratello, ed
avrebbe lasciato anch'egli lama di gran pittore, se
avesse proseguito lo studio e l'operare, ricercando
ia pittura applicazione e continuo esercizio, ma
Francesco più dedito alle armi che al dipingere,
militò lungamente in sua gioventù nelle guerre
d'Italia in servigio della Repubblica, e dimostrossi
valoroso in singoiar certame, sfidato da cavalier
nemico.
Sedati i tumulti d'Italia se ne passò a Venezia
in casa del fratello, ove dipinse varie cose. Fece ai
Padri di san Salvatore, nei portelli dell'organo il san
Teodoro armato che tiene lo stendardo e lo scudo
impresso dalla Croce bianca, a cui un Angìolino ar-
reca la palma, che a prima vista rassembra diGior-
gione; sant'Agostino in altro canto ed alcuni Ca-
nonici; e nel di dentro ia Trasfigurazione nei Ta-
bor e la Resurrezione di Cristo.