Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Vignola; Danti, Egnazio [Komm.]
Le Dve Regole Della Prospettiva Pratica Di M. Iacomo Barozzi Da Vignola — Rom, 1611 [Cicognara, 810B]

DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.8207#0012
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
fhcleqaalì erano siate formate in Roma la «sM parte si ordine suo. Ma non hauendo potuto effet*
tuare il tuttocompitamente,per esiere flato coltretco quel Rè à riuolger l'animo d cose maggiori,
se ne ritornò à Bdlpgtuuchiamato & pregatostrettamence.dal coorte Filippo de* Pcppoii,prelkten-
te diSan Petrobio,per sarlo attendere d quella fabrica; intorno à i-difegni della quale si occu ò fi*
noais annJj J5J0. non Hauendoquasipotutofarui altro per le molte cbmpeteiue, che si trouò di
penonede quali non sapeuano cercar fama,fe non con.oppor.si,& contradire^àsine che l'opera non
caninalse auanti,vitio naturale d'a}cuni,che.conoscendo l'imperlettion Joro, non possbno vedere,
senon con gl'occhi pregni d'inuidia,arriuar altri doue essìpoHòno sollmente col temerario ardir
Juro auuicinarlì. Ma non potè però operar tanto questa scioccaemulatione,che finalmente non si
conoscésle il valor suo,& l'altrui malignità . Perciòcheessendo fiati chiamati Giulio Romano no-
bili lli'po Pittore,& Architetto,& ChristofanoLòbardi Architetto del Domo di Milano,à dar giu-
ditio sopra queidisegni;vedutili,&consideratili maturamente,appeouorno quei del Vignoja con-,
publica scrirtura per eccellentissìmi sopra tutti gl'altri, in quel medesimo tempo oltre a moke al-
tre cose fece vn palazzo d Minerbio per il Conte Alamanno Isolanoicon ordine & disegno molto
notabile,& marauiglioso: fece la casa del Bocchio,seguitapdo l'humore del padrone di etta, & con-
dusse con incredibil fatica il canale del nauilio dentro a Bplogna.doue prima non arriuaua se non
tre miglia apprettò. Creato poi Giulio 1 il. senevenncdRoma5doueerafiatQChiamato daquel
Pontence,cóJ quale haueua tenuto seruitù mentre era siato Legato in Bologna, & per ordine di es-
so tirò innanzi oltre all'altrefabriche quelladel palazzo della sua vigna,fuor della porta del Popo-
losa quale finita poi insieme con la vita del Pontefice,!! ritirò d i seruigi del Cardinal Farnese;per
il quale,se ben fece molte cose.laprincipal nondimeno fu il Palazzo di Caprarola > accommpdato
così bene al sito,che di fuori è di forma pentagonali dentro il cor tile,& le loggie sono circoIari,&
le stanze rieseono tutte quadrate con bellissìma proportione, & talmente spartite, che per le con-
modità,che negl'angoli sono cauate,non viltà alcuna particella ptiosa,&quel che è mirabile, le_,
stanze de'padroni sono talmente poste,che non veggono osficina neisuna,nè esercitio sordido.lkhe
hà fatto ammirarlo da chiunche l'ha veduto,per il più artifìcioso,& più compitamente ornato > &
cemmodp palazzo del mondo;& ha con desiderio tirato à veder le marauigjie sue da lontane parti
huomini molto giuditiosi,come fuperesempioMonsignor Daniel Barbaro, persona molto elejuisi-
ta nelle cose dell'Architetturaul qual motto dalla gran fama di quefio palazzo, per non se n'andar
preso alle grida,venne à posta a vederk>;& hauendolo consideratoà parte à parte , & inteso minu-
tamente dall'istesso yignola l'ordine di tutti i membri di sì compita machina,diise queste parole.
Non minutt immo magnppereauxitprasentia sumani. Et giudicò in quel genere,& in quel sirp non
potersifar cosapiù compita. Et nel vero questa fabrica più di tutte l'altre opere sue l'fià fatto co-
noseere per quel raro ingegno.che egli <:ra,haucndo in essà sparsi gentilisiimi capricci,& moltran-
do particolarmente la grafia dell'arte in vna scaJa à lumaca molto grande,la quale girandoli su le
Colone Doriche có il parapetto & balaustri có la sua cornice,che gira có tanta gratia,& tanto vm-
tamente,che pardi getto,vienecon molta gratiacondotta fino alla sommità:& in (ìmil maniera_»
son fatti anco con grand'arte,& maestria gl'archi della loggia circolari. Ne contentandoli il Bar-
rozzi d'essersi immortalato con la stupenda Architettura di quella fabrica. volse anco mostrare io.
£ilà qualche saggio delle sue fatiche di Prospettiua,tra le belle pitture di metter Taddeo,& Federi-
go /.uccari. Onde hauencjo fatto i disegnidi tutto quello,che in (ìmil materia occorreua, vi colori-
molte cose di sua manovrale quali se ne veggono alcune molto difficili ■> & di lungo tempo d farst
così ailegnatamente con regola,non vi mettendo punto di pratica, come sono le quattro colonna
Corinte ne'cantoni d'vna sala,talmente fatte,che ingannano la viltà di chiunque le mira;& il mara-
uiglioso sfondato della camera tonda. Fece oltre à ciò per il detto Cardinale lapiata,& il gratio-
^ìilì no disegno della tacciata della Cljiesa del Giesù alla piazza de gl'Avieri, che hoggi si vede./
stampata ; 3c cominciò à piantare in Piacenza vn palazzo tale, con si nobil molla , che io , che ho
yeduto i disegni, & l'opera cominciata, possb affermare di non hauer veduto mai cola in sirn il ge-
nere di maggior splendore , per hauerla in guisa ordinata , che le tre corti del Duca, di Madama*
& del Principe vi potettero habitare agiatamente con ogni sorte di decoro ?& d'apparato regio.
Lasciò per non sò che anni à guida di questa fabrica metter Iacinto suo figliuolo, dandogli i dise.
gni talmente cpmpiti con ogni particulare,che poteuano bastare per condurre (icuramnete l'ope^
ra all'vltima perfettipne. Et questo fece egli per l'amore che portaua all'arte, & non perche non
conoscésse messer Iacintp suo figliuolo attilsimp à supplire à molte cose per se sletto, che egli volfc
porre in carta.non perdonando à fatica alcuna,in modo che auanti che si partille , non operasse di
sua mano tutto quello che era pottìbile'di fare. Haueua poco prima fatto in Perugia vna moltò
degna & honorata cappella nella Chiesa di S.Fracesco,& alcuni disegni d'altre fabriche fatte à Car
jliglion del }ago,8£ à Castel della Pieue ad instanza del Sig. Ascanio della Cornia. Veggonsi di sua
jnùentione in Roma la gratjpsa cappella fatta per l'Abbate Riccio in Santa Caterina de'Funari,&
\z Chiesa de'Palafrenieri di N. Sig. in Borgo Pio,i disegni della quale ha metto poi in opera metter
Jacinto. Furono fatti da lui in diuersi luoghi d'Italia molti palazzotti,mplte case, molte cappelle,
§l altri edifici; publici,& priuati;tra li quali sono particolarmente la Chiesa di Mazzano,quella di
Sant'Oreste,& quella di Santa Maria de gl'Angeli d'Assìsi,che pur da luifu ordinata,*: fondata, la
quale poi da Galeazzo Alessì, & poi da Giulio Danti mentre yisTe,fu seguitata. Nel Pontisicato di
Pio

»
 
Annotationen