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MCCCCC, OTTOBRE.
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non nominando chi le meteva, et dicendo si leze a
caxon si habi a pensar, e fin tre zorni poi si balo-
terà. Et fo comandato gran credenze, acciò non si
sapesse per la terra.
Provisiom da trovar danari.
Primo. Far tutti li offici] di questa terra di ban-
do, et le quarantie la mità ; et dice solum di zenthi-
lomeni; e dii far do apontadori che li aponti, e, poi
5 ponti, sia fuora, econtumatia uno anno; et questo
sia per uno anno solamente, e sia balotà la parte in
gran conscio.
Secundo. Scontro, qual fo mio; che per uno anno,
ut supra, tutti li salarij, sì a zenthilomeni come mas-
sari, nodari etc. di offìcij, sia di la Signoria; et le uti-
lità, detrate quello pagano al presente, la mità sia soa
e 1’ altra mità di la Signoria ; le quarantie la mità ;
e il capitolo di 1’ apontadori, et li danari portadi im
procuratia, nè si spendi se non per il conscio di pre-
gadi, et poi si vegni per li rezimenti da terra a pro-
veder ; la qual parte non s’intendi presa, si la non
sarà presa ut supra.
399 ‘ Terza, di tanxadi, sia revisti per li X savij, e li
asolti, et possi crescer e non sminuir, come a Ihoro
parerà, non excedando perhò quello poleno tanxar ;
et di novo sia posto a pagar una taxa, con questo
siali restituita, e ubligati certi danari dii sai, ut palei,
et habino 5 per 100 fin la satisfattoli.
Quarta, di quelli stanno in le caxe, debino pa-
gar per una volta solamente, quelli da ducati X fin
20, un quarto ; da 20 fin 40 la mità ; da 40 fin 60,
li tre quarti; da 60 in suso, tuta la quantità da esser
restituida al sai, ut supra, con li 5 per 100.
Quinto, un’ altra parte, zercha questi lìti, la qual
è molto longa, si cava più danari, non exceptua
niun, è compresi botege, volte etc. Et non voi sia re-
stituita, nè habi alcuna utilità.
Sexto, di vender li stabelli e possession di la Si-
gnoria nostra, videlicet de li debitori, non de li 8 of-
fìcij deputati a la camera d’imprestidi, et si possi
pagar di danari di prò’ corentq a ducato per ducato,
et il cavedal a ducati 9 dii monte vechio etc., con al-
tre clausole, come si contien.
Septimo, di far do avogadori, uno per questa
terra, 1’ altro per fuora, sopra le camere, con gran
autorità per recuperar danari, non si pagi niun senza
saputa sua, e assa’ particularità, ut in parte.
Ottavo, che tutti, chi depositerano fra certo ter-
mine a li extraordinarij per le decime di mereha-
dantie, habi don X per cento.
Nono, che molti monasteri] e ospedali asolti di
decime, videlicet di le 4 ultime date dii papa, che
niun exceptuava, et per letere di la bancha sono stà
absolte, che tute siano taiate etc., e debino pagar dite
4 decime papal, resalvando tamen quelli che per que-
sto conscio saranno connosuti non poter pagarle.
Decimo, di clezer per scurtinio 6 provedadori a
trovar danari, quali debino star 3 per camera a con-
sultar, e poi venir in colegio, in termine di zorni 8,
et lezer le so’ opinion, e vegnir loro, o con li savij
tutti, a questo conscio, a poner quelle parte li parerà.
Et undecimo, fo leto di poner 4 decime, do al
monte vechio e do al monte nuovo, da esser astrete,
quando parerà al conscio.
Et ben che ne era altre parte notade, tamen non
fono lete, si quella dii sa], alias leta im pregadi.
Item, di soldi 4 per campo; ilem, di fogolari; ilem,
voler vender le rive a 8 per 100; item, poner a li
zudei pagino 12 milia ducati, da esserli restituidi;
ilem, di conzar la terra, che sier Antonio Trun, el
consier, voi omnino meterla ; et altri, che non si parli
di conzarla fino ad anni 5 proximi ; ilem, di comprar
il stabele di la Signoria et possession dii Polesene,
con li danari dii monte nuovo, per quello li sta;
item, dimandar ajuto per terra ferma, o di una de-
cima, o vero interzar li dacij di fuora, et dimandar
imprestedo ; item, di scriver a Roma per uno jubi-
leo et cruciata ; item, di poner fogolari, di qual si
traria grandissima quantità, come aricordò sier Lu-
cha Zen, el consier, per 1’ opinion dii quondam olim
sier Sabastiam Badoer, el cavalier, per la descrittoti
fata da ducati 600 milia ; et conclusive altre diverse
opinion, notade et consultade etc., et precipue una
che fìci notar, di suspender futi i pagamenti e pro-
vision per mexi 4, come alias fu fato, sì qui come
di fuora.
È da saper, da poi licentiato el pregadi, e posto
la parte notada qui avanti, rimase el conscio di X
per desobligar certa ubligation, fata al cassier, pre-
stò ducati X milia per mandar al zeneral ; videlicet
il canzello di le taxe di sier Tomà Mocenigo, e fo,
conia zonta di danari, fato la '/2 fusse ubligata, ut
supra, e 1’ altra mità il cassier dii colegio potesse
operarla, per li bisogni presenti.
Fu posto per li savij dii conscio e di terra ferma, 400
che, atento sia stà fato molte caxe di novo etc., et
perhò siano electi 3 honorandi zenthilomeni nostri,
per scurtinio con pena, possendo esser electi di ogni
ofìcio, e oficio con pena e continuo, quali debbi re-
formar, dal tempo di sier Fantin Michiel in qua e
MCCCCC, OTTOBRE.
