MOCCCC, AGOSTO.
671
brini ; il più grosso lira balote di lire 40 di ferro. È
sta fato le spiana di quella cita fino a Goricia. E nota,
in italiani ditta terra si chiama Vibliana. Item, el
signor Zuane di Gonzaga è arivaio a Fiume, va a
f imperador.
Itera, il Carazolo, capetanio di le fantarie, aricor-
da, la Signoria non si stagi su le ceroide di la Patria,
ma si provedi di fanti.
267* Vene f orator di Franza; si dolse di uno corier
dii re, era sta ferito. Item, sier Fantini Valaresso,
provedador di Pizegatom, dava fastidio a la moglie
de uno citadim de lì ; poi si dolse di uno suo cagnol,
era sta amazato ; e diluii a tutto si faria provisione,
e li lo comunichato di le nove haverao.
Veneno li governadori de F intrade ; e fo balotà
il dazio di 1’ oio per ducati 7000 a l’anno, condutor
Jacomo di Ariana, qual si perde ducati 2000; c rimase
il condutor, e tutti li piezi.
Da Roma, vene teiere di l’orator, di 18 el di 20.
In la prima, come il ducha ha con lui il signor Paulo
Orssini, Julio Orssini e Vitelozo Vitelli et Hercules
Bentivoi; e il papa à 700 homeni d’arme; prega
la Signoria lassi la protctione di Rimano e Faenza.
Item, el ducha di Bcxaie, marito di madona Lugre-
cia, qual era marito, et ozi è morto, perchè tralava
di uccider il ducha, quando andava nel zardim, con
una balestra ; et il ducha 1’ ha fato far per alcuni ar-
zieri et allo fato taiar a pezi, fino in la sua camera.
E il ducha dice, esso morto suo cugnato, dice havia
scrito a’ colonesi veniseno con zerite, col qual havia
praticha in castello, e taieriano li Orssini a pezi. Item,
è giunto uno nontio di Spagna per il matrimonio,
altri dice per alegrarsi dii caso occorso al pontifico,
et non esser morto. Item, si aspeta fin 4 zorni mon-
signor di Trans, veneim Provenza, conira Valcntines.
Dii ditto, di 20. Come il papa non voi star quie-
to; prega la Signoria non se impazi dii suo, nè ve-
glino star excomunichati ; e voria fusse dato condola
al ducha, quanto ha il ducha de Urbim. Item, non à
manda ancora li brevi per li vlachi di Hongaria. Item,
1’ orator neapolitano, eri, con ]’ orator yspano, andò
a palazo con il Cardinal Santa f ; e il Cardinal li disse,
lo neapolitano esser partito. Item, questa note è stati
presi alcuni servitori dii ducha di Bcxaie, qual con-
teso a la tortura, uno servitor dii ducha Valentino
eraim praticha; et al palazo è sta deputa la guardia
de’ sguizari di Valentino. Item, al ducha defunto fin
qui non son state fate le exequie, ma, subito morto,
fo posto in uno deposito in Sani Piero; e di tal morte
tuta la corte ne parla, judicassi la cossa non babbi a
star qui: quello seguirà, adviSerà.
672
Noto, fo manda uno sparvier al principe, per
nome di domino Cesar da Martinengo, per com-
penso eie.
Da poi disnar, fo colegio. E nota, vidi uno capi
lolo dii capetanio di le nave armade, come à do
trombe in sentina, et fa la sua nave 92 sechij di aqua
al zorno.
Da Monopoli, di sier Jacomo Badoer, governa-
dor, di 14. Come si armerà de lì una altra galia,
mandando li danari.
Da Bassam, di sier Jacomo Cabrici, podestà el
capetanio. Come quelli citadini vicentini, stati con
li noncij dii re di romani, hanno fato una scriptum
per quelle diferentie ; qualli sono el proposito di Pra-
xenon, dotor, et domino Leonardo Felz, barom dii
re, capetanio zeneral de Tyrol eie.
