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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 12.1909

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Fasc. 6
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Sobotka, George: Pietro Bernini
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https://doi.org/10.11588/diglit.24137#0461

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GEORG SOBOTKA

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sguardo visionario e diretto in regioni celesti della Vergine trasportata dalle nubi nel cielo,
mentre gli angeli sonando l’accompagnano. Non solo i motivi movimentati degli Apostoli, ma
anche gli stessi tipi sono differenti dalle statue del periodo naccarinesco. Invece delle figure
quasi sdolcinate, troviamo qui tipi espressivi e molto più naturalistici. Qualche tipo — si
osservi l’apostolo che poggiato il mento sulla mano guarda pensoso il sarcofago vuoto e
cosparso di fiori — ricorda il Mosè o il Geremia della volta Sistina. Con tutto ciò sarebbe
sbagliato ritenere un cambiamento nello stile che in quest’opera trova espressione soltanto
per una ripresa del michelangiolesco. E la medesima cosa, come già osservai, vale per il
gruppo della Madonna a San Martino. E questo solamente un sintomo per lo sviluppo di

Fig. 17 — Ippolito Buzio : Cariatide.

Roma. Santa Maria Maggiore

uno stile, le di cui radici restano ancora da studiarsi, perchè sin’ora non s’è fatto che attribuirlo
a cause generali e allo spirito del tempo.

Per quanto singolare quest’opera sia, l’impressione che fa il rilievo dell’Incoronazione
del Papa anche se posta in posizione elevata, è molto più strana. Dopo un attento
esame, il visitatore della cappella Borghese verrà alla conclusione esser questo se non il
più bello, certo il più interessante fra la collezione dei rilievi non troppo interessanti onde
detta cappella va ornata. Ciò che lo distingue da quello dell’Assunta, si è in primo luogo
la maniera con cui sono date le vesti. In luogo del costume tipico, ideale, fuori d’ogni tempo,
troviamo qui invece costumi ecclesiastici e mondani dell’epoca. E vero che ciò va congiunto
al tema dell’opera. Importante però si è il come queste vesti sono rappresentate. Ogni getto
di pieghe è evitato, però gran cura è messa nel ridare in modo naturalistico gli ornamenti
delle dalmatiche di broccato, dei collari e delle pellicce dei cavalieri. L’estremo naturalismo
si rivela anche nelle teste individualizzate — s’osservino le verruche su sing'ole faccie —1 e
nella composizione del rilievo. Le mezze figure, apparentemente non motivate e congiunte
fra loro da calda discussione, che si piegano fuori dalla cornice del rilievo come da un para-
petto, attirano subito l’attenzione del visitatore. Si osserverà ancora che, oltre a questo mo-
tivo, anche la scena principale non forma una composizione nel vero senso della parola.
 
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