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non nominando chi le meteva, et dicendo si leze a
caxon si habi a pensar, e fin tre zorni poi si balo-
terà. Et fo comandato gran credenze, acciò non si
sapesse per la terra.
Provisiom da trovar danari.
Primo. Far tutti li offici] di questa terra di ban-
do, et le quarantie la mità ; et dice solum di zenthi-
lomeni; e dii far do apontadori che li aponti, e, poi
5 ponti, sia fuora, econtumatia uno anno; et questo
sia per uno anno solamente, e sia balotà la parte in
gran conscio.
Secundo. Scontro, qual fo mio; che per uno anno,
ut supra, tutti li salarij, sì a zenthilomeni come mas-
sari, nodari etc. di offìcij, sia di la Signoria; et le uti-
lità, detrate quello pagano al presente, la mità sia soa
e 1’ altra mità di la Signoria ; le quarantie la mità ;
e il capitolo di 1’ apontadori, et li danari portadi im
procuratia, nè si spendi se non per il conscio di pre-
gadi, et poi si vegni per li rezimenti da terra a pro-
veder ; la qual parte non s’intendi presa, si la non
sarà presa ut supra.
399 ‘ Terza, di tanxadi, sia revisti per li X savij, e li
asolti, et possi crescer e non sminuir, come a Ihoro
parerà, non excedando perhò quello poleno tanxar ;
et di novo sia posto a pagar una taxa, con questo
siali restituita, e ubligati certi danari dii sai, ut palei,
et habino 5 per 100 fin la satisfattoli.
Quarta, di quelli stanno in le caxe, debino pa-
gar per una volta solamente, quelli da ducati X fin
20, un quarto ; da 20 fin 40 la mità ; da 40 fin 60,
li tre quarti; da 60 in suso, tuta la quantità da esser
restituida al sai, ut supra, con li 5 per 100.
Quinto, un’ altra parte, zercha questi lìti, la qual
è molto longa, si cava più danari, non exceptua
niun, è compresi botege, volte etc. Et non voi sia re-
stituita, nè habi alcuna utilità.
Sexto, di vender li stabelli e possession di la Si-
gnoria nostra, videlicet de li debitori, non de li 8 of-
fìcij deputati a la camera d’imprestidi, et si possi
pagar di danari di prò’ corentq a ducato per ducato,
et il cavedal a ducati 9 dii monte vechio etc., con al-
tre clausole, come si contien.
Septimo, di far do avogadori, uno per questa
terra, 1’ altro per fuora, sopra le camere, con gran
autorità per recuperar danari, non si pagi niun senza
saputa sua, e assa’ particularità, ut in parte.
Ottavo, che tutti, chi depositerano fra certo ter-
mine a li extraordinarij per le decime di mereha-
dantie, habi don X per cento.
Nono, che molti monasteri] e ospedali asolti di
decime, videlicet di le 4 ultime date dii papa, che
niun exceptuava, et per letere di la bancha sono stà
absolte, che tute siano taiate etc., e debino pagar dite
4 decime papal, resalvando tamen quelli che per que-
sto conscio saranno connosuti non poter pagarle.
Decimo, di clezer per scurtinio 6 provedadori a
trovar danari, quali debino star 3 per camera a con-
sultar, e poi venir in colegio, in termine di zorni 8,
et lezer le so’ opinion, e vegnir loro, o con li savij
tutti, a questo conscio, a poner quelle parte li parerà.
Et undecimo, fo leto di poner 4 decime, do al
monte vechio e do al monte nuovo, da esser astrete,
quando parerà al conscio.
Et ben che ne era altre parte notade, tamen non
fono lete, si quella dii sa], alias leta im pregadi.
Item, di soldi 4 per campo; ilem, di fogolari; ilem,
voler vender le rive a 8 per 100; item, poner a li
zudei pagino 12 milia ducati, da esserli restituidi;
ilem, di conzar la terra, che sier Antonio Trun, el
consier, voi omnino meterla ; et altri, che non si parli
di conzarla fino ad anni 5 proximi ; ilem, di comprar
il stabele di la Signoria et possession dii Polesene,
con li danari dii monte nuovo, per quello li sta;
item, dimandar ajuto per terra ferma, o di una de-
cima, o vero interzar li dacij di fuora, et dimandar
imprestedo ; item, di scriver a Roma per uno jubi-
leo et cruciata ; item, di poner fogolari, di qual si
traria grandissima quantità, come aricordò sier Lu-
cha Zen, el consier, per 1’ opinion dii quondam olim
sier Sabastiam Badoer, el cavalier, per la descrittoti
fata da ducati 600 milia ; et conclusive altre diverse
opinion, notade et consultade etc., et precipue una
che fìci notar, di suspender futi i pagamenti e pro-
vision per mexi 4, come alias fu fato, sì qui come
di fuora.
È da saper, da poi licentiato el pregadi, e posto
la parte notada qui avanti, rimase el conscio di X
per desobligar certa ubligation, fata al cassier, pre-
stò ducati X milia per mandar al zeneral ; videlicet
il canzello di le taxe di sier Tomà Mocenigo, e fo,
conia zonta di danari, fato la '/2 fusse ubligata, ut
supra, e 1’ altra mità il cassier dii colegio potesse
operarla, per li bisogni presenti.
Fu posto per li savij dii conscio e di terra ferma, 400
che, atento sia stà fato molte caxe di novo etc., et
perhò siano electi 3 honorandi zenthilomeni nostri,
per scurtinio con pena, possendo esser electi di ogni
ofìcio, e oficio con pena e continuo, quali debbi re-
formar, dal tempo di sier Fantin Michiel in qua e