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https://doi.org/10.11588/diglit.67589#0063
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MCJCCC, FEBBRAIO.
98
volseno trombe et pifari. Adoncha tonno : sier Marco
Barbo, el consier, sier Domenego Marin, savio dii
conseio, sier Marin Lion et sier Filippo Tram, pro-
curatori, sier Marco Sanudo, sier Polo Pisani, el cava-
lier, avogadori, sier Antonio Calbo, cao dii conseio
di X, sier Benelo Zustignam, savio a terra ferma; et
sier Marcilo da Molin e sier Thomà Mozenigo, depu-
tati sora questo banco. Et poi sier Antonio Bernardo,
dolor, cavalier, sier Zorzi Corner, el cavalier, sier
Marco Dandolo, dotor e cavalier, sier Marin di Gar-
zoni, e molli altri patricij. Et di li Garzoni era a
presso il consier, sier Andrea di Garzoni, poi sier
Alvise e sier Piero, fo di sier Francesco, poi sier Agu-
stin, fo di sier Garzoni, et sier Zuan Batista, de sier
Andrea. Qualli, hessendo davanti il bancho, per uno
comandador cussi fo dito :
Al nome de la Sanctissima Trinità, Padre, Fiol, e
Spirito Santo, el se fa saver per i magnifici e claris-
simi signori governadori de l’intrade de la nostra
illustrissima Signoria di Veniexia, come el magnifico
e generoso sier Andrea di Garzoni, fieli et nevodi, fo
di sier Francesco, e Garzoni di Garzoni dal banco, à
dato al dito oficio fidejussiom e segurtà di ducati 50
milia d’oro perel revelar {sic) dii dito suo bancho.
Le qual, balotade, è stà aceptade tute, come bone, se-
gurissime e suficiente per anni tre, justa la parte presa
nel excellentissimo conseio di pregadi, a di 27 no-
vembrio 1455, presa zercha tal piezarie et segurtà.
Oltra le qual, la illustrissima Signoria nostra, con
auctorità di lo excellentissimo conseio di pregadi,
per diliberation et parte, a di 30 zener proximo pre-
terito, presa in quello, à fato piezaria per el ditto
banco di esser relevado, atento i meriti et altre opti-
ine et laudab.l conditimi di la ditta fameia di Gar-
zoni et dii banco suo, per ducati 20 milia, per el
ditto tempo di anni 3, ut supra. I qual Garzoni so-
pranominati, mediante el divino ajutorio, prometeno
a tutti far el dover suo, come sempre è stà solito
instituto di ditta fameia. Le qual segurtà summano
tutto per ducati 70 milia. Et Viva San Marco ! Et poi
esso sier Andrea di Garzoni andoe in bancho, et
aperse il zornal, et comenzò a scriver. Et Zuam da
Torentino, luchese, li portò in oro ducati.... milia,
et fo la prima partida; poi Matio Cini, fiorentin,
ducati.... milia ; poi Domenego Cavatili, per nome
di sier Antonio Grimani, procurator, ducati 2500,
et molti altri infiniti al numero. Fo posto in banco
questa matina ducati.... milia, si che sarà bon ban-
cho, a Dio piacendo, et grande honor di questa terra.
Et è da saper, a borra compie F anno che ditto
36* bancho levò, si che è ritornato. Intisi etiam portoe
I Diarii di M. Sanuto. — Tum. III.
Focher, tedesco, ducati X milia ongari, sier Zuam
Venier, fo di sier Andrea, ducati 2500, sier Marin
Contarmi e fradeli, da Londra, ducati 2000, sier Ma-
rio Venier 1. 90, sier Alvise Bolani, de sier Marco,
I.... ; in tanto che bave forssi ducati 50 milia in que-
sto zorno.
Da poi disnar etiam sentono con fi danari pur sul
bancho, et sier Andrea al zornal, et sier Alvixe a la
cassa ; et il zorno sequente, perchè si diceva li sacheti
in monte non era tufi danari, svudono, ita che tutti
vedono erano monede. È da saper con li creditori
grossi, da 1. 20 in suso, si acordoe aspetar uno anno,
zoè la mità possi scriver fin 6 mexi, e poi il resto ;
et cussi li creditori, avanti levasseno il banco, sotto-
scrisseno. Concludo si farà bon bancho, et è princi-
pio che cussi faza i Lippomani.
