DEC IMO QUiART 0.
XXX.
E dice : o cavalier, seguendo il grido
Della fallace opinion vulgare,
Duce seguite temerario e infido,
Che vi fa gire indarno , e traviare.
Or d'Ascalona nel propinquo lido
Itene, dove un fiume entra nel mare.
Quivi fia che v'appaja uom nostro amico.
Credete a lui ciò eh'ci diravvi, io'1 dico.
XXXI.
Ei molto per se vede, e molto intese
Del preveduto vostro alto viaggio
Già gran tempo ha da me: so che cortese
Altrettanto vi fia quanto egli è saggio.
Cosi lor dissej e più da lui non chiese
Carlo, o F altro che seco iva messaggio -,
Ma furo ubbidienti alle parole,
Che spirito divin dettar gli suole.
XXXII.
Preser commiato, e sì il desio gli sprona,
Che senza indugio alcun porti in cammino
Dirizzaro il lor corso ad Ascalona,
Dove ai lidi si frange il mar vicino.
E non udian ancor come risuona
Il roco ed alto fremito marino:
Quando giunsero a un fiume, il qual di nova
Acqua accreseiuto è per novella piova.
XXXIII.
Sicché non può capir dentro al suo letto :
E sen va più che stral corrente e presto.
Mentre elsi slan sospesi, a lor d'aspetto
Venerabile appare un vecchio onesto,
Coronato di faggio, in lungo e schietto
Vestir , che di liti candido è contesto.
Scuote questi una verga, e'1 fiume calca
Co' piedi aseiutti , e contra '1 corso il valca.
( 167 )
XXX.
E dice : o cavalier, seguendo il grido
Della fallace opinion vulgare,
Duce seguite temerario e infido,
Che vi fa gire indarno , e traviare.
Or d'Ascalona nel propinquo lido
Itene, dove un fiume entra nel mare.
Quivi fia che v'appaja uom nostro amico.
Credete a lui ciò eh'ci diravvi, io'1 dico.
XXXI.
Ei molto per se vede, e molto intese
Del preveduto vostro alto viaggio
Già gran tempo ha da me: so che cortese
Altrettanto vi fia quanto egli è saggio.
Cosi lor dissej e più da lui non chiese
Carlo, o F altro che seco iva messaggio -,
Ma furo ubbidienti alle parole,
Che spirito divin dettar gli suole.
XXXII.
Preser commiato, e sì il desio gli sprona,
Che senza indugio alcun porti in cammino
Dirizzaro il lor corso ad Ascalona,
Dove ai lidi si frange il mar vicino.
E non udian ancor come risuona
Il roco ed alto fremito marino:
Quando giunsero a un fiume, il qual di nova
Acqua accreseiuto è per novella piova.
XXXIII.
Sicché non può capir dentro al suo letto :
E sen va più che stral corrente e presto.
Mentre elsi slan sospesi, a lor d'aspetto
Venerabile appare un vecchio onesto,
Coronato di faggio, in lungo e schietto
Vestir , che di liti candido è contesto.
Scuote questi una verga, e'1 fiume calca
Co' piedi aseiutti , e contra '1 corso il valca.
( 167 )