C tA N T 0
XXVI.
Or quivi allor, che v'è turba più folta,
Pur , coni' è suo destin, Rinaldo accusa :
E quali acuto Arale in lui rivolta
La lingua del venen d'Averno infusa:
E vicino è Rinaldo, e i detti ascolta.
Ne puote F ira ornai tener più chiusa :
Ma grida: nienti, e addosso a lui si spinge,
E nudo nella deslra il ferro stringe.
XXVII.
Parve un tuono la voce , e '1 ferro un lampo
Che di folgor cadente annunzio apporte.
Tremò colui, né vide fuga, o scampo
Dalla presente irreparabil morte :
Pur , tutto e (Tendo teAimonio il Campo,
Fa sembiante d'intrepido e di forte ;
E '1 gran nimico attende, e '1 ferro tratto 7
Fermo si reca di difesa in atto.
XXVIII.
Quasi in quel punto mille spade ardenti
Furon vedute fiammeggiar insieme $
Che varia turba di mal caute genti
D'ogn' intorno v' accorre , e s'urta e preme
D'incerte voci, e di confusi accenti
Un suon per l'aria si raggira e freme,
Qual s'ode in riva al mare, ove confonda
Il vento i suoi co' mormorii dell'onda.
XXIX.
Ma per le voci altrui già non s'allenta
Neil' ofFeso guerrier T impeto e Y ira..
Sprezza i gridi, e i ripari, e ciò che tenta
Chiudergli il varco , ed a vendetta aspira
E fra gli uomini, e l'arme oltre s'avventa
E la fulminea spada in cerchio gira
Si, che le vie si sgombra, e solo ad onta
Di mille difensor Gernando affronta.
XXVI.
Or quivi allor, che v'è turba più folta,
Pur , coni' è suo destin, Rinaldo accusa :
E quali acuto Arale in lui rivolta
La lingua del venen d'Averno infusa:
E vicino è Rinaldo, e i detti ascolta.
Ne puote F ira ornai tener più chiusa :
Ma grida: nienti, e addosso a lui si spinge,
E nudo nella deslra il ferro stringe.
XXVII.
Parve un tuono la voce , e '1 ferro un lampo
Che di folgor cadente annunzio apporte.
Tremò colui, né vide fuga, o scampo
Dalla presente irreparabil morte :
Pur , tutto e (Tendo teAimonio il Campo,
Fa sembiante d'intrepido e di forte ;
E '1 gran nimico attende, e '1 ferro tratto 7
Fermo si reca di difesa in atto.
XXVIII.
Quasi in quel punto mille spade ardenti
Furon vedute fiammeggiar insieme $
Che varia turba di mal caute genti
D'ogn' intorno v' accorre , e s'urta e preme
D'incerte voci, e di confusi accenti
Un suon per l'aria si raggira e freme,
Qual s'ode in riva al mare, ove confonda
Il vento i suoi co' mormorii dell'onda.
XXIX.
Ma per le voci altrui già non s'allenta
Neil' ofFeso guerrier T impeto e Y ira..
Sprezza i gridi, e i ripari, e ciò che tenta
Chiudergli il varco , ed a vendetta aspira
E fra gli uomini, e l'arme oltre s'avventa
E la fulminea spada in cerchio gira
Si, che le vie si sgombra, e solo ad onta
Di mille difensor Gernando affronta.