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https://doi.org/10.11588/diglit.8286#0073
53 Delie Antichità £ Lrcolano.-
Tito, e da cui seppcllite rimasero le Jf.riz.io?ri Pompe-
iane, che. dicono tfsere siate dipoi trasferite nel Aduser
dì. Francesco Picchetti mentovato di /opra. La morte
dì hi ha, rese piti dissicile l'ottenere copia delle Jseri-
timi, ma /pero di poterle Soggiungere nel sine dell'
Opera , quando mi vengano frafìnèjjb per tempo, il
che io dejidero di poter satv per appagarmi sopra un
dubbio, che ancora mi resi a in questa circosianz.a di
satto, cioè che anzj, sp et t ino alla Città di Pompei, e
non ad una sili a del Magno Pompeo 9 o de'di lui figliuo-
li: Perciocché la Villa di quefta Famiglia, e di quei
-majsìmo Capitano da Loffredo fi giudica non e fere sia-
ta solto il Vesuvio, ma pìuttofto verso Potutolo, non-
molto diseosia dal Lago Averne : ed. all' incontro la
Città dì Pompei per gli Autori antichi, e moderni,, e
per lapide scavate poco prima dell- Anno 1684.. asserma
il Signor Baudrand .in Lcx. Geogrdph. di riconoseerà
situata presfo a Scasati nella campagna sottopofia al
"sesuvio, e solita ad esfere molcftata per le materie ehi
scorrono lungo il declive del Monte, nel vomitarle..
Sìa qui Monsignor Bianchini.
Neil' Anno poi 1711. mentre si ritrovava nella
Città eli Napoli il Signor Principe d'Elbeuf, volle
egli fabbricare appunto vicino alla Villa di Portici
un amenistìmo Calino alla- riva del Mare» e conti-
guo al Convento de'Frati di S. Pietro d'Alcantara:
in tal congiuntura pensò con- una induftriosa nuova
maniera d'intonaco, da me oiTervaro più volte, ri-
cuoprirc alcune stanze terrene; egli seppe che volen-
do alcuni di Resina a l'oro spese {cavare un pozzo,
avevano in quel luogo ritrovati alcuni pezzi di mar-
mo, cioc frammenti di giallo antico, e di altri mar-
mi greci coloriti, ordinò che a fior d'acqua di quei
Pozzo li seguitasse a scavare , e rintracciare quaiir
cita di quel marmo , per servirsene /polverizzando-
lo per terminare 1' intonaco sopraddetto della ma'
Villa , la quale in oggi appartiene ai Signori Duchi
di
Tito, e da cui seppcllite rimasero le Jf.riz.io?ri Pompe-
iane, che. dicono tfsere siate dipoi trasferite nel Aduser
dì. Francesco Picchetti mentovato di /opra. La morte
dì hi ha, rese piti dissicile l'ottenere copia delle Jseri-
timi, ma /pero di poterle Soggiungere nel sine dell'
Opera , quando mi vengano frafìnèjjb per tempo, il
che io dejidero di poter satv per appagarmi sopra un
dubbio, che ancora mi resi a in questa circosianz.a di
satto, cioè che anzj, sp et t ino alla Città di Pompei, e
non ad una sili a del Magno Pompeo 9 o de'di lui figliuo-
li: Perciocché la Villa di quefta Famiglia, e di quei
-majsìmo Capitano da Loffredo fi giudica non e fere sia-
ta solto il Vesuvio, ma pìuttofto verso Potutolo, non-
molto diseosia dal Lago Averne : ed. all' incontro la
Città dì Pompei per gli Autori antichi, e moderni,, e
per lapide scavate poco prima dell- Anno 1684.. asserma
il Signor Baudrand .in Lcx. Geogrdph. di riconoseerà
situata presfo a Scasati nella campagna sottopofia al
"sesuvio, e solita ad esfere molcftata per le materie ehi
scorrono lungo il declive del Monte, nel vomitarle..
Sìa qui Monsignor Bianchini.
Neil' Anno poi 1711. mentre si ritrovava nella
Città eli Napoli il Signor Principe d'Elbeuf, volle
egli fabbricare appunto vicino alla Villa di Portici
un amenistìmo Calino alla- riva del Mare» e conti-
guo al Convento de'Frati di S. Pietro d'Alcantara:
in tal congiuntura pensò con- una induftriosa nuova
maniera d'intonaco, da me oiTervaro più volte, ri-
cuoprirc alcune stanze terrene; egli seppe che volen-
do alcuni di Resina a l'oro spese {cavare un pozzo,
avevano in quel luogo ritrovati alcuni pezzi di mar-
mo, cioc frammenti di giallo antico, e di altri mar-
mi greci coloriti, ordinò che a fior d'acqua di quei
Pozzo li seguitasse a scavare , e rintracciare quaiir
cita di quel marmo , per servirsene /polverizzando-
lo per terminare 1' intonaco sopraddetto della ma'
Villa , la quale in oggi appartiene ai Signori Duchi
di