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MCCÒCC, LUGLIO.

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fu, a fornir e mandar drio. Vele la nave vcrsso i
Cuzolari ; e la galia di Cataro, era lì, mancha pochi
homeni, anda al Paxu per averne homeni. Item, in
una deposition di uno lurcbo, preso a Coroni, man-
da il sumario dii ditto, dii qual dirò di soto.
DII redimento di Corfù, di 2. Come quelli sol-
dati e bombardieri erano levati a remor, per non
haver danari, e hanno impegnatoli Ihoro arzenti per
so venirli. Ztóm, a la Vajussa è rimasto a la guarda
do galie, e la nave di sier Bendo Zustignam, et al-
tro. 0 da conto.
Di sier Hironimo Contarini, provedador di V ar-
mada, date a di 16, apud Cytheream. Avisa il suo
star e partir di Napoli, e le provision fate e de for-
menti et de homeni etc. E la galia Taiapiera è rima-
sta li, li à posto per soracomito sier Simon Ferro;
et quelli contestabeli voriano danari, et lui li ha fato
dar parte formenti e parte orzi, e una parte danari
per uno. Item, scrive di Martini Manassi, qual per
sospeto F à mandato per ambasador al zeneral, qual
lo manderà a la Signoria nostra ; et altre cosse, ut
in ea.
Del ditto, di 20. Lauda sier Alvise Michiel, so-
racomilo, candioto, qual à porta de lì a Napoli 150
arzieri, e la galia era ben in bordine. Lo lauda assai.
Del ditto, di 26, sora Cao Duellato. Replicha le
provision fate a Napoli, valide e di bona sorte. 11
campo turchescho era lì intorno, et lui partite de lì
con 12 galie; vene al Zonchio, dove fé provision
bone, dove erano venuti turchi, e toltoli li molini,
e li lassò uno contestabele, nominato Sabastian da
Moncelese, con 100 provisionati, e il Danese mandò
con la compagnia a Napoli, et edam il strenuo Gor-
lim, e lassò sier Alvise Michiel, soracomito, di Candia,
ben in bordine al Zonchio, con arzieri più di 100,
con bordine smonti e afondi lì al porlo la galia, ve-
nendo 1’ armada turchescha. Et sier Carlo Conta-
rini, castelan, fo da lui ; qual disse aversi ben por-
tato. Conclude, haver recuperato il Zonchi, et il bor-
186 * go si volleva dar. Item, a dì 20, fo a Modom, dove
intese turchi veniva a corei’ fin su le porte, e lui con
le prove et artilarie amazò molti turchi, e li fece
partir ; e, lassato de lì bori bordine, si partì. Fo a
Corom, lauda sier Pollo Valaresso, provedador. Item,
a Modon fo apichato uno.Blessa, cavalier di
primi di Modon, vestito con la caxacha d’oro, per-
chè havea intelligentia con turchi, e fo fato ad esem-
pla aliorum. Item, mandoe una deposition, di uno
Antonio Costa, merchadante, sta a Napoli, qual li
disse il tutto zercha li capi è sospeti ; et de Martini
Manassi, vayvoda e fradelli, et altri, et alcuni di Mal-

vasia. Unde, abuta una relatiom di Coron, per uno
turco preso, era tymarato, zercha ditta intelligentia,
1’ à levato di Napoli, e lo mena al zeneral, soto pro-
testo di orator, con uno altro; et dii Zonchio man-
doe Gorlim con una charavela a Napoli.
Et in la depositiom dii turcho preso a Coron,
dicono turchi hanno paura di la nostra armata, e
più di quella di Spagna e di Franza ; ma judicano
sarano tarde. Poi disse Pamperi, videlicet Peri, et
Gela, citadini di Napoli, et hanno intelligentia con
turchi, e disse di quel Manasi, ut supra, e che alba-
nesi voi bufarsi ai piedi dii signor.
Di sier Jacomo Venier, capetanio di le galie gros-
se, date in galia, in Val di Compare, a dì 18. Avisi
vechij di cosse turchesche, e la nostra armada esser
in gran disordine, maxime di soracomiti ; dice mal
dii zeneral, non si move di Corfù.
Dii ditto, di 25. Come 1’ arma’ nimicha ussirà
presto ; biasma il zeneral stagi a Corfù. Item, fo a
tuor aqua a uno loco, qual lo nomina ; dove intese
di P armada di 1’ Arta. Item, in quel zorno 25 zonse
lì el barzoto, patron sier Hironimo Morexini, ben
in bordine, è navilio bon di velie, voria el fosse a la
Vajussa, e quelle galie venisseno in armata. Ztem, la
galia di sier Pexaro da Pexaro, e sier Alvise da Ca-
nal, hanno roto do bombarde di ferro per una, sì
che la nostra armada sta mal.
Dii Zante, di sier Nicolò Marcello, provedador,
di 18. Avisi di le fuste andò per saper, et nulla
da conto riporta.
Da Modom, di rectori, di 24. Come a dì 20 zon-
se lì do bassa, con persone 12 milia, e janizari 600,
e il resto dii campo ; e il signor aspeta vengi 1’ ar-
mada, per assediar poi quella terra da mar e da ter-
ra. Lhoro rectori fanno ogni suo forzo ; non inan-
ellano ni edam le donne di far repari etc. Pur sono
mal in bordine. Item, è zonti fanti 100, fati la mo-
stra per missier Marin Sanudo, savio ai ordeni, ai
qual hanno fato la mostra, e trovati numero 104,
ben in bordine. Item, voriano formenti e biscoti.
Item, avisa haver fato impichar Sinabei Blessa, ca-
valier, vestito d’oro, a una torre, acciò tutti il veda,
qual se intendeva con turchi e col subassì di la
Morea, come si ha per letere di 19. Item, per le- 187
tere, di 18, come hanno manda via le anime inu-
tile in Candia et altrove; et el bassa è zonto nel
contado, con persone 12 milia, con i pavioni a
torno la cita posti, e hanno fato in forma di do alle,
e sono signori di la campagna, sì che per via di
terra sono assediati; et uno campo, aloza vcrsso
levante, à infetà di morbo, e si aspeta janizari GODO,
 
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