In questi giorni vidi in questa terra el conte AL
merigo, fiol dii conte Hugo di San Severim, venuto
per haver Pandim.
E da saper, a di 4, da matina, in le do quarantie
fo asolto Vetor di Zuanne, scodeva a Brexa le deci-
me, menato per sier Hironimo Capello. Parloe sier
Marin Morexini, avòchato fiscal. Li rispose Rigo An-
tonio, doctor, avochato suo. Et perchè eri andò 18
di procieder, et 19 di no, borra eh’è il 3.° conseio,
andò 19 di procieder, 27 di no, et 7 non sincere.
Et cussi fu asolto.
Da poi disnar, a di 3, fo pregadi, per scriver in
Hungaria. Et cussi fo scrito gran credenze; et fo
preso parte, che li oratori electi in Hungaria per
tutto dì... siano partiti, qualli sono in bordine, per
quanto aspecta a Ihoro ; et partirano immediate.
Da Milam, si have, di primo, di Zuan Dolze,
secretano. Come missier Zuan Jacomo era reduto
in corte vechia, e andoe esso secretano li, e trovò si
armava, e li disse: Secretano, andè a caxa, voglio
più presto andar a trovar Ihoro, zoè i gibellini, dia
Ihoro vengino a trovarmi. E il secretano lo discon-
fprtò. E lui li disse, andasse a caxa. El qual missier
Zuan Jacomo ussite con le zente in bordine di corte
vechia, e su la piaza dii domo poneva in bordine le
zente. Et missier Francesco Bernardin Visconte, qual,
licei sia gibelin, mostra esser rientrai, vene da lui e
lo quietò, dicendo non saria altro. Et cussi non fece
altra movesta. El secretano veramente dice, andò
per do o tre vie, qual non potè passar per dubito,
si che con gran paura se ne vene a caxa, e a hore
una di note spazò le letere.
A dì 4 fevrer. Fo pregadi. Et fu fato savio dii
conseio, in luogo di sier Antonio Trun, è intrà con-
sier, sier Alvise da Molin, fo savio a terra ferma, qual
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Barbo, el consier, sier Domenego Marin, savio dii
conseio, sier Marin Lion et sier Filippo Tram, pro-
curatori, sier Marco Sanudo, sier Polo Pisani, el cava-
lier, avogadori, sier Antonio Calbo, cao dii conseio
di X, sier Benelo Zustignam, savio a terra ferma; et
sier Marcilo da Molin e sier Thomà Mozenigo, depu-
tati sora questo banco. Et poi sier Antonio Bernardo,
dolor, cavalier, sier Zorzi Corner, el cavalier, sier
Marco Dandolo, dotor e cavalier, sier Marin di Gar-
zoni, e molli altri patricij. Et di li Garzoni era a
presso il consier, sier Andrea di Garzoni, poi sier
Alvise e sier Piero, fo di sier Francesco, poi sier Agu-
stin, fo di sier Garzoni, et sier Zuan Batista, de sier
Andrea. Qualli, hessendo davanti il bancho, per uno
comandador cussi fo dito :
Al nome de la Sanctissima Trinità, Padre, Fiol, e
Spirito Santo, el se fa saver per i magnifici e claris-
simi signori governadori de l’intrade de la nostra
illustrissima Signoria di Veniexia, come el magnifico
e generoso sier Andrea di Garzoni, fieli et nevodi, fo
di sier Francesco, e Garzoni di Garzoni dal banco, à
dato al dito oficio fidejussiom e segurtà di ducati 50
milia d’oro perel revelar {sic) dii dito suo bancho.
Le qual, balotade, è stà aceptade tute, come bone, se-
gurissime e suficiente per anni tre, justa la parte presa
nel excellentissimo conseio di pregadi, a di 27 no-
vembrio 1455, presa zercha tal piezarie et segurtà.
