921
le 600 anime motonee è lì; vociano fermenti eie.
Item, a dì 16 capitò lì sier Alvise Salamon, con sier
Francesco di Mezo e sier Francesco Zen; la galia Zena
leva aqua, F anno mandata a la Standia ; lì muterà
galia, e anderà poi a Napoli. Li altri do, a dì ditto,
parlino di Ihoro comandamento, por letere dii zene-
ral. Item, in F arscnal non hanno armizi di armar
do galie.
367 Aricordano si mandi de lì contestabeli ben exper-
ti, con boni provisionati, per poterli mandar al bi-
sogno a Napoli e Malvasia, perchè de li homeni di
quella cita mandati, è morti cercha 800 ; replica le
munitione et andata dii ducha ; dice dii romper di la
galia da Trani al Sciino a le parte di la Cania eie.
De li dilli, 26 avoslo. Come, da primo zener
passato, fino bora, è sta sborsati da quella camera
dùcati oltra 16 milia in refusare di galioti, concier de
galie, e armarle, e pagar galioti e provisionati man-
dati in arma’, Napoli, Malvasia, e in armar diversi
navilij ; e la Signoria mandò solum ducati 7500, adeo
hanno incanta le intrade di la camera per longo tem-
po, oltra el debito de i danari tolti ad imprestedo da
nobeli fendati e citadini ; adeo, bisognando, non si
poi più trovar danari; non c’ è homeni, la difficoltà
cresuta per il caso miserabil di Modon, adeo fra la
galia Michiela e Poiana, e altri di le nave, è morti
candidi 700 in zercha. Et tutti per questo tremano,
imo è di bisogno si mandi di qui li homeni. Repli-
cha contestabeli, provisionali, inzegneri, è solum do
bombardieri, munition eie. Item, dii naufragio di la
galia di Trani, a dì 9, per il gran temperai; et ha-
veano lì una galia si polca conzar. Il soracomito dice
non voler più cavalchar il mar, e con la zurma, con
do caravelle, è andato al zeneral. Fano conzar la ga-
lia, per darla al Zen ; dubita li homeni non vorano,
et per il conscio di 12, atento la nave Zustignana,
patron sier Simon d’ Alberto, la qual era abissà di
aqua, unde feno discargarla, e resterà cussi eie. Item,
hanno inteso, per uno gripeto da Cerigo, la dedition
di Coron; la qual nova ha sbigotito tutta quella ter-
ra; voriano con ogni celerità, ad minus se li man-
dasse 2000 provisionati, et 500 cavali ben in bor-
dine; et la Signoria creda, non parlano senza raso-
ne eie., ma la vera necessità li astrenze.
Da la Cania, di sier Zustignan Zustignan, re-
clor, e consieri, di 23 avoslo. Come la perdeda di
Modom minaza ruina a tutto il Levante, o ver a tato
il mondo ; et la Cania sarà prima arsaltada, per la
comodità dii porlo di la Suda, vicino a lì mia 6 ; la
terra mure triste, e per antiquità busale, munition
pocha, ut palei, eie. Et 1476 fo preso si spendesse a
922
fortifìcation di quella terra ducati X milia, videlicet
5000 la Signoria et 5000 quella università. 0 mai è
stà fato. Quelli feudali è poveri, per esser divise le
chavalarie in gran numero di dessendenti, e pochi è,
a capo di F anno li avanza 0. Quella camera poveris-
sima non à da pagar soldati, ni altri ofìciali ; ma li
asegna villani condanadi, quali non pagano; e per
questo soldati non vi hè, ma homeni di la terra ; ari-
cordano si mandi uno provedador, atendi a la fabri-
cha. Item, armono do galie, la Poiana e Vizamana,
con gran stente ; et fo mandato al zeneral homeni 83
de lì a spexe di feudadi ; et tamen Candia li compartì
200, et più non poteno mandar; et armono do nave
con gran stenta.
Di sier Bortolo Minio, solo scrito : fìdelissimus
servitor Bartolomeo Minio, date in Candia, a dì 12
avoslo. Dii zonzer suo lì con le nave di Scria, patron
Marco Antonio Novelo ; trovò sier Andrea Venier lì,
li parse romagnir ; à solicità i consieri in operar eie.
