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il19

MCCCCC, DECEMBRE.

1120

scrition dii teritorio di Famagosta e Syvri e Car-
passe, non è in tutto 35 milia moza di tormento, et
25 milia di orzo, tra vechio e novo ; di le qual si
convien cavar le semenze. À fato comandamento,
tuti porti il 3.° di le biave in la terra ; non sarà per
mexi 4 ; e a la Schafa bisogna moza 3000 al mexe,
perchè quasi tutti viveno a Schafa ; è bisogno li sia
mandato stara 1500 tormento, qual, non bisognan-
do, si potrà vender in castello, e dà zercha miara
90 biscoto, e pocho di meio, e fava marza, e un po-
cho di aseto, ni altro è, se non un pocho di polvere
443 ‘ di bombarda. Item, fa condur in la terra tutto il
tereno e pietre si cavano di le fosse pei* far li repari ;
si pone in bordine, non è per inanellar, come aspe-
tasse l’inimici, e arà, tra citadini e homeni dii paese,
a le difese, de 7000 boni homeni, perhò si li manda
quanto richiede di le monitiom, per la poliza ; tute
quelle è lì sono marze e guaste. Da novo, di Scria à,
di X, tuta esser soto sopra, e tutti quelli signori
sono in arme, per far soldano il signor di Damasco ;
ha etiam di la Jasa, di 6 di questo, come luti li fieli
di Uson Cassam, vechio, sono morti, et è relevato
novo signor; è il paese tufo in garbuio. Ztem, si ha
dal Cogno, locho dii turcho, come il caraman pro-
spera, et ha morto uno altro bassà, qual era venuto
per socorso; e ha ’uto il forzo di li soi logi. Si dice,
el turco o manderà o verà im persona uno altro an-
no in quelle parte ; et si ha, per dita via, di la morte
dii signor Zelapin, fiol dii turcho, qual era grande
amico di christiani, e amicissimo dii gran maistro di
Rodi, e beveva vino, e manzava carne porcina, e
sperava per mezenità di christiani farsi signor etc.
Item, mandoe una lista di le monition, poste per le
torre di Famagosta al coperto, e in la corte dii cape-
tanio, per portar da locho a locho, secondo li biso-
gni. Item, quelle si atrovano in F arisenal, et in tutto
hanno barili di polvere 1100, eh’ è pocho a tante
artilarie. Item, manda una poliza di ordeni per la
cità, quando venisse i nimici ; videlicet a la porta di
Limissò, sier Vicenzo Soranzo, governador di schio-
petieri, e altri 160; a latore Minia, Piero di Zugno,
contestabele, 100 ; a la tore Priola, Jacomo da Milan,
contestabele, 100; a le do tore Pasqualiga e Car-
meni, Cornino de Isedo, contestabele, 124; a la 2.a
tore Pasqualiga, Andrea del Troncho, contestabele,
84 ; a la terza tore Pasqualiga, Jacomo da Vignon,
contestabele, 100; a la tore granda vechia, sul can-
ton dii mar, Schozana da Venecia, 100; al torion
grande, sul canton de l’arisanai da ostro, sier Do-
menego Calbo, contestabele, 150 ; le doy tore di la
Zudecha, versso la porta di Limissò, Michiel da Co-

ron, contestabele, 100; a la piaza, esso capetanio
vadi scorando, e, avanti de lui, Theocari de Candia,
capo de provisionali et altri 662 ; a la porta de mar,
Michiel Dacha, griego, contestabele, 48. El castelan
ha page 32 con li bombardieri, e va discorendo.
Item, a una torre, chiamata del diavolo... Item, el
baliazo del Carpasse, forniti li passi di le montagne,
arà cavali boni 150, et guastadori 500. El capita-
neato di Syvri, eh’ è tuta campagna con poche mon-
tagne, fa homeni 2000, si arà cavali 100 e guasta-
dori 1000; il resto anderano a le montagne. Noto,
da Bapho insino a Nichosia, sono homeni da fati, tra
montagna e pian, pariti e villani 6000 ; la tera di
Nichosia e contado, cavali di cavalieri bruzesi nu-
mero 250; a piedi, di la terra e dii paese, sono zer-
cha homeni 3000 ; e questo è quanto fa quel regno ;
sì che a Famagosta non pò star asedio longamente,
per non esser, a milia 20, coperto, legne, ni paia, ni
strame, ni vituarie etc., ma, venendo a tempo di ri-
colto, ariano bene assai.
DII ditto capetanio, di 20 octubrio. Scrive la
gran penuria di biave in luto quel regno, e si non
si provede, si arà qualche sinistro ; hanno fato la de-
scrition, non è per mexi 4; e cussi è a Nicosia; du-
bita vaierà ducati uno el staro venitiano, avanti siano
li 4 mexi ; perhò si provedi. E nota, qui voi esser li
ordeni scriti di sopra. Item, haveano qualche recrea-
tion ; di Soria mai non inanellava 4 et 6 barche a
la septimana, cariche de tormenti e altre vituarie ; 444
ma hessendo gionto in questi zorni do fuste ro-
diani a’ danni de amici e inimici, ne hanno prese
parechie barche, cardie di tormenti, saponi, olei di
rason di nostri ; perhò voria do fuste, quale seguirla
li corsari e turchi ; perhò se li mandi le do galie ;
etiam si potrà mandar con quelle il tributo al sol-
dati; dubita le galie di viazi arano grande garbuij,
per la mala volontà et animo dii soldan contra
la nation nostra. Avisa, zercha le lùbriche, voi fa-
brichar tulo questo inverno, perchè l’instate voi
far levar mano per li excessivi caldi. Si atrovano
ogni di al cavar di la rocha homeni numero 100;
someri, portano el tereno e saxi, numero 60; e va
discorendo. Altrove voi a la setimana ducati 120 in
130, sì che li danari non basta.'El loco tenente e
consieri li ha promesso ducati 100 di più al mexe di
debitori vechij, ma non è per averli. La camera li
resta dar di 1’ ordinario ducati 600 ; luto si fa col
danar, e fino li villani sono pagati, non perhò più di
soldi 12 per cadauno, e li villani soldi 5 al zorno.
Replicha se li dagi li terzi etc. Da novo la Soria tuta
in garbuio, ogniuno voria esser soldano, e li signori
 
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