1363
MCCCCCI, FEBBRÀIO.
136'4
le forteze ; e (tirchi corsene nel conta’ di Traù e Si-
binicho. Item, de lì non pono trovar danari; la ca-
mera è intachata. Item, si provedi di uno castelan
a Lavrana ; la terra sta benissimo di morbo ; supli-
cha si trazi di devedo. Item, mandono una letera
abuta dal conte di Sibinicho, di 20, come etiam
scrive a la Signoria.
Di li ditti, di 24. Come mandono a Nona li can-
celieri e cavalieri Ihoro, e con destro modo feno
retegnir li cinque, e, conduti de li, li hanno fato
mcter in feri, e li mandano per la barcha di Zuan
Sarcina, e Matio di l’Armiraio, e dato a li patroni
ducati 4 per barcha eie. Prega subito siano expediti
li oficiali, acciò ritornano etc.
530 De li diti, di 24. Dii recever di ducati 400 per
dar a li provisionati di Nona et Lavrana ; cussi ta-
rano a chi serve, et manderà il conto, et alendeno
a ben convicinar con madona Dorathea e li altri ;
tamen el Banovaz è mollo molesto, e spesso lievano
qualche vania, la qual soporteno, e con dolce parole
scoreno ; e aspeta risposta di le vardie, di la spexa
di ducati 350, come per altre Ihoro hanno scripto eie.
Da Sibinicho, di sier Velor Bragadin, conte e
capetanio, di 20. Come, sabado, turchi corseno nel
conta’ di Traù, cavali 1000, preseno alcune anime
e animali ; et eri matina dila hoste vene soto Caslel
San Marco in quel contado, e dimandorno di posser
comprar e vender sicuramente, per haver vituarie.
El castelan li fece risponder, sapeva quello cercha-
vano, e che andasero con Dio. Se messeno a com-
bater quel loco, e voler taiar e minar i repari fati
sotto dillo castello. Nostri si difeseno virilmente, e
il castellali ben si portoe, sì che niun mal feno, e
molli turchi fonno feriti; solum preso 5 homeni, che
ritrovorono in quel’ bora a la caza. Item, per conta-
dini de Cruseno, villa di quel contado, è sta preso
uno di ditti turchi, con suo cavallo, et fo examinato
per lui. Dice che il capo e vayvoda di dita hoste, ha
nome Soliman, qual è schiavo di Schander bassa,
nato del conta’ de Zara, et era per andar con l’ho-
ste in conta’ di Zara, e non poteno passar per le
gran neve ; e per tanto sono rivolti e venuti in quelli
contadi, e ritrovarsi a Constantinopoli ; e non s’in-
tende il lurcho fazi aparato alcuno. Item, è zonto
de lì Andrea Bagnich, de loco Dobrochienich, terra
di l’ongaro ; alias fo preso e fato schiavo, za anni 8,
al tempo fu roto el vice bau sotto Corba via ; scam-
pato sponte da dieta hoste, si andò sotto ditto ca-
stello, ha conduto 4 boni cavali. Et da esso conte
dimandato, referisse sono zercha 14 mesi si partì di
Andernopoli, e zercha 22 zorni si parti da Euscopia
con dieta hoste, la qual era per andar in conta’ di
Zara, soto Lavrana, per tuor certe ville a man zan-
ella a Lavrana, qual non fo di predate, per non ha-
ver possuto passar, per le gran neve era venute de
lì ; e subito sarà disfate le neve, sono per ritornar,
e andar in ditto conta’ di Zara ; unde, esso conte à
dato aviso a Zara e Lavrana di questo ; e dice Schan-
der bassà è in Verbosagna, e poi far in tutto 5 in
6 milia cavalli, e non saper 0 dii signor turcho, che
faza altro preparamento di armala ni exercito, salvo
à fato comandamento a 70 milia pedoni, stiano in
ordine, videlicet 30 milia di Andernopoli, et 40 milia
su la Romania ; e non sa dir a qual effecto etc.