E dice di l’armar fato; la camera non ha un soldo;
lui non ha autorità ; bevendola, faria. À saputo il ro-
magnir capetanio de lì; referisse gracie; voi una le-
tera sia aceptà pei' capetanio etc.
Del dillo, di 26. Intese per letere di sier Biconi- 367 *
mo Contarmi, di] Porto di te Quaie, di la perdeda di
Modon; si duol; à visto tutta la terra spavèntà, e li
zenthilomeni e altri andono da li consieri, volendo
licentia di far soi oratori. E feno sier Domenego Ve-
nier e sier Beneto Barbarigo. Et il zorno poi feno 16
a formar li capitoli, voleno dimandar a la Signoria.
Lui li conforta, la Signoria non è per abandonarli, e
sarano exauditi; etiam Ihoro spendino eie.; si per-
suadono anche Ihoro; tarano tanto quanto potrano,
come vuol ogni raxon. Item, la terra è debite; il
borgo non è lavorato za dosene di anni ; li fossi di
la terra 0 vateno ; te mure dii mar, dal muoio fino
al capo di la terra, in assa’ luogi ruinati fina a la
fondamenta; e il mar à fato busi grandissimi, da po-
ter intrar. Item, tre monasteri] sopra li muri con
assa’ finestre, videlicet Santa Catarina, Santa Barbara
et Santo Pietro; e nel resto case di più persone;
cosa pericolosa eie. È pochissima munition; non te à
perhò viste.
Dii ditto, di ultimo avosto. Di la nova, per via di
Cerigo, di Coron ; è l’armata turcha venula a Fisola
di Cervi, e andava a Napoli di Romania ; la qual nova
impaurite quella terra, borgo e isola. Ricorda si pro-
vedi, per rifrenar chi havesse obieto stranio; li vil-
lani di fuora non è di tropo bon voler, e la mazor
parte parchi e homeni di mala sorte; è neccessario
bon numero di cavali lizieri, o ver stratioti e bale-
MCCCCC, OTTOBRI-:.
le 600 anime motonee è lì; vociano fermenti eie.
Item, a dì 16 capitò lì sier Alvise Salamon, con sier
Francesco di Mezo e sier Francesco Zen; la galia Zena
leva aqua, F anno mandata a la Standia ; lì muterà
galia, e anderà poi a Napoli. Li altri do, a dì ditto,
parlino di Ihoro comandamento, por letere dii zene-
ral. Item, in F arscnal non hanno armizi di armar
do galie.
367 Aricordano si mandi de lì contestabeli ben exper-
ti, con boni provisionati, per poterli mandar al bi-
sogno a Napoli e Malvasia, perchè de li homeni di
quella cita mandati, è morti cercha 800 ; replica le
munitione et andata dii ducha ; dice dii romper di la
galia da Trani al Sciino a le parte di la Cania eie.
De li dilli, 26 avoslo. Come, da primo zener
passato, fino bora, è sta sborsati da quella camera
dùcati oltra 16 milia in refusare di galioti, concier de
galie, e armarle, e pagar galioti e provisionati man-
dati in arma’, Napoli, Malvasia, e in armar diversi
navilij ; e la Signoria mandò solum ducati 7500, adeo
hanno incanta le intrade di la camera per longo tem-
po, oltra el debito de i danari tolti ad imprestedo da
nobeli fendati e citadini ; adeo, bisognando, non si
poi più trovar danari; non c’ è homeni, la difficoltà
cresuta per il caso miserabil di Modon, adeo fra la
galia Michiela e Poiana, e altri di le nave, è morti
candidi 700 in zercha. Et tutti per questo tremano,
imo è di bisogno si mandi di qui li homeni. Repli-
cha contestabeli, provisionali, inzegneri, è solum do
bombardieri, munition eie. Item, dii naufragio di la
galia di Trani, a dì 9, per il gran temperai; et ha-
veano lì una galia si polca conzar. Il soracomito dice
non voler più cavalchar il mar, e con la zurma, con
do caravelle, è andato al zeneral. Fano conzar la ga-
lia, per darla al Zen ; dubita li homeni non vorano,
et per il conscio di 12, atento la nave Zustignana,
patron sier Simon d’ Alberto, la qual era abissà di
aqua, unde feno discargarla, e resterà cussi eie. Item,
hanno inteso, per uno gripeto da Cerigo, la dedition
di Coron; la qual nova ha sbigotito tutta quella ter-
ra; voriano con ogni celerità, ad minus se li man-
dasse 2000 provisionati, et 500 cavali ben in bor-
dine; et la Signoria creda, non parlano senza raso-
ne eie., ma la vera necessità li astrenze.
