SETTIMO.
CU.
Sibila il teso nervo, e fuori spinto
Vola il pennuto (trai per l'aria, e (Iride:
Ed a percuoter va, dove del cinto
Si congiungon le fibbie, e le divide $
PasTa T usbergo, e in sangue appena tinto
Quivi si ferma, e sol la pelle incide5
Che '1 celesle guerrier soffrir non volse,
Ch'oltra passasse, e forza al colpo tolse.
cui.
Dell'usbergo lo (Irai si tragge il Conte,
Ed ispicciarne fuori il sangue vede:
E con parlar pien di minaccie ed onte
Rimprovera al Pagan la rotta fede.
Il Capitan, che non torcea la fronte
Dall'amato Raimondo, allor s'avvede,
Che violato è il patto: e perchè grave
Stima la piaga, ne sospira, e pavé.
civ.
E con la fronte le su e genti altere,
E con la lingua a vendicarlo detta:
Vedi tosto inchinar giù le visiere,
Lentare i freni, e por le lande in retta 3
E quasi in un sol punto alcune schiere
Da quella parte moverli, e da quella.
Sparisce il campo, e la minuta polve
Con densi globi al ciel s'innalza, e volve.
cv.
D'elmi e seudi percossi, e d'aste infrante
Ne' primi seontri un gran romor s'aggira.
Là giacere un cavallo, e girne errante
Un altro là senza rettor si mira:
Qui giace un guerrier morto , e qui spirante
Altri singhiozza, e geme, altri sospira.
Fera è la pugna, e quanto più si mesee,
E stringe insieme , più s'inaspra, e cresee.
( 90 )
CU.
Sibila il teso nervo, e fuori spinto
Vola il pennuto (trai per l'aria, e (Iride:
Ed a percuoter va, dove del cinto
Si congiungon le fibbie, e le divide $
PasTa T usbergo, e in sangue appena tinto
Quivi si ferma, e sol la pelle incide5
Che '1 celesle guerrier soffrir non volse,
Ch'oltra passasse, e forza al colpo tolse.
cui.
Dell'usbergo lo (Irai si tragge il Conte,
Ed ispicciarne fuori il sangue vede:
E con parlar pien di minaccie ed onte
Rimprovera al Pagan la rotta fede.
Il Capitan, che non torcea la fronte
Dall'amato Raimondo, allor s'avvede,
Che violato è il patto: e perchè grave
Stima la piaga, ne sospira, e pavé.
civ.
E con la fronte le su e genti altere,
E con la lingua a vendicarlo detta:
Vedi tosto inchinar giù le visiere,
Lentare i freni, e por le lande in retta 3
E quasi in un sol punto alcune schiere
Da quella parte moverli, e da quella.
Sparisce il campo, e la minuta polve
Con densi globi al ciel s'innalza, e volve.
cv.
D'elmi e seudi percossi, e d'aste infrante
Ne' primi seontri un gran romor s'aggira.
Là giacere un cavallo, e girne errante
Un altro là senza rettor si mira:
Qui giace un guerrier morto , e qui spirante
Altri singhiozza, e geme, altri sospira.
Fera è la pugna, e quanto più si mesee,
E stringe insieme , più s'inaspra, e cresee.
( 90 )