Di Asola, dii signor' Carlo Orsini, al suo orator,
o ver secretano, di 17. Come el Cardinal di San Se-
verin li à dito, l’impresa di Milani sarà di octubrio
et novembrio ; e il re voi la promessa di cavali dieci
milia, et fanti 20 milia.
A di 25 avoslo. In colegio, veneno quelli ebbeno 268
eri li priexi di 1’ archo a Lio ; a li qual fo tochà la
mani perii principe, e nui tutti di colegio, more solito.
Vene sier Mario Zorzi, el dotor, va orator a Ro-
ma; si parte domali, mena con lui per secretario Al-
vise Barbatella, e tolse licentia dii colegio per partirsi.
Fo lelo una teiera dii Zante, di 6 avoslo, dri-
zata a Thodaro Paleologo. Come turchi bombardava
Modon ; tamen il loco si leniva, e tuta la nostra ar-
mada a dì 2 si partì de lì.
Item, con la nave, patron sier Arimondo Braga-
din, qual è in Istria, ozi gionse qui sier Beneto Sa-
nudo, vien consolo di Damasco, qual podio manchò
non fusse preso da’ turchi al Zonchio, et lassò la bar-
ella di la nave, patron Marco Antonio Novello. Item,
sier Bernardo Zustignan, capetanio di Candia, stava
mal, et sier Polo Pixani, el cavalier, savio di tera
ferma, propose far, che sier Bortolo Minio, vien cape-
tanio di Cypri, resti de lì, per esser stà electo cape-
tanio di Candia. Et cussi fo fato, e fo malia stampa.
Et fo balotà mandar in armada barili 1000 polvere.
Da Trani, di Nicolò da Ponte a Michiel, suo fra-
delio, data a dì X. Come il re à posto, si pagi soldi
do e niezo al mexc per fuogo, per far le mure di
Napoli, e quelli di Barleta non li hanno voluti pagar,
dicendo li convien vardar le mure da marina. Item,
il re mandò a far certa crida de grani ; quelli di Bar-
leta non l’hano ubedita, unde i comissarij regij à
mandati li syndici al re.
Da Rovere, di sier Mafia Michiel, podestà, di
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brini ; il più grosso lira balote di lire 40 di ferro. È
sta fato le spiana di quella cita fino a Goricia. E nota,
in italiani ditta terra si chiama Vibliana. Item, el
signor Zuane di Gonzaga è arivaio a Fiume, va a
f imperador.
Itera, il Carazolo, capetanio di le fantarie, aricor-
da, la Signoria non si stagi su le ceroide di la Patria,
ma si provedi di fanti.
267* Vene f orator di Franza; si dolse di uno corier
dii re, era sta ferito. Item, sier Fantini Valaresso,
provedador di Pizegatom, dava fastidio a la moglie
de uno citadim de lì ; poi si dolse di uno suo cagnol,
era sta amazato ; e diluii a tutto si faria provisione,
e li lo comunichato di le nove haverao.
Veneno li governadori de F intrade ; e fo balotà
il dazio di 1’ oio per ducati 7000 a l’anno, condutor
Jacomo di Ariana, qual si perde ducati 2000; c rimase
il condutor, e tutti li piezi.
Da Roma, vene teiere di l’orator, di 18 el di 20.
In la prima, come il ducha ha con lui il signor Paulo
Orssini, Julio Orssini e Vitelozo Vitelli et Hercules
Bentivoi; e il papa à 700 homeni d’arme; prega
la Signoria lassi la protctione di Rimano e Faenza.
Item, el ducha di Bcxaie, marito di madona Lugre-
cia, qual era marito, et ozi è morto, perchè tralava
di uccider il ducha, quando andava nel zardim, con
una balestra ; et il ducha 1’ ha fato far per alcuni ar-
zieri et allo fato taiar a pezi, fino in la sua camera.
E il ducha dice, esso morto suo cugnato, dice havia
scrito a’ colonesi veniseno con zerite, col qual havia
praticha in castello, e taieriano li Orssini a pezi. Item,
è giunto uno nontio di Spagna per il matrimonio,
altri dice per alegrarsi dii caso occorso al pontifico,
et non esser morto. Item, si aspeta fin 4 zorni mon-
signor di Trans, veneim Provenza, conira Valcntines.