Da la Cania, di sier Zustignan Zustignan, re-
clor, e consieri, di 23 avoslo. Come la perdeda di
Modom minaza ruina a tutto il Levante, o ver a tato
il mondo ; et la Cania sarà prima arsaltada, per la
comodità dii porlo di la Suda, vicino a lì mia 6 ; la
terra mure triste, e per antiquità busale, munition
pocha, ut palei, eie. Et 1476 fo preso si spendesse a
922
fortifìcation di quella terra ducati X milia, videlicet
5000 la Signoria et 5000 quella università. 0 mai è
stà fato. Quelli feudali è poveri, per esser divise le
chavalarie in gran numero di dessendenti, e pochi è,
a capo di F anno li avanza 0. Quella camera poveris-
sima non à da pagar soldati, ni altri ofìciali ; ma li
asegna villani condanadi, quali non pagano; e per
questo soldati non vi hè, ma homeni di la terra ; ari-
cordano si mandi uno provedador, atendi a la fabri-
cha. Item, armono do galie, la Poiana e Vizamana,
con gran stente ; et fo mandato al zeneral homeni 83
de lì a spexe di feudadi ; et tamen Candia li compartì
200, et più non poteno mandar; et armono do nave
con gran stenta.
Di sier Bortolo Minio, solo scrito : fìdelissimus
servitor Bartolomeo Minio, date in Candia, a dì 12
avoslo. Dii zonzer suo lì con le nave di Scria, patron
Marco Antonio Novelo ; trovò sier Andrea Venier lì,
li parse romagnir ; à solicità i consieri in operar eie.
E dice di l’armar fato; la camera non ha un soldo;
lui non ha autorità ; bevendola, faria. À saputo il ro-
magnir capetanio de lì; referisse gracie; voi una le-
tera sia aceptà pei' capetanio etc.
Del dillo, di 26. Intese per letere di sier Biconi- 367 *
mo Contarmi, di] Porto di te Quaie, di la perdeda di
Modon; si duol; à visto tutta la terra spavèntà, e li
zenthilomeni e altri andono da li consieri, volendo
licentia di far soi oratori. E feno sier Domenego Ve-
nier e sier Beneto Barbarigo. Et il zorno poi feno 16
a formar li capitoli, voleno dimandar a la Signoria.
Lui li conforta, la Signoria non è per abandonarli, e
sarano exauditi; etiam Ihoro spendino eie.; si per-
suadono anche Ihoro; tarano tanto quanto potrano,
come vuol ogni raxon. Item, la terra è debite; il
borgo non è lavorato za dosene di anni ; li fossi di
la terra 0 vateno ; te mure dii mar, dal muoio fino
al capo di la terra, in assa’ luogi ruinati fina a la
fondamenta; e il mar à fato busi grandissimi, da po-
ter intrar. Item, tre monasteri] sopra li muri con
assa’ finestre, videlicet Santa Catarina, Santa Barbara
et Santo Pietro; e nel resto case di più persone;
cosa pericolosa eie. È pochissima munition; non te à
perhò viste.
Dii ditto, di ultimo avosto. Di la nova, per via di
Cerigo, di Coron ; è l’armata turcha venula a Fisola
di Cervi, e andava a Napoli di Romania ; la qual nova
impaurite quella terra, borgo e isola. Ricorda si pro-
vedi, per rifrenar chi havesse obieto stranio; li vil-
lani di fuora non è di tropo bon voler, e la mazor
parte parchi e homeni di mala sorte; è neccessario
bon numero di cavali lizieri, o ver stratioti e bale-
MCCCCC, OTTOBRI-:.