Dii ditto, di 21. Come non hanno polvere per
un zorno da difendersi, e non z’ è art,ilarie ; stanno
di continuo in arme, e li soldati e guardiani di for-
teze si ritrova in gran necessità. Item, si spende da
quella camera ogni mese : a li guardiani di Castel
Novo, ducati 40 ; a le altre muraie e forteze dii con-
tado, ducati 10; a far far le vardie per el contado,
ducati 25 ; e ogni di si sta in arme, et si manda ho-
meni et barche, e si lavora per le difese di la cità et
castello ; item, in ambasadori ducati 600 per man-
dar de qui ; sì che quella camera è disfata, e li dacij
venuti a mancho ; e li dacij de Molin e Cavocesta,
che sono li principalli, non si poi cavar 0 ; prega si
spazi el daziar di molini ; item, li muri da terra bi-
sogneria fortifichar; si spenderia ducati X milia, sì
che quella cità è in mali termini, e quelli citadini
ogni zorno si disperano ; li fa animo e li conforta, si
fa armata e si atende a mover 1’ ongaro. Or, ulti-
male, li citadini nel conseglio hano diliberà mandar
do altri soi oratori de qui, acciò la Signoria li pro-
vedi, et manda la parte, e li à ditto, la Signoria pro-
vederà. Aricorda si spazi el suo orator, e si conciedi
di trazer i sali per la Marcha et soto la montagna, a
contento di quelli citadini ; et se li dagi risposta con
boni effecti.
Da Sibinicho de li servidori e soldati di le for- 530”
leze, non dice il zorno, ma scrivono a la Signoria
nostra di la soa miseria. Stano pezo cha in galie ca-
thelane ; la camera è consumada in mandar ambasa-
dori con salario, ducati 15 al mexe el primo mexe,
poi ducati X ; dice mal di sier Lorenzo, è qui orator,
qual à vadagnà più di ducati 300 ; e dice molte cosse
zercha il dazio di molini etc., e non se li dia dar re-
stauro ; e di una termenation fata per quel conte, li
daciari non siano astreti, fino non si habi ordine de
qui ; perhò suplicano si provedi ; e li danari, dà la
Signoria per la fabrica, vien manzati da li oratori
vieneno de qui.
MCCCCCI, FEBBRÀIO.
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le forteze ; e (tirchi corsene nel conta’ di Traù e Si-
binicho. Item, de lì non pono trovar danari; la ca-
mera è intachata. Item, si provedi di uno castelan
a Lavrana ; la terra sta benissimo di morbo ; supli-
cha si trazi di devedo. Item, mandono una letera
abuta dal conte di Sibinicho, di 20, come etiam
scrive a la Signoria.
Di li ditti, di 24. Come mandono a Nona li can-
celieri e cavalieri Ihoro, e con destro modo feno
retegnir li cinque, e, conduti de li, li hanno fato
mcter in feri, e li mandano per la barcha di Zuan
Sarcina, e Matio di l’Armiraio, e dato a li patroni
ducati 4 per barcha eie. Prega subito siano expediti
li oficiali, acciò ritornano etc.
530 De li diti, di 24. Dii recever di ducati 400 per
dar a li provisionati di Nona et Lavrana ; cussi ta-
rano a chi serve, et manderà il conto, et alendeno
a ben convicinar con madona Dorathea e li altri ;
tamen el Banovaz è mollo molesto, e spesso lievano
qualche vania, la qual soporteno, e con dolce parole
scoreno ; e aspeta risposta di le vardie, di la spexa
di ducati 350, come per altre Ihoro hanno scripto eie.
Da Sibinicho, di sier Velor Bragadin, conte e
capetanio, di 20. Come, sabado, turchi corseno nel
conta’ di Traù, cavali 1000, preseno alcune anime
e animali ; et eri matina dila hoste vene soto Caslel
San Marco in quel contado, e dimandorno di posser
comprar e vender sicuramente, per haver vituarie.
