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Ridolfi, Carlo
Le maraviglie dell'arte ovvero le vite degli illustri pittori Veneti e dello stato (Band 1) — Padova, 1835

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https://doi.org/10.11588/diglit.33473#0343

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PITTORE

lì valore di Giuseppe c'invita a ragionar di lui, il
quale, per esser dimorato lungamente in Venezia,
fu anco detto Veneziano. Questi nacque in Castel
Nuovo nella Garhgnana della famiglia Porta, e nel-
l'anno 1555 giovinetto fu condotto a Roma da un suo
zio, che raccomodò con Francesco Salviati, pittore
di gran valore, da cui apprese Parte e '1 cognome,
col quale passato a Venezia (allorché chiamato dal
patriarca Grimano, gli dipinse nel suo palazzo la
Psiche adorata, ed alle monache del Co7'pn^ Z)o-
772 Ì72Ì la tavola del morto Salvatore ), e piacendo a
Giuseppe l'uso di quella città, più non volle parti-
re: ma presavi moglie, n'ebbe figliuoli, e vi fermò
P abitazione.
Essendo fatto pratico nel lavorar a fresco, acco-
stumandosi in Roma simil sorte di lavoro, fu pro-
posto dal Sansovino al signor Federico Priuli, il
quale lo condusse a Treville, ove dipinse nella fac-
ciata del suo palazzo molte hgure rappresentanti
la Storia, la Fama ed altre Virtù, e nella sala fece
il cader delia Manna nel deserto agli Ebrei, ove fi-
gurò molti ignudi nei quali dimostrò lo studio che
 
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