93 ! mccccc,
Di Brexa, di rettori, do man di teiere, di 16.
Con avisi abati di domino Paulo Mazola, doctor, ca-
petanio di Valchamonicha, zercha novità di tedeschi
a una terra chiamata., in una valle, ditta ....
Tamen per I’ altra lelera, dice non è nulla.
Et è da saper, chome questa matina si intese
esser zonte in Istria alcune nave di Seria, state in
armata. Et cussi ozi, da poi disnar, si mandò a sa-
per di sier Andrea di Mezo, era soracomito, venuto ;
et eliam vene dal principe, et fo menato in colegio
Gabriel di Monte, era patron di la nave di sier Piero
Contarmi, è in Istria, carga di sai e gotoni, con altre
4 nave, ut palei, Simitecola, di Alvise Sarasim, et
una altra. Et riferì, partì a dì 27 da Cao Schylo. In
conclusion, il capetanio zeneral à licentiato le nave
di Soria, et era andato con le galie sotil a Napoli ;
à compagnà 1’ armada lurcha fin in streto, et a Me-
telin messe in terra ; à fato certi danni e gran bu-
lini. Ilem, recuperilo Legena, si havia dato a’ tur-
chi, preso uno subassi per sier Marco Antonio Con-
tarmi, sopracommito, venuto a marina, credendo
sia sue galie, et li tolse 30 milia aspri. Ilem, questo
capetanio zeneral laudoe assa’ di molte parte di libe-
ralità, di obedientia ; et fa star F arma’ unida. Ilem,
è stà per nostri presi 14- schierazi di zebibo e sede
di turchi andava in streto eie. Ilem, a Coron fo, è
venuto sier Stefano Lion, da Coron eie. Ail : Tur-
chi fan malia compagnia a’ coronei. Ilem, a Modon
lassa 1000 turchi, et il signor F à fato refabrichar
come prima, et è certe faste lì eie. Di 1’ armada
yspana 0 sa; ma l’arma’ dii turche l’à persa; si
nostri la vedeva, haveva viteria ; et li galioti, fato
richi, non voi venir a disarmar. Et è stà fato do sora
i bulini ; sier Alvise Salamoia e sier Polo Nani. Ilem,
veniva una galia, soracomito sier Olivier Morello,
da Cor fu, la qual portava letere dii zeneral, e veniva
per confortar il Zante eie. Ilem, vien qui molti co-
ronei, parliti da Coron per mala compagnia, et vien
sier Fantini Lipomano, fo camerlengo a Modon, et
è su le nave.
Et ozi fo consultato di danari. Et sier Lucha Zen,
el consier, aricordò una opinion, qual fo di sier Sa-
bastian Badoer, el cavalier, di dar li fogolari, eh’ è
in tutto 300 milia, ma mette solum 230 milia, et cer-
ta quantità più ; in stimma vien a Fanno zercha 800
milia ducati. Fu consigliata, niun li piaque.
A dì 19 oclubrio. In colegio vene domino Be-
neto da Pago, doctor, di Musoli, fradello dii sora-
comito amazato e preso con la galia da’ turchi a la
Valona, esponendo F avo e il padre esser morti per
questo stado; dimanda etiam per li meriti soi, qual ■
ottobre. 932
prese Nardo con 17 terre ini Paia, che avanzandoli
a suo fradello zercha 900 ducati di suo servito, et
dovendo dar ditta quantità a’ nostri in questa terra,
sia provisto li habi ; poi una certa villa soto Zara,
chiamata.Et li fo dato bone parole, comes-
so a li savi] la soa expeditione.
Noto, vene sier Fantini Lipomano, fo camerlengo
a Modom, dal principe, et li narò molte cosse ; e la
causa di la perderla di Modon, fo il mal governo di
prescidenti e custodi eie. Ilem, vene sier Otavian
Contarmi, quondam sier Zuanne, era maridato a
Modon, e fu preso eie.
Vene Foratoi’ dii papa, ringraciando la Signo- 371
ria di aver azonto il ducha zentilomo nostro ; spera
sarà bon principio eie. ; solicitò la protetiom in scri-
plis ; diteli si vederla. Et poi presentò uno brieve
dii papa, zercha certi guadi, tolti a uno da Cesena
per ripresala, per Zuan di Talenti ; prega la Signo-
ria li fazi restituir. Li fo risposto, la ripresaia era
stà fato per il dano fè il governador ; ergo etc.
