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MCCCCC, GIUGNO.

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provedador di Amplio, qual retene certi milanesi
andavano in Alemagna, et menati lì, fuziteno ; è lun-
ga dizeria eie. Item, reporti di do homeni, di quello
fa il re di romani, et milanesi sono a Trento, e li
nomina, e di la dieta fa in Augusta; è terminato per
il re venir ad ogni modo a recuperar il stato di Mi-
lan, eh’ è di l’imperio.
Dii capetanio zeneral, date a Corf'i, in galia, a
di 21. 11 signor turcho esser al Vardari ; dimandò
esso zeneral danari et homeni; altre galie non è
zonte cha le do. grosse; et li tre sopracomiti, causa
di la galia pagana, sono montati in grippo, vien in
questa terra, li biasema assai. À posto su le galie, in
Ihoro loco, sier Bortolo Falier, quondam sier Luca,
sier Hironimo Malipicro, quondam sier Antonio, sier
Alvise da Mosto, quondam sier Jacomo, et in luogo
di Jacomo Barbichij, soracomito lesignam, ch’è anaa-
lado, à messo Alexandro di Gothi, da Corfù. Manda
letere abate per la galia Meza, tornata da Modon,
di 20 marzo, di Pera : il sumario sarà scrito di soto.
Item, letere di Syo, di Zuan di Tabia, consolo, et
di Nichsia, di sier Ambruoxo Contarmi, governador
nostro; et una letera dii soracomito lisignan, da
Modom ; scrive gran mal di sier Marco Cabriel.
DI Pera, di Pania,leo Coresi, di 20 marzo, al
zeneral nostro. Come era zonto a la Porta Ambruoso
Buzardo, con uno altro dii signor Lodovico, con
bombardieri per gitar spingarde e passavolanti,
qualli sono ancora de lì; et per Ihoro fo ditto, el
signor Lodovico esser ritornato in Italia, et recupe-
rato il stato: nium li dà fede. Item, li ambasadori di
Franza non è ancora zonti a la Porta. Item, il re di
Hongaria à mandato a la Porta uno suo messo con
4 persone ; zonse a dì 7 marzo in Andernopoli, è
venuto a dinotar che li ambasadori de’ christiani è
venuto a dirli, non voi patir morsomani debbi ©fen-
der la christianità, unde si poteva più extenir di farli
guerra. E soprazonse uno ulacho con letere, che li
hongari erano passadi, e fato corarie, e preso anime
assai in tre casali. Item, il signor turcho à fato pro-
vision di trazer la sua arnaada di colto, e fa forzo,
che simile mai fu fato, et manda assa’ zen te a Le-
panto, e ne fanno venir di Trabesonda : li dà aspri
110 per testa e non più. Item, era zonto uno di do
deferderi, per trazer danari del casnà, e mandarli a
la Porta; et li nostri zenthilomeni sono in prexona al
modo fono posti ; le Ihoro robe si vendono. Conclu-
de non è da star a dormir, ma far provisiom.
Da Syo, di Zuan di Tabia, consolo nostro, al
zeneral, date a di IO et 18 aprii. Scrive, in conso-
nanlia, le nove abate di Pera, videlicet il signor partì

di Andernopoli, a dì 6 aprii, e li araldi francesi zon-
seno a la Porta ebeno audientia, ebeno audientia (sic)
dal signor. Item, scrive di la venuta di 1’ orator di
l’hongaro. E il signor à fato comandamento a Cara-
dormis, vadi a Negroponte con le faste, et Schan-
der bassà aspeta letere dii signor $ per corer etc. ; et
va scrivendo altre particolarità.
Da Modom, di Jacomo di Barbis, soracomito lisi- 140
gnan, di primo mazo, al zeneral. Scrive gran ma]
di sier Marco Cabriel, castelam e provedador, qual
dice vilania a tutti, non voi dar pan a li galioti etc.
Et per colegio li fo scrito,, a ditto sier Marco, admo-
nendolo dovesse charezar tutti eie.
Da Trani, di sier Alvise Contarmi, governador.
Manda ditte letere dii zeneral, et zercha 1’ armar di
la galia, è dificultà in li homeni, perchè li homeni
per le saxom non voleno andar ; poi è uno scrivani lì
di 1’ armamento etc. Et anche il caso di la galia pa-
gana, fa che quelli homeni non voleno andar.
Da poi disnar, fo pregadi. Vene il principe, stete
podio, et andò via. Et vene letere di le poste, zoè da
Milani.
Da Milam, di l’orator, di do. Chome el Cardinal
fo a caxa a visitarlo, per esser anialato. Ditto mon-
signor de Pienes è andato a Zenoa, et monsignor di
Ravastem, partito di bagni, è venuto a Pavia, e an-
derà di longo a Zenoa. Item, ditto Cardinal fo dal
Cardinal San Piero in Vincala a visitarlo: hanno
parlato si armerà a Zenoa, per non se impazar la
comunità, ma il re. Item, monsignor di Beucher li
ha ditto sarà su le nave homeni combatenti..., et il
gram prior et il gran scudicr. Item, el Cardinal va
a Lion centra il roy con li baroni, per tratar di le
cosse de Italia ; et monsignor di la Trimolia sarà do-
mali lì a Milam, et poi con missier Zuan Jacomo
Triulzi anderano versso il roy; e riman a Milam
vice re sora le zente d’ arme monsignor di Aiegra,
e al governo il capetanio di justicia, senza altro titolo.
Et il Cardinal li ha ditto, farà le letere per li electori
de l’imperio zercha Goricia. Et esso Cardinal li disse:
Scrive a la Signoria lazi relenir quelli vanno a Trento,
perchè s’è ditto portano danari a li milanesi sono de
lì. Et conclude, ditto orator voria licentia di ritornar
a Verona, perchè il Cardinal va in Franza, e, come
à inteso, soa signoria reverendissima aria piacer di
qualche falcona sacro. Et di la crida fo fata, el Cardi-
nal dice averli dispiaciuta, perchè milanesi di questo
sono mal contenti, et era stà fata centra suo bor-
dine. Voleva ben non si portasse arme. Item, Milam
è mal grato centra francesi. Et infine Marco Beva-
zana, secrctario, doman si parte per qui.
 
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