Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
427 mccccc,
Rimano non li piace la risposta, et che la Signoria
nostra vegli manierar la protetione, dicendo : Si la
Signoria ne compiase, saremo tutto suo ; et che ’l
vede si li dava parole ; concludendo voria stato per
il fiol in Italia e non in Pranza, et voi suo tiol sia im
protetione nostra, et habbi conduta.
Da Napoli, di sier Francesco Morexini, doctor,
oralor, di 17 et 20. In la prima, come ricevete no-
stre letere in la materia di Molla. Il re è contento si
fazi il muro, manda uno suo de lì a veder ; e di quel
castelam à fato il processo, e lo mostrerà a lui ora-
tor. Poi soa majestà li disse, haver auto letere dal
suo orator de qui, par la Signoria nostra si doglij,
lui mandi oratori al turcho; dicendo lui aversi offer-
to esser mediator a !a pace, et à fato pace col turcho
lui, per potersi difender, e à fiato veder di /ure, e à
visto poterla far, et tuor soccorsso da infidelli, poi-
ché christiani non lo voi ajutar, perchè lui ha il pa-
pa, fiorentini e Pranza contro, l’imperador e Spa-
gna non voi darli ajuto. Item, disse aver di certo, il
sanzacho di la Vallona ha persone XV milia prepa-
rate, ne aspeta fino al numero di XXV milia, per
star a soa richiesta a passar im Puia, et perhò soa
majestà li dà noticia di seguiti di francesi.
Dii ditto, di 20. Come il re era andato a Ischia,
per far uno matrimonio dii marchese di Guasco in
la sorella dii principe di Bisignano. Item, che do-
mino Francesco Spinola, zenoese, li ha dito : La Si-
gnoria voi armar 4 nave a Zenoa, la comunità si fa
dificile per timor dii turcho. Io ho una nave qui di
bote 2800, chiamata la Galiana, à otto in nuove anni,
à ’uto bona conza, con 130 homeni 1’ armerò ; ma
voglio ducati 1000 al mexe; et si più homeni la vo-
rà, li barò per ducati tre al mexe ; la qual nave è a
Baia, mia XV de lì, è stata 17 mexi a soldo di re
Ferandino. Per tanto, piacendo tal partito, la Signo-
ria li rispondi. Item, scrive di certi navilij nostri, et
volea saper la risposta per Piero Navaro. Item, di
l’armata yspana, è letere di 25 et 28 mazo, che l’ar-
mata si ineteva in bordine ; e che ’l re di Navara
era stalo a la corte, fateli gran chareze da quelli
reali, datoli il stato, et doni, tra zoie e altro, per
ducati 50 milia; e li hanno jurato fedeltà. Et si dice
edam che il re di Portogallo fa armata etc
Fo leto una letera in yspagnol, data a Julia Nova,
de uno capetanio di spagnoli. Dice se ritrova lì con
800 boni spagnoli ; volendo la Signoria, veria a no-
stro soldo ; et per lui è qui, ad haver la risposta,
Maldonato, provisionato nostro.
Introe li capi di X, credo per aldir quellui volse
il salvo conduto.

428
Da poi disnar fo pregadi, vene il principe et que-
ste letere :
Di Fellre, di sier Mathio Barbaro, podestà et ca-
petanio, di 28. Come à per uno suo, è sta a Bar-
vich, come la dieta non è finita, et il re di romani
voi andar a Roma. Item, è stà conduta de lì una ca-
rota con una cassa, con G tedeschi a piedi et G a ca-
valo ; si dice è di lo haver dii conte di Goricia mor-
to. Item, à mandato soi exploratori ; il reporto lo
aviserà.
Di Udene, di sier Antonio Loredam, el cavalier, 1G0 ‘
luogo tenente. Zercha avisi se ha, et preparamenti,
ut palei in litteris.
Di sier Piero Marcello, provedador zeneral, date
a Coloredo, in la Patria, a dì 21. Come à concluso
acordo con uno, li darà aviso dii venir di turchi in
la Patria, 4 zorni avanti che i zonzano, et li dà du-
cati 30 al mexe per la spexa convien far ; è chiama-
to domino Martini. Item, scrive di uno castello dii
conte Michiel di Frangipanni, per la praticha dii
conte di Veia, chiamato Lendeniza, qual lo voria dar
a la Signoria nostra. Item, il signor Bortolo d’Al-
viano, e il capetanio di le fantarie, voria andar fin lì
incogniti, sì che turchi hanno solum do strade a
venir in Friul, una da Modrusa, eh’ è dii conte Ber-
nardini, l’altra, questa dii conte Michiel. Item-, scrive
di cosse bisogna in la Patria etc.
Fu posto per tutti i savij, scriver una letera a l’ora-
tor nostro in Franza, soliciti 1’ armada, mandarli li
sumarij dajnar. Ave 42 di no, 137 di sì. E fu presa.
Fu posto per li savij dii conscio et di terra fer-
ma, come si ritrova molti beni et debitori in cremo-
nese e Geradada, qualli fonilo dii signor Lodovico ;
perhò sia mandà uno di tre proveditori nostri sora
i conti di oratori etc., da esser ballotadi in questo
conscio, con l’autorità fo mandà sier Zuan Batista
Bonzi per le camere. Eliam vedi li beni di rebelli,
et di la possessioni di Chavalchabò. Et fu presa. Et
li tre proveditori è sier Antonio Condolmer, sier
Marco Loredam, et sier Gasparo Malipiero. Rimase
il Condolmer poi, come dirò.
Fu posto per li ditti, sia dato a uno fide digno,
voi scuoder assa’ debitori incogniti di fuora, et voi
soldi do per lira di quello scoderà, et possi meter
uno in suo loco a 1’ olì ciò ha qui al presente. Item,
si scuodi li debitori di la camera di Verona, di daie,
juxla il libro portò sier Hironimo Capello, et sia co-
messo il scuoder a li provedadori sopra le camere,
et siali interdito le intrade in questo mezo ; et ditti
danari siano ubligati a l’arsenal. E andò la parte.
Bave tutto il conscio.

GIUGNO.
 
Annotationen