1271
MCCCCCI, GENNAIO.
di oppinion, non sfar ligato al palio. Voi biscoto, pol-
vere, danari e feramenta assai ; e si risponda, si el
capetanio yspano li rechiederà danari o biscoto.
Item, aricorda si fazi basilischi ; et ricevete nostre di
16 dii passato, per una di ducati 5000, si manda per
Napoli di Romania ; et lauda tal opinion, perchè si
ultimi la fabricha. Et si manderà Jacomo Coltrim, al
qual à scrito a Corfù, venga ; e voi prima mandarlo
al Zonchio. Per l’altra letera zercha in 60 in 70
stratioti per Cataro, et li dagi sovenliom ; non li poi
dar, e lui medemo li condurà pocho lontan. In la
3.a, zercha li corsari sono in le aque di Sicilia, sarà
col capetanio yspano, e vederà di proveder. Item, li
4 barili di tornesi, per la fabricha dii Zante, li man-
da a fortifichar il Zonchio ; dal qua] locho 0 ha, per
il tempo contrario. Et per haver nove di Constan-
tinopoli o Andernopoli, à scrito a Corfù, mandi qual-
che homo pratiche e fide!. Item, la crida à fato far
a marina e in campo, è questa, con gran contento di
tutti : zoè, che il primo monterà sopra li repari dii
castello, il zorno di la bataia, habi di provision du-
cati 15 a F anno ; il segondo, ducati X; il 8.°, ducati
6 ; e, olirà questi, altri X habino una caxa di bando
per cadauna, otenendose perhò il castello; e la terra
se dà a sacho, e quello guadegnarano sia suo, et le
artilarie e monition di San Marco. Item, scrive cussi
come fé taiar la testa a sier Carlo Contarmi, cussi,
havendo visto il processo di sier Pollo Valaresso, fo
in Coron, e, trovatolo inocente, lo ha absolto, per
esser cussi li meriti.
Et post scripta, per esser fuziti fuora dii castello
7 turchi, zoè uno janizaro, do mori barbareschi, do
granatini, et do erano galioti nostri, uno sopra la
galia di sier Simon Guoro, l’altro di sier Zuan Fran-
cesco Baxadona, quali hanno referito in castello es-
ser pocha vituaria, pocha polvere e monition, pocho
tormento e meio, e pocha quantità de biscoto, e
quelli ha il grano lo vendeno caro, in modo che, per
la charestia, questi sono fuziti ; manzano carne de
cavali e aseni, e ne hanno pocha ; vendeno el quarto
di uno de questi animali aspri 200; e in castello, ho-
meni da manizar spada, esser numero 50, e altri
zercha 150 tra putì e femene ; quali sono deputati a
trar saxi; e tutti sono disposti a voler morir. Et vo-
lendo esso zeneral li do galioti per punirli, el capeta-
499 nio yspano li à fati meter ne la soa la barza con
guardia; li dimanderà et li punirà. Item, è stati morti
da le nostre artilarie più di 50 turchi, e feriti più
di 40 ; et ogni dì vien tocho qualcheuno con le bom-
barde e ballestre e schiopeti, sì che, in conclusioni,
sono in mal termini.
.1272
Dii ditto capetanio zeneral, date nel castel di la
Zephalonia, a di 24 dezembrio, hore 6 di note, rap-
tissime. Come quel zorno, in nome di missiér Jesu
Christo, a honor e gloria di la Signoria nostra, have-
vano dato la bataglia a quel castello, unitamente con
quel illustrissimo capetanio yspano e sua zente, in-
sieme con tute le nostre ; et quello preseno in spazio
de meza hora ; el hessendo tirati alguni turchi ne la
rocha, per numero da 30 in 40, e factossi forti, ha-
vendose quelli alquanto combatuti, subito levorono
bandiere de rendersi, et demostrati li nostri alquanto
difìcili, azò con mazor prompteza venisseno, et ha-
vesseno la rocha senza ofension de algun nostro
homo, fo facto un pocho de experientia, de tuorla
per forza, et combatuta un pezo, iterum levorono
bandiera de acordo, feno retrar tute le zente, et
vene fuora el cadi de la terra, et lo agà di asapi, et
forono a parlamento con il capetanio yspano et lui.