Vene F orator di Pranza, in materia Martini da
Casal, si schiva andar in Franza ; è stà messo suso eie.
Esso orator li fa la segarla, non arà mal alcuno, il
re lo voi eie. Risposto, se li faria dir, pregando an-
dasse, non aria mal.
Di Franza, di sier Beneto Trivixan, et cava-
lier, orator, di 7. Dii zonzer li uno orator dii mar-
chexe di Ferara, e uno di Mantoa. Quel di Ferara à
ditto, li promete la fede per lui, ma non voi prome-
tee por Mantoa ; et il re li à dà bone parole, et à
ditto a esso orator nostro : Li leniremo, con bone
parole eie. Ilem, ricevute Intere nostre, con la letera
dii re di romani, 1’ à mostrà al re ; lo lauda, si
cussi sarà in effeto. Et è stà mostra etiam la risposta
di la Signoria nostra; e, zercha il mandar oratora
sua majestà, li piaque. Ilem, il re à fato li patroni
di le nave di Bertagna e Provenza, e scrito a Zenoa
fazi descrition di nave e naviglij ; e comesso a tutte
terre niun impedissa la exation di le decime dii cle-
ro, et le apelation non siano admesse. Di Spagna
è venuto letere e corieri ; quelle majestà ben dispo-
ste conira infìdelli ; et di F acordo tralano con Na-
poli, secrele, 0 ha inteso, licei el Cardinal Roan li
dicesse, li diria sopra zio qualcossa. Item, zercha
Martire da Casal, il re lo voi ad ogni modo ; voria
fosse mandato con custodia a Milan, e lì arà il salvo
condolo. Et F orator à pregalo mandi a Venetia dit-
to salvo condolo. Disse, faria; et voi examinarlo per
compir il processo contra il signor Lodovico. Item,
el Cardinal Roan è tornato ; non à ancora leto le le-
tere di domino Acursio. Dem, ivi è oratori di Sa-
Di Brexa, di rettori, do man di teiere, di 16.
Con avisi abati di domino Paulo Mazola, doctor, ca-
petanio di Valchamonicha, zercha novità di tedeschi
a una terra chiamata., in una valle, ditta ....
Tamen per I’ altra lelera, dice non è nulla.
Et è da saper, chome questa matina si intese
esser zonte in Istria alcune nave di Seria, state in
armata. Et cussi ozi, da poi disnar, si mandò a sa-
per di sier Andrea di Mezo, era soracomito, venuto ;
et eliam vene dal principe, et fo menato in colegio
Gabriel di Monte, era patron di la nave di sier Piero
Contarmi, è in Istria, carga di sai e gotoni, con altre
4 nave, ut palei, Simitecola, di Alvise Sarasim, et
una altra. Et riferì, partì a dì 27 da Cao Schylo. In
conclusion, il capetanio zeneral à licentiato le nave
di Soria, et era andato con le galie sotil a Napoli ;
à compagnà 1’ armada lurcha fin in streto, et a Me-
telin messe in terra ; à fato certi danni e gran bu-
lini. Ilem, recuperilo Legena, si havia dato a’ tur-
chi, preso uno subassi per sier Marco Antonio Con-
tarmi, sopracommito, venuto a marina, credendo
sia sue galie, et li tolse 30 milia aspri. Ilem, questo
capetanio zeneral laudoe assa’ di molte parte di libe-
ralità, di obedientia ; et fa star F arma’ unida. Ilem,
è stà per nostri presi 14- schierazi di zebibo e sede
di turchi andava in streto eie. Ilem, a Coron fo, è
venuto sier Stefano Lion, da Coron eie. Ail : Tur-
chi fan malia compagnia a’ coronei. Ilem, a Modon
lassa 1000 turchi, et il signor F à fato refabrichar
come prima, et è certe faste lì eie. Di 1’ armada
yspana 0 sa; ma l’arma’ dii turche l’à persa; si
nostri la vedeva, haveva viteria ; et li galioti, fato
richi, non voi venir a disarmar. Et è stà fato do sora
i bulini ; sier Alvise Salamoia e sier Polo Nani. Ilem,
veniva una galia, soracomito sier Olivier Morello,
da Cor fu, la qual portava letere dii zeneral, e veniva
per confortar il Zante eie. Ilem, vien qui molti co-
ronei, parliti da Coron per mala compagnia, et vien
sier Fantini Lipomano, fo camerlengo a Modon, et
è su le nave.