El castelan li fece risponder, sapeva quello cercha-
vano, e che andasero con Dio. Se messeno a com-
bater quel loco, e voler taiar e minar i repari fati
sotto dillo castello. Nostri si difeseno virilmente, e
il castellali ben si portoe, sì che niun mal feno, e
molli turchi fonno feriti; solum preso 5 homeni, che
ritrovorono in quel’ bora a la caza. Item, per conta-
dini de Cruseno, villa di quel contado, è sta preso
uno di ditti turchi, con suo cavallo, et fo examinato
per lui. Dice che il capo e vayvoda di dita hoste, ha
nome Soliman, qual è schiavo di Schander bassa,
nato del conta’ de Zara, et era per andar con l’ho-
ste in conta’ di Zara, e non poteno passar per le
gran neve ; e per tanto sono rivolti e venuti in quelli
contadi, e ritrovarsi a Constantinopoli ; e non s’in-
tende il lurcho fazi aparato alcuno. Item, è zonto
de lì Andrea Bagnich, de loco Dobrochienich, terra
di l’ongaro ; alias fo preso e fato schiavo, za anni 8,
al tempo fu roto el vice bau sotto Corba via ; scam-
pato sponte da dieta hoste, si andò sotto ditto ca-
stello, ha conduto 4 boni cavali. Et da esso conte
dimandato, referisse sono zercha 14 mesi si partì di
Andernopoli, e zercha 22 zorni si parti da Euscopia
con dieta hoste, la qual era per andar in conta’ di
Zara, soto Lavrana, per tuor certe ville a man zan-
ella a Lavrana, qual non fo di predate, per non ha-
ver possuto passar, per le gran neve era venute de
lì ; e subito sarà disfate le neve, sono per ritornar,
e andar in ditto conta’ di Zara ; unde, esso conte à
dato aviso a Zara e Lavrana di questo ; e dice Schan-
der bassà è in Verbosagna, e poi far in tutto 5 in
6 milia cavalli, e non saper 0 dii signor turcho, che
faza altro preparamento di armala ni exercito, salvo
à fato comandamento a 70 milia pedoni, stiano in
ordine, videlicet 30 milia di Andernopoli, et 40 milia
su la Romania ; e non sa dir a qual effecto etc.
Dii ditto, di 21. Come non hanno polvere per
un zorno da difendersi, e non z’ è art,ilarie ; stanno
di continuo in arme, e li soldati e guardiani di for-
teze si ritrova in gran necessità. Item, si spende da
quella camera ogni mese : a li guardiani di Castel
Novo, ducati 40 ; a le altre muraie e forteze dii con-
tado, ducati 10; a far far le vardie per el contado,
ducati 25 ; e ogni di si sta in arme, et si manda ho-
meni et barche, e si lavora per le difese di la cità et
castello ; item, in ambasadori ducati 600 per man-
dar de qui ; sì che quella camera è disfata, e li dacij
venuti a mancho ; e li dacij de Molin e Cavocesta,
che sono li principalli, non si poi cavar 0 ; prega si
spazi el daziar di molini ; item, li muri da terra bi-
sogneria fortifichar; si spenderia ducati X milia, sì
che quella cità è in mali termini, e quelli citadini
ogni zorno si disperano ; li fa animo e li conforta, si
fa armata e si atende a mover 1’ ongaro. Or, ulti-
male, li citadini nel conseglio hano diliberà mandar
do altri soi oratori de qui, acciò la Signoria li pro-
vedi, et manda la parte, e li à ditto, la Signoria pro-
vederà. Aricorda si spazi el suo orator, e si conciedi
di trazer i sali per la Marcha et soto la montagna, a
contento di quelli citadini ; et se li dagi risposta con
boni effecti.
Da Sibinicho de li servidori e soldati di le for- 530”
leze, non dice il zorno, ma scrivono a la Signoria
nostra di la soa miseria. Stano pezo cha in galie ca-
thelane ; la camera è consumada in mandar ambasa-
dori con salario, ducati 15 al mexe el primo mexe,
poi ducati X ; dice mal di sier Lorenzo, è qui orator,
qual à vadagnà più di ducati 300 ; e dice molte cosse
zercha il dazio di molini etc., e non se li dia dar re-
stauro ; e di una termenation fata per quel conte, li
daciari non siano astreti, fino non si habi ordine de
qui ; perhò suplicano si provedi ; e li danari, dà la
Signoria per la fabrica, vien manzati da li oratori
vieneno de qui.