Et se reseno in questo modo, che Ihoro volevano
restar schiavi del prefato capetanio di Spagna, con
promission de reschatarse, et el resto de li turchi
davano a descrition, insieme con tuta la roba, in
modo che introno etiam ne la rocha, e tuti li turchi
forono tolti per quelli spagnoli insieme con tuta la
roba et danari ; e questa ha promesso, per voler per-
severar nel lenir ben edifficato quel signor capeta-
nio, el qual si ha portato con summa desterità e pru-
dentia, ancor che dita bataglia non saria stà data sì
presto, si esso zeneral non fusse andato in campo,
per voler meter fin a l’impresa, a la qual à messo
tuli li spiriti, per redurla a bon fine, comme è se-
quito. Lauda molto quel illustrissimo capetanio e
tute le sue zente, le qual se hanno portato bene; ma
supra modum comenda li nostri provedadori di
campo, el capetanio di le nave armade, tuti li sopra-
corniti, sì deputati in campo corno quelli erano depu-
tati a la marina, li quali tuti si hanno portati da Ce-
sari, et etiam le zurme et homeni de le galie e nave
meritano summa laude, per non haver schivato peri-
colo nè faticha alcuna. Et fono fate cinque poste, una
da la banda del bastion di cestoni, facto con un
ponte che se buta sopra li repari, e questa posta to-
chò a sier Hironimo Contarini; la segonda fo a la
banda de la cisterna, e questa tochò a sier Jacomo
Venier; la 3.a fu a la banda del spiron, versso po-
nente, la qual tochò a sier Marco Orio, capetanio di
le nave ; la 4.a fo a la banda de tramontana, la qual
tochò a sier Alvise Salamoi!, sopracomito; et la
quinta fo a la banda de ostro, locho dificilissimo,
dove fu messo alguni patroni de nave con li sui ho-
meni, per tentar de quella banda, per minuir le
MCCCCCI, GENNAIO.
di oppinion, non sfar ligato al palio. Voi biscoto, pol-
vere, danari e feramenta assai ; e si risponda, si el
capetanio yspano li rechiederà danari o biscoto.
Item, aricorda si fazi basilischi ; et ricevete nostre di
16 dii passato, per una di ducati 5000, si manda per
Napoli di Romania ; et lauda tal opinion, perchè si
ultimi la fabricha. Et si manderà Jacomo Coltrim, al
qual à scrito a Corfù, venga ; e voi prima mandarlo
al Zonchio. Per l’altra letera zercha in 60 in 70
stratioti per Cataro, et li dagi sovenliom ; non li poi
dar, e lui medemo li condurà pocho lontan. In la
3.a, zercha li corsari sono in le aque di Sicilia, sarà
col capetanio yspano, e vederà di proveder. Item, li
4 barili di tornesi, per la fabricha dii Zante, li man-
da a fortifichar il Zonchio ; dal qua] locho 0 ha, per
il tempo contrario. Et per haver nove di Constan-
tinopoli o Andernopoli, à scrito a Corfù, mandi qual-
che homo pratiche e fide!. Item, la crida à fato far
a marina e in campo, è questa, con gran contento di
tutti : zoè, che il primo monterà sopra li repari dii
castello, il zorno di la bataia, habi di provision du-
cati 15 a F anno ; il segondo, ducati X; il 8.°, ducati
6 ; e, olirà questi, altri X habino una caxa di bando
per cadauna, otenendose perhò il castello; e la terra
se dà a sacho, e quello guadegnarano sia suo, et le
artilarie e monition di San Marco. Item, scrive cussi
come fé taiar la testa a sier Carlo Contarmi, cussi,
havendo visto il processo di sier Pollo Valaresso, fo
in Coron, e, trovatolo inocente, lo ha absolto, per
esser cussi li meriti.