Dii ditto, di 20. Come il papa non voi star quie-
to; prega la Signoria non se impazi dii suo, nè ve-
glino star excomunichati ; e voria fusse dato condola
al ducha, quanto ha il ducha de Urbim. Item, non à
manda ancora li brevi per li vlachi di Hongaria. Item,
1’ orator neapolitano, eri, con ]’ orator yspano, andò
a palazo con il Cardinal Santa f ; e il Cardinal li disse,
lo neapolitano esser partito. Item, questa note è stati
presi alcuni servitori dii ducha di Bcxaie, qual con-
teso a la tortura, uno servitor dii ducha Valentino
eraim praticha; et al palazo è sta deputa la guardia
de’ sguizari di Valentino. Item, al ducha defunto fin
qui non son state fate le exequie, ma, subito morto,
fo posto in uno deposito in Sani Piero; e di tal morte
tuta la corte ne parla, judicassi la cossa non babbi a
star qui: quello seguirà, adviSerà.
672
Noto, fo manda uno sparvier al principe, per
nome di domino Cesar da Martinengo, per com-
penso eie.
Da poi disnar, fo colegio. E nota, vidi uno capi
lolo dii capetanio di le nave armade, come à do
trombe in sentina, et fa la sua nave 92 sechij di aqua
al zorno.
Da Monopoli, di sier Jacomo Badoer, governa-
dor, di 14. Come si armerà de lì una altra galia,
mandando li danari.
Da Bassam, di sier Jacomo Cabrici, podestà el
capetanio. Come quelli citadini vicentini, stati con
li noncij dii re di romani, hanno fato una scriptum
per quelle diferentie ; qualli sono el proposito di Pra-
xenon, dotor, et domino Leonardo Felz, barom dii
re, capetanio zeneral de Tyrol eie.
Di Asola, dii signor' Carlo Orsini, al suo orator,
o ver secretano, di 17. Come el Cardinal di San Se-
verin li à dito, l’impresa di Milani sarà di octubrio
et novembrio ; e il re voi la promessa di cavali dieci
milia, et fanti 20 milia.
A di 25 avoslo. In colegio, veneno quelli ebbeno 268
eri li priexi di 1’ archo a Lio ; a li qual fo tochà la
mani perii principe, e nui tutti di colegio, more solito.
Vene sier Mario Zorzi, el dotor, va orator a Ro-
ma; si parte domali, mena con lui per secretario Al-
vise Barbatella, e tolse licentia dii colegio per partirsi.
Fo lelo una teiera dii Zante, di 6 avoslo, dri-
zata a Thodaro Paleologo. Come turchi bombardava
Modon ; tamen il loco si leniva, e tuta la nostra ar-
mada a dì 2 si partì de lì.
Item, con la nave, patron sier Arimondo Braga-
din, qual è in Istria, ozi gionse qui sier Beneto Sa-
nudo, vien consolo di Damasco, qual podio manchò
non fusse preso da’ turchi al Zonchio, et lassò la bar-
ella di la nave, patron Marco Antonio Novello. Item,
sier Bernardo Zustignan, capetanio di Candia, stava
mal, et sier Polo Pixani, el cavalier, savio di tera
ferma, propose far, che sier Bortolo Minio, vien cape-
tanio di Cypri, resti de lì, per esser stà electo cape-
tanio di Candia. Et cussi fo fato, e fo malia stampa.
Et fo balotà mandar in armada barili 1000 polvere.
Da Trani, di Nicolò da Ponte a Michiel, suo fra-
delio, data a dì X. Come il re à posto, si pagi soldi
do e niezo al mexc per fuogo, per far le mure di
Napoli, e quelli di Barleta non li hanno voluti pagar,
dicendo li convien vardar le mure da marina. Item,
il re mandò a far certa crida de grani ; quelli di Bar-
leta non l’hano ubedita, unde i comissarij regij à
mandati li syndici al re.
Da Rovere, di sier Mafia Michiel, podestà, di