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1375

MCCCCCI, FEBBRAIO.

1376

po, et le raxon ditte, sì per esser sta mena via 25
milia anime, computa li morti di la Patria per tur-
chi, come per convenir alozar zente d’arme eie. ; et
licet esso luogo tenente li dicesse molte raxom, do-
veano asentir a tal contributiom, pur elexeno 4 ora-
tori, qualli tonno domino Antonio Sovergnam e do-
mino Francesco Strasoldo, doctori, a domino Per-
mane de Claracuius, dotor, et il reverendo domino
Hironimo de Porcia, canonico, conte di quel loco ;
qualli verano a la Signoria nostra a dir le raxom sue.
Da Gradiscila, di sier Bortolo di Prioli, prove-
dador. Avisa dii zonzer li di li provisionati 65, ben
in bordine ; et il capetanio desidera aver il resto, fin
numero 100, o vero li danari se fazi de lì; li quali
sono sta za mandati etc.
Dii capelanio di le fanlarie, Zuan Baplista Ca-
r azoto, de 25. E dice : Serenissimo principe e illu-
strissima Signoria, basando la mano a la serenità
vostra etc., in grada de quella me ricomando. Come
è tornato uno suo di Lubiana, dice non è niente,
anzi se lo imperador non porà recoglier certo pa-
gamento, a pena potrà viver ; e uno mandò a Trie-
ste, a uno suo amico di Civita di Chiete, dii Reame,
eh’ è vicario dii vescovo, e loco tenente dii Brasche,
capetanio, tamen fanno bona guardia, non per so-
speto ma per far bon bordine. Item, dice de’ con-
testabeli n’ è assai per le mano nel Reame, e uno
Cachiaguino di Salerno, eh’ è valente homo, e in-
tendesse ben di riparare, et uno Romanello, era fa-
vorito dii re Alfonxo, e altri ne sono ; e, volendo se
li avisa, manderà per Ihoro. Item, ha per letere,
molti gentilhomeni di Reame, e valenti d’arme, ve-
riano a servir la Signoria nostra, per star a presso
di lui, sì che, si si voi, se li comanda ; e aricorda li
danari di quelli balestrieri, che lì è più cara la roba
che terra.
Da Zara, di rectori, di 28. Dii rece ver dii gropo
di ducati 500 per li stipendiati etc., e cussi farano, e
darano aviso di la dispensatione. Item, per letere di
sier lacomo Manolesso, provedador a la guardia di
Lavrana, hanno, haver inteso da Coxule, comeSchan-
der bassa con suo exercito pretende andar a la volta
di Sibinicho, per otegnir le torre dii porto ; e cussi
hanno avisato el conte di Sibinicho, oferendossi etc.
socorsso e auxilio. Item, eri in li castelli e lochi di
sopra fonno trato molti colpi di bombarde, per mo-
do tuti sono stati in fuga ; la caxon è stata, perchè
eri cavalli 600 dii campo di turchi corseno su quel
di Traù e Sibinico, hora cofseno nel dominio dii
ducha Zuane, e brusò el borgo de uno castello, chia-
mato Chiusevaz, lontan do zornate de lì, e prese

anime e animali assai, con li quali si parlino; e il
camin hanno fato non lo intendine.
Di li ditti, di 29 ditto. Come, per conformità di
le preparation fa Schander bassa, ozi hanno inteso,
per via da Ragusi, da uno Zuan Baptista da Treviso,
el qual dice rnissier Zorzi Hironimo, habita a Ragusi, ’
ge ha dito, come hanno per certo el dito Schander
esser disposto con grande hoste venir a Nona, con
fermo presuposito expugnar quella ; et Ihoro rectori
hanno fato ogni pròvision possibile di reparar le
mure, bombardiere etc. ; tamen, zudegano tutto es-
ser niente, si la Signoria non ge provede de persone
la defenda, per esser gran guarda, e pochi quelli la
difenda ; vociano sebiopetieri 200 di Lombardia,
aliter la score gran pericolo, e se li mandi Zucharin
o altri a proveder al chavar le sedie ; e, passando
de lì le galie armate e altri fusti, restino e si pre-
senti lì a Zara. Item, la cità di morbo sta benissimo ;
laudano la diliberation fata di mandar de li stratioti,
per el bisogno dii paese. Item, aricorda si dagi qual-
che premio e reputation a sier lacomo Manolesso,
sopra i stratioti, per esser da bene, e molto deside-
rato da essi stratioti e paesani.
Da Spalato, di 24, dii conte. Come turchi è stati 534 *
X zorni in Dalmatia, e sono tornati indriedo, ma
non perhò sono tornati in Iodio securo eie., e desi-
deravano corer quel contado, e brusar il borgo, per
quello ha ’uto per via certa ; tamen, per le provision
fate, non si ha apresentado, ma ben a li confini ; e
inteso, per spie, 0 potevano far, non sono venuti, e
con dificultà si provede a li villani; quasi sono più
contenti esser in pericolo di esser captivi di turchi,
dia fuzer, per la incomodità hanno di le possession,
e da li pascoli per li animali eie., et per esser stra-
chi dii fuzer; perhò bisogna el provedi ai lochi dove
i se reducano fugendo, e de lì non è alcun soldato,
salvo paexani. Si lauda di Nansiben da Ravena, con-
testabele, ma el non poi lenir altra compagnia, per
non corer el dinaro ; e li zenthilomeni de lì non voi
molto cargo ; lauda Domenego di Papali, zenthilomo
de lì, e si poi dir solo ; citadini etiam pocho curano,
e alcune note siete im piedi, per dubito non venis-
seno asaltar il borgo, e, se i veniva, hariano hauto
vergogna ; e stratioti, sono in certa ellatione grecha,
non voi faticha eie., e fanno tanto quanto li par, e à
gran favor a Venecia ; tamen li ha tenuto la brena
in mano, e à dimostrà versso alcuni disobedienti di
la terra etc., e voi mantenir el decoro. Item, manda
una relation etc. di uno di Radobiglia, subdito dii
turcho, per interpetre di schiavo in latino ; dice, sa-
bado fu 8 zorni, turchi passò solo Bistriza, per ve-
 
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