Et post scripta, per esser fuziti fuora dii castello
7 turchi, zoè uno janizaro, do mori barbareschi, do
granatini, et do erano galioti nostri, uno sopra la
galia di sier Simon Guoro, l’altro di sier Zuan Fran-
cesco Baxadona, quali hanno referito in castello es-
ser pocha vituaria, pocha polvere e monition, pocho
tormento e meio, e pocha quantità de biscoto, e
quelli ha il grano lo vendeno caro, in modo che, per
la charestia, questi sono fuziti ; manzano carne de
cavali e aseni, e ne hanno pocha ; vendeno el quarto
di uno de questi animali aspri 200; e in castello, ho-
meni da manizar spada, esser numero 50, e altri
zercha 150 tra putì e femene ; quali sono deputati a
trar saxi; e tutti sono disposti a voler morir. Et vo-
lendo esso zeneral li do galioti per punirli, el capeta-
499 nio yspano li à fati meter ne la soa la barza con
guardia; li dimanderà et li punirà. Item, è stati morti
da le nostre artilarie più di 50 turchi, e feriti più
di 40 ; et ogni dì vien tocho qualcheuno con le bom-
barde e ballestre e schiopeti, sì che, in conclusioni,
sono in mal termini.
.1272
Dii ditto capetanio zeneral, date nel castel di la
Zephalonia, a di 24 dezembrio, hore 6 di note, rap-
tissime. Come quel zorno, in nome di missiér Jesu
Christo, a honor e gloria di la Signoria nostra, have-
vano dato la bataglia a quel castello, unitamente con
quel illustrissimo capetanio yspano e sua zente, in-
sieme con tute le nostre ; et quello preseno in spazio
de meza hora ; el hessendo tirati alguni turchi ne la
rocha, per numero da 30 in 40, e factossi forti, ha-
vendose quelli alquanto combatuti, subito levorono
bandiere de rendersi, et demostrati li nostri alquanto
difìcili, azò con mazor prompteza venisseno, et ha-
vesseno la rocha senza ofension de algun nostro
homo, fo facto un pocho de experientia, de tuorla
per forza, et combatuta un pezo, iterum levorono
bandiera de acordo, feno retrar tute le zente, et
vene fuora el cadi de la terra, et lo agà di asapi, et
forono a parlamento con il capetanio yspano et lui.
Et se reseno in questo modo, che Ihoro volevano
restar schiavi del prefato capetanio di Spagna, con
promission de reschatarse, et el resto de li turchi
davano a descrition, insieme con tuta la roba, in
modo che introno etiam ne la rocha, e tuti li turchi
forono tolti per quelli spagnoli insieme con tuta la
roba et danari ; e questa ha promesso, per voler per-
severar nel lenir ben edifficato quel signor capeta-
nio, el qual si ha portato con summa desterità e pru-
dentia, ancor che dita bataglia non saria stà data sì
presto, si esso zeneral non fusse andato in campo,
per voler meter fin a l’impresa, a la qual à messo
tuli li spiriti, per redurla a bon fine, comme è se-
quito. Lauda molto quel illustrissimo capetanio e
tute le sue zente, le qual se hanno portato bene; ma
supra modum comenda li nostri provedadori di
campo, el capetanio di le nave armade, tuti li sopra-
corniti, sì deputati in campo corno quelli erano depu-
tati a la marina, li quali tuti si hanno portati da Ce-
sari, et etiam le zurme et homeni de le galie e nave
meritano summa laude, per non haver schivato peri-
colo nè faticha alcuna. Et fono fate cinque poste, una
da la banda del bastion di cestoni, facto con un
ponte che se buta sopra li repari, e questa posta to-
chò a sier Hironimo Contarini; la segonda fo a la
banda de la cisterna, e questa tochò a sier Jacomo
Venier; la 3.a fu a la banda del spiron, versso po-
nente, la qual tochò a sier Marco Orio, capetanio di
le nave ; la 4.a fo a la banda de tramontana, la qual
tochò a sier Alvise Salamoi!, sopracomito; et la
quinta fo a la banda de ostro, locho dificilissimo,
dove fu messo alguni patroni de nave con li sui ho-
meni, per tentar de quella banda, per minuir le