Et ozi fo consultato di danari. Et sier Lucha Zen,
el consier, aricordò una opinion, qual fo di sier Sa-
bastian Badoer, el cavalier, di dar li fogolari, eh’ è
in tutto 300 milia, ma mette solum 230 milia, et cer-
ta quantità più ; in stimma vien a Fanno zercha 800
milia ducati. Fu consigliata, niun li piaque.
A dì 19 oclubrio. In colegio vene domino Be-
neto da Pago, doctor, di Musoli, fradello dii sora-
comito amazato e preso con la galia da’ turchi a la
Valona, esponendo F avo e il padre esser morti per
questo stado; dimanda etiam per li meriti soi, qual ■
ottobre. 932
prese Nardo con 17 terre ini Paia, che avanzandoli
a suo fradello zercha 900 ducati di suo servito, et
dovendo dar ditta quantità a’ nostri in questa terra,
sia provisto li habi ; poi una certa villa soto Zara,
chiamata.Et li fo dato bone parole, comes-
so a li savi] la soa expeditione.
Noto, vene sier Fantini Lipomano, fo camerlengo
a Modom, dal principe, et li narò molte cosse ; e la
causa di la perderla di Modon, fo il mal governo di
prescidenti e custodi eie. Ilem, vene sier Otavian
Contarmi, quondam sier Zuanne, era maridato a
Modon, e fu preso eie.
Vene Foratoi’ dii papa, ringraciando la Signo- 371
ria di aver azonto il ducha zentilomo nostro ; spera
sarà bon principio eie. ; solicitò la protetiom in scri-
plis ; diteli si vederla. Et poi presentò uno brieve
dii papa, zercha certi guadi, tolti a uno da Cesena
per ripresala, per Zuan di Talenti ; prega la Signo-
ria li fazi restituir. Li fo risposto, la ripresaia era
stà fato per il dano fè il governador ; ergo etc.
Vene F orator di Pranza, in materia Martini da
Casal, si schiva andar in Franza ; è stà messo suso eie.
Esso orator li fa la segarla, non arà mal alcuno, il
re lo voi eie. Risposto, se li faria dir, pregando an-
dasse, non aria mal.
Di Franza, di sier Beneto Trivixan, et cava-
lier, orator, di 7. Dii zonzer li uno orator dii mar-
chexe di Ferara, e uno di Mantoa. Quel di Ferara à
ditto, li promete la fede per lui, ma non voi prome-
tee por Mantoa ; et il re li à dà bone parole, et à
ditto a esso orator nostro : Li leniremo, con bone
parole eie. Ilem, ricevute Intere nostre, con la letera
dii re di romani, 1’ à mostrà al re ; lo lauda, si
cussi sarà in effeto. Et è stà mostra etiam la risposta
di la Signoria nostra; e, zercha il mandar oratora
sua majestà, li piaque. Ilem, il re à fato li patroni
di le nave di Bertagna e Provenza, e scrito a Zenoa
fazi descrition di nave e naviglij ; e comesso a tutte
terre niun impedissa la exation di le decime dii cle-
ro, et le apelation non siano admesse. Di Spagna
è venuto letere e corieri ; quelle majestà ben dispo-
ste conira infìdelli ; et di F acordo tralano con Na-
poli, secrele, 0 ha inteso, licei el Cardinal Roan li
dicesse, li diria sopra zio qualcossa. Item, zercha
Martire da Casal, il re lo voi ad ogni modo ; voria
fosse mandato con custodia a Milan, e lì arà il salvo
condolo. Et F orator à pregalo mandi a Venetia dit-
to salvo condolo. Disse, faria; et voi examinarlo per
compir il processo contra il signor Lodovico. Item,
el Cardinal Roan è tornato ; non à ancora leto le le-
tere di domino Acursio. Dem, ivi è oratori di Sa-