Oltra le qual, la illustrissima Signoria nostra, con
auctorità di lo excellentissimo conseio di pregadi,
per diliberation et parte, a di 30 zener proximo pre-
terito, presa in quello, à fato piezaria per el ditto
banco di esser relevado, atento i meriti et altre opti-
ine et laudab.l conditimi di la ditta fameia di Gar-
zoni et dii banco suo, per ducati 20 milia, per el
ditto tempo di anni 3, ut supra. I qual Garzoni so-
pranominati, mediante el divino ajutorio, prometeno
a tutti far el dover suo, come sempre è stà solito
instituto di ditta fameia. Le qual segurtà summano
tutto per ducati 70 milia. Et Viva San Marco ! Et poi
esso sier Andrea di Garzoni andoe in bancho, et
aperse il zornal, et comenzò a scriver. Et Zuam da
Torentino, luchese, li portò in oro ducati.... milia,
et fo la prima partida; poi Matio Cini, fiorentin,
ducati.... milia ; poi Domenego Cavatili, per nome
di sier Antonio Grimani, procurator, ducati 2500,
et molti altri infiniti al numero. Fo posto in banco
questa matina ducati.... milia, si che sarà bon ban-
cho, a Dio piacendo, et grande honor di questa terra.
Et è da saper, a borra compie F anno che ditto
36* bancho levò, si che è ritornato. Intisi etiam portoe
I Diarii di M. Sanuto. — Tum. III.
Focher, tedesco, ducati X milia ongari, sier Zuam
Venier, fo di sier Andrea, ducati 2500, sier Marin
Contarmi e fradeli, da Londra, ducati 2000, sier Ma-
rio Venier 1. 90, sier Alvise Bolani, de sier Marco,
I.... ; in tanto che bave forssi ducati 50 milia in que-
sto zorno.
Da poi disnar etiam sentono con fi danari pur sul
bancho, et sier Andrea al zornal, et sier Alvixe a la
cassa ; et il zorno sequente, perchè si diceva li sacheti
in monte non era tufi danari, svudono, ita che tutti
vedono erano monede. È da saper con li creditori
grossi, da 1. 20 in suso, si acordoe aspetar uno anno,
zoè la mità possi scriver fin 6 mexi, e poi il resto ;
et cussi li creditori, avanti levasseno il banco, sotto-
scrisseno. Concludo si farà bon bancho, et è princi-
pio che cussi faza i Lippomani.
In questi giorni vidi in questa terra el conte AL
merigo, fiol dii conte Hugo di San Severim, venuto
per haver Pandim.
E da saper, a di 4, da matina, in le do quarantie
fo asolto Vetor di Zuanne, scodeva a Brexa le deci-
me, menato per sier Hironimo Capello. Parloe sier
Marin Morexini, avòchato fiscal. Li rispose Rigo An-
tonio, doctor, avochato suo. Et perchè eri andò 18
di procieder, et 19 di no, borra eh’è il 3.° conseio,
andò 19 di procieder, 27 di no, et 7 non sincere.
Et cussi fu asolto.
Da poi disnar, a di 3, fo pregadi, per scriver in
Hungaria. Et cussi fo scrito gran credenze; et fo
preso parte, che li oratori electi in Hungaria per
tutto dì... siano partiti, qualli sono in bordine, per
quanto aspecta a Ihoro ; et partirano immediate.
Da Milam, si have, di primo, di Zuan Dolze,
secretano. Come missier Zuan Jacomo era reduto
in corte vechia, e andoe esso secretano li, e trovò si
armava, e li disse: Secretano, andè a caxa, voglio
più presto andar a trovar Ihoro, zoè i gibellini, dia
Ihoro vengino a trovarmi. E il secretano lo discon-
fprtò. E lui li disse, andasse a caxa. El qual missier
Zuan Jacomo ussite con le zente in bordine di corte
vechia, e su la piaza dii domo poneva in bordine le
zente. Et missier Francesco Bernardin Visconte, qual,
licei sia gibelin, mostra esser rientrai, vene da lui e
lo quietò, dicendo non saria altro. Et cussi non fece
altra movesta. El secretano veramente dice, andò
per do o tre vie, qual non potè passar per dubito,
si che con gran paura se ne vene a caxa, e a hore
una di note spazò le letere.
A dì 4 fevrer. Fo pregadi. Et fu fato savio dii
conseio, in luogo di sier Antonio Trun, è intrà con-
sier, sier Alvise da Molin, fo savio a terra ferma, qual
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