Venuti, Marcello de': Descrizione Delle Prime Scoperte Dell'Antica Città d'Ercolano Ritrovata vicino a Portici, Villa della Maestà Del Re Delle Due Sicilie (Venedig, 1749) [Cicognara, 2673-2]

131 Delle Antichità d'Ercolatia .■
Terzo , che il detto Proscenio avea per di dietro»
Vornamento di molte basi di marmo, sopra le qua-
li erano le colonne di marmo rosso, due delle qua-
li, come dilli, sono nella Chiesa di S.Gennaro , o
iia Cattedrale»
Quarto , che tra quelle colonne erano le Statue-
colossali di bronzo , e servivano per prospettiva ad
una strada, che andava veusò il mare.
Quinto , che dalle parti del Teatro si dirigevano
altre vie della Citrà, una delle quali aveva di qua, c
di là le fìatue equestri di marmo de'Balbi padre, e
figlio.
Sedo, che la Città d'Ercolano , per quanto si è
potuto conghietturare, si {tendeva circa un miglio e
mezzo lungo la marina , e verso la Real Villa di
Portici.
Settimo , che vi erano in quella altre fabbriche
sontuose, una delle quali dai fondamenti si credcqual-
che Basiliea, in cui èra la statua di Vitellio, e ne'lati
laterali sei piedestalli> con ftatue di bromo, che il
Vcsuvio ha in parte liquefatte.
Ottavo, che oltre il Tempio di Ercole vi erano
altri Tempj, come di Apollo &c. del qual Nume
si sono ritrovate due statue assai grandi, senza testa,
e simili tra di loro, e altre statue colossali, siccome
un Tempietto di varj marmi a mosaico formato, en-
tro cui una statuetta d'oro , che dalla Maestì Sua:
vien custodita.
Quesia maravigliosa unione di antichità diverrà,
viepiù ampia, e più compita a misura, che i lavo-
ri si avanzeranno, e i Letterati vi troveranno sem-
pre più de'nuovi monumenti per fìssare r loro dubbj
così su l'epoca di un'insinità di fatti fiorici, come
ancora sopra i costumi, le arti, ed i riti di Religione
degli Antichi.
E' tale, e tanta l'aspettazione, che ha tutta l'Eu-
ropa