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X.
Egli in subliuie soglio, a cui per cento
Gradi eburnei s' ascende , altero siede :
E sotto T ombra d'un gran ciel d'argento
Porpora intesta d'or preme col piede :
E ricco di barbarico ornamento,
In abito regal splender si vede.
Fan torti in mille fasce i bianchi lini
Alto diadema in nova forma ai crini.
XI.
Lo scettro ha nella destra: e per canuta
Barba appar venerabile e severo.
E dagli occhi y eh' etade ancor non muta,
Spira l'ardire e'1 suo vigor primiero.
E ben da ciaseun atto è sostenuta
La maestà degli anni, e dell' impero.
Apelle forsè, o Fidia in tal sembiante
Giove formò 3 ma Giove allor tonante.
XII.
Statinogli a destra l'un, l'altro a sinistra
Duo Satrapi i maggiori : alza il più degno
La nuda spada del rigor ministra j
L'altro il sigillo ha del suo uficio in segno.
Custode un de' secreti al Re ministra
Opra civil ne' grandi asfar del regno:
Ma Prence degli eserciti, e con piena
Possanza, è l'altro ordinator di pena.
XIII.
Sotto folta corona al seggio fanno
Con fedel guardia i suoi Circassi asiati :
Ed oltra l'aste hanno corazze, ed hanno
Spade lunghe e ricurve all' un de' lati.
Così sedea , così seopria il Tiranno
D'eccelsa parte i popoli adunati.
Tutte a' suoi piè nel trapassar le schiere
Chinan > quasi adorando, armi e bandiere.