Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
C Ji N T O

XXXIV.
Mentre io le piaghe sue lavo col pianto,
Né però sfogo il duol , che V alma accora ^
Gli aprì la chiusa destra il Vecchio santo,
E '1 ferro che stringea trattone fuora :
Questa , a me disse , eh' oggi sparso ha tanto
Sangue nemico , e n' è vermiglia ancora,
Ev, come sai, perfetta: e non è forsè
Altra spada che debbia a lei preporse.
xxxv.
Onde piace là su, che s or la parte
Dal suo primo signore acerba morte,
Oziosa non redi in quella parte y
Ma di man passi in mano ardita e forte.
Che T usi poi con egual forza, ed arte $
Ma più lunga stagion con lieta sorte :
E con lei faccia, perchè a lei s aspetta,
Di chi Sveno le ticcise aspra vendetta.
XXXVI.
Soliman Sveno uccise, e Solimano
Dee per la spada sua restarne ucciso.
Prendila dunque, e vanne ove il Cristiano
Campo fia intorno all' alte mura assiso :
E non temer, che nel paese estrano
Ti sia il sentier di novo anco preciso 5
Che t'agevolerà per 1' aspra via,
L'alta destra di lui, ch'or là t'invia.
XXXVII.
Quivi egli vuol che da cotesta voce,
Che viva in te serbò, si manifesti
La pietate , il valor, Y ardir feroce,
Che nel diletto tuo Signor vederti 5
Perchè a segnar della purpurea Croce
L'arme, con tale esempio altri si de Ili :
Ed ora, e dopo un corso anco di lustri
Infiammati ne sian gli animi illustri «
 
Annotationen