C tA N T 0

II.
Erano essì già sorti , e V arme intorno
Alle robuste membra avean già messe : •
Onde per vie che non rischiara il giorno,
Torto seguono il vecchio $ e son l'istesse
Vestigia ricalcate or nel ritorno,
Che furon prima nel venire impresse.
Ma giunti al letto del suo fiume : amici,
Io v' accommiato, ci disse j ite felici.
ni.
Gli accoglie il rio nell'alto seno, e Fonda
Soavemente in su gli spinge e porta ;
Come suole innalzar leggiera fronda,
La qual da violenza in giù fu torta :
E poi gli espon sovra la molle sponda:
Quinci mirar la già prometta scorta.
Vider picciola nave, e in poppa quella
Che guidar gli dovea, fatai donzella.
IV.
Crinita fronte ella dimostra, e ciglia
Cortesi, e favorevoli, e tranquille:
E nel sembiante agli Angioli somiglia 5
Tanta luce ivi par eh' arda e sfaville.
La sua gonna or azzurra, ed or vermiglia
Diresti, e si colora in guise mille :
Sicch' uom sempre diversa a se la vede,
Quantunque volte a riguardarla riede.
v.
Cosi piuma talor, che di gentile
Amorosa colomba il collo cinge,
Mai non si seorge a se slessa umile j
$ia in diversi colori al Sol si tinge.
Or d'accesi rubin sembra un monile:
Or di verdi smeraldi il lume finge:
Or insieme gli mesee : e varia e vaga
In cento modi i riguardanti appaga.