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Argomento.
Narra a Goffredo dd\w7n0r tit&Jjasu
Ilvo/or pri/iier 11/v nieéóo, e poi /a morte.
Crédendo quei d'fài/ia a 'oepni vani^
Stimano estinto ittlorRinaldo/orte .
jDufisUe al/rlrcr c/i 'Alette jpira> i/ua/u
' óovéstkia, ira,edJodw apron le poi te
EminnodanGoffledo:et' coti Ih voce
So/o in lorirenrr l'impeto Jeroct..

%


CANTO OTTAVO.
1,
Ia^ cheti erano i tuoni e le
tempefle ,
E ceffato il sossiar d'Austro , e di
Coro :
E r alba ùseia della magion celesle
Con la fronte di rofe, e co' piè d'oro.
Ma quei, che le procelle avean già defte,
Non rimaneansi ancor dalle arti loro^
Anzi l'un d'effi, ch'Aftagorre è detto,
Così parlava alla compagna Aletto.
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