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https://doi.org/10.11588/diglit.8286#0031
io Della Fondiiz.ione d'Ercolano.
srica di quello Dio ( 1 ) , a cui furono rerctti Tem-
pli , ed Alcali pei ogni parte , dove approdavano ;
fra'quali famoso era il Tempio d'Ercole in Cadice,
extra fiervulis columnas in Gadibus ( 2 ) , e l'altro
codiamo da Hiram chiamato-nella S. Scrittura con-
temporaneo di Salomone ( t, ); come si possono ver
dere in Silio Italico i di lui sagrifizj di vittime uma-
ne v ed i voti, che gli facevano i Cartaginesi , ed i
Romani per tutte le grandi intraprese presso il Sici-
liano Diodoro (4). Anziché ci racconta Stefano Bi-
zantino, che ventitre Città antiche col nome d'Er-
cole furono fabbricate . Della nostra Ercolano però
forsi più antica dobbiamo idearcene l'origine, come
che dallo stesso Ercole- sia fiata fondata".
Ella e cosa notissìmache sei sono flati gli Erco-
li rammentati da Cicerone (5),: qual numero da al-
tri sino al trentèlimo tu ampliato ( 6 ). Ma noi do-
vendo parlare di quello, che passò per l'Italia, e di
cui ha diffusamente trattato la nostra celebre Accade-
mia Etrusca di Cortona,, cioè dell' Ercole Tir io, il
più antico , che , o lo vogliamo considerare come
conquistatore, o. mercante (7), dopo di avere ajura-
to a sostenere il grave pondo ad Atlante di là dallo
siletto di Gibilterra, ove cangiò le Colonne diBria-
reo , e vi eresse le proprie vicino a Gadira , o sia.
Cadice, al riferire di Dionisio s8J, e dopo la pre-
da degli aurei Pomi ne' dcliziosistìmi Giardini delle
Esyerìdi,. si servi di barca della propria tazza (9) ,
e passa-
( 1 ) Furinomi. Tomo primo z. XII.
(i) Diod. lib. 4. Pomponio Mela lib. 3. cap. 6.
{}) Joseph Antiq. Iib. 8. cip.4- La di cui (tatua si vede in
una medaglia Imperiale con l'epigrafe: HERCVLI . GADITA-
NO; vedendoli,ancora le véstigia del Tempio in Cadice.
(4) Diod. lib. 4.
lì ) De Nat. Deor. 3.
(6) NataLis Comes Mytliol.
( 7 ) Vedi il C!e:c in Hc-liod.
(8) Lib.de Situ Orbis. jtlunus ex Arinotele lib. y.
( 3 ) Macrob. Saturn. Acad. Etrusca Tomo 1. pag. co.
srica di quello Dio ( 1 ) , a cui furono rerctti Tem-
pli , ed Alcali pei ogni parte , dove approdavano ;
fra'quali famoso era il Tempio d'Ercole in Cadice,
extra fiervulis columnas in Gadibus ( 2 ) , e l'altro
codiamo da Hiram chiamato-nella S. Scrittura con-
temporaneo di Salomone ( t, ); come si possono ver
dere in Silio Italico i di lui sagrifizj di vittime uma-
ne v ed i voti, che gli facevano i Cartaginesi , ed i
Romani per tutte le grandi intraprese presso il Sici-
liano Diodoro (4). Anziché ci racconta Stefano Bi-
zantino, che ventitre Città antiche col nome d'Er-
cole furono fabbricate . Della nostra Ercolano però
forsi più antica dobbiamo idearcene l'origine, come
che dallo stesso Ercole- sia fiata fondata".
Ella e cosa notissìmache sei sono flati gli Erco-
li rammentati da Cicerone (5),: qual numero da al-
tri sino al trentèlimo tu ampliato ( 6 ). Ma noi do-
vendo parlare di quello, che passò per l'Italia, e di
cui ha diffusamente trattato la nostra celebre Accade-
mia Etrusca di Cortona,, cioè dell' Ercole Tir io, il
più antico , che , o lo vogliamo considerare come
conquistatore, o. mercante (7), dopo di avere ajura-
to a sostenere il grave pondo ad Atlante di là dallo
siletto di Gibilterra, ove cangiò le Colonne diBria-
reo , e vi eresse le proprie vicino a Gadira , o sia.
Cadice, al riferire di Dionisio s8J, e dopo la pre-
da degli aurei Pomi ne' dcliziosistìmi Giardini delle
Esyerìdi,. si servi di barca della propria tazza (9) ,
e passa-
( 1 ) Furinomi. Tomo primo z. XII.
(i) Diod. lib. 4. Pomponio Mela lib. 3. cap. 6.
{}) Joseph Antiq. Iib. 8. cip.4- La di cui (tatua si vede in
una medaglia Imperiale con l'epigrafe: HERCVLI . GADITA-
NO; vedendoli,ancora le véstigia del Tempio in Cadice.
(4) Diod. lib. 4.
lì ) De Nat. Deor. 3.
(6) NataLis Comes Mytliol.
( 7 ) Vedi il C!e:c in Hc-liod.
(8) Lib.de Situ Orbis. jtlunus ex Arinotele lib. y.
( 3 ) Macrob. Saturn. Acad. Etrusca Tomo 1. pag. co.