M Tu il serino sol, tu sol lo fccttro adopra,
E più chiaramente in queir altro .-
}) Uanima tua mente del campo, e vita .
E si soggiungc, vita , perche nelle potenze più nobili le men nobili
sono contenute. Rinaldo dunque, il quale nell'azione è nel secondo
grado di onore, dee ancora nell' Allegoria in grado corrispondente esser
collocato: ma qual sia questa potenza dell'animo, che tiene il secondo
grado di dignità, or si farà manifesto. Irascibile è quella , la quale fra
tutte l'altre potenze dell'anima meno si allontana dalla nobiltà della
mente ; intanto che par, che Platone cerchi , dubitando , se ella sia
diversa dalla ragione , o no ; e tale ella è nell' animo , quali sono
nell'adunanza degli uomini i Guerrieri ; e siccome di costoro è uffì-
zio, ubbidendo ai Principi, che hanno l'arte, e la seienza del coman-
dare, combattere contra i nemici; così è debito dell'irascibile , parte
dell'animo guerriera, e robusta , armarsi per la ragione contra le con-
cupiseenze, e con quella veemenza, e ferocità , che è propria di lei,
ribattere , e diseacciare tutto quello , che può essere d' impedimento
alla felicità : ma quando esia non ubbidisee alla ragione , ma si lascia
trasportare dal suo proprio impeto > alle volte avviene , che combatta
non contra le concupiseenze , ma per le concupiseenze, o a guisa di
cane reo custode , che non morde i ladri, ma gli armenti . Questa
virtù impetuosa , veemente , ed invitta , comechè non possa intiera-
mente essere da un sol Cavaliero figurata, c nondimeno principalmente
significata da Rinaldo , come ben s'accenna in quel verso , ove di
lui si parla.
Sdegno guerrier della ragion feroce .
Il quale mentre combattendo contra Gernando trapassa i termini della
vendetta civile, e mentre serve ad Armida, ci può dinotare l'ira non
governata dalla ragione: mentre di/incanta la selva , cspugna la Città,
rompe l'esercito nemico, l'ira dirizzata dalla ragione. Il ritorno dunque
di Rinaldo , e la riconciliazion sua con Goffredo altro non lignifica ,
che l'ubbidienza, che rende la potenza irascibile alla ragionevole ; e
in queste riconciliazioni due cose si avvertivano : l'una, che Goffredo
con civile moderazione si dimostra superiore a Rinaldo ; il che c' inse-
gna , che la ragione comanda all'ira non regalmente, ma cittadinesea-
mente . All'incontro Goffredo, imperiofamente imprigionando Argil-
lano, reprime la sedizione, per darci a divedere, che la podestà della
mente sovra il corpo è regia, e signorile . L'altra cosa degna di con-
siderazione è, che siccome la parte ragionevole non dee 'che molto in
ciò s'ingannarono gli Stoici) eseludere 1'irascibile dalle azioni , nò
E più chiaramente in queir altro .-
}) Uanima tua mente del campo, e vita .
E si soggiungc, vita , perche nelle potenze più nobili le men nobili
sono contenute. Rinaldo dunque, il quale nell'azione è nel secondo
grado di onore, dee ancora nell' Allegoria in grado corrispondente esser
collocato: ma qual sia questa potenza dell'animo, che tiene il secondo
grado di dignità, or si farà manifesto. Irascibile è quella , la quale fra
tutte l'altre potenze dell'anima meno si allontana dalla nobiltà della
mente ; intanto che par, che Platone cerchi , dubitando , se ella sia
diversa dalla ragione , o no ; e tale ella è nell' animo , quali sono
nell'adunanza degli uomini i Guerrieri ; e siccome di costoro è uffì-
zio, ubbidendo ai Principi, che hanno l'arte, e la seienza del coman-
dare, combattere contra i nemici; così è debito dell'irascibile , parte
dell'animo guerriera, e robusta , armarsi per la ragione contra le con-
cupiseenze, e con quella veemenza, e ferocità , che è propria di lei,
ribattere , e diseacciare tutto quello , che può essere d' impedimento
alla felicità : ma quando esia non ubbidisee alla ragione , ma si lascia
trasportare dal suo proprio impeto > alle volte avviene , che combatta
non contra le concupiseenze , ma per le concupiseenze, o a guisa di
cane reo custode , che non morde i ladri, ma gli armenti . Questa
virtù impetuosa , veemente , ed invitta , comechè non possa intiera-
mente essere da un sol Cavaliero figurata, c nondimeno principalmente
significata da Rinaldo , come ben s'accenna in quel verso , ove di
lui si parla.
Sdegno guerrier della ragion feroce .
Il quale mentre combattendo contra Gernando trapassa i termini della
vendetta civile, e mentre serve ad Armida, ci può dinotare l'ira non
governata dalla ragione: mentre di/incanta la selva , cspugna la Città,
rompe l'esercito nemico, l'ira dirizzata dalla ragione. Il ritorno dunque
di Rinaldo , e la riconciliazion sua con Goffredo altro non lignifica ,
che l'ubbidienza, che rende la potenza irascibile alla ragionevole ; e
in queste riconciliazioni due cose si avvertivano : l'una, che Goffredo
con civile moderazione si dimostra superiore a Rinaldo ; il che c' inse-
gna , che la ragione comanda all'ira non regalmente, ma cittadinesea-
mente . All'incontro Goffredo, imperiofamente imprigionando Argil-
lano, reprime la sedizione, per darci a divedere, che la podestà della
mente sovra il corpo è regia, e signorile . L'altra cosa degna di con-
siderazione è, che siccome la parte ragionevole non dee 'che molto in
ciò s'ingannarono gli Stoici) eseludere 1'irascibile dalle azioni , nò