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Bullettino di archeologia cristiana — 3.1865

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Nr. 6 (Giugno 1865)
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Dell sarcofago di S. Aurelia Petronilla
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Dictionnaire des Antiquités Chrétiennes par M. l'Arbré Martigny
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https://doi.org/10.11588/diglit.17352#0055

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— 47 —

baltezzato (1). Se queste osservazioni confermano l'an-
tichissima data attribuita a Petronilla dalle memorie
ecclesiastiche, la scoperta del romano nome gentilizio
di lei esclude ch'essa sia stata figliuola dell'Apostolo
secondo natura e lascia luogo soltanto all'opinione dei

(1) V. Roma sott. T. 1 p. 192.

più dotti critici, che la stimano figliuola di lui nel-
l'evangelo. Infine ai rapporti di famiglia, che ho mo-
strato essere verisimilissimi tra cotesta santa e le Do-
mitille, nel cui cemetero essa ebbe celeberrima sepol-
tura, non è forse al tutto estraneo uno dei più nobili
antichi epitaffi del principale ipogeo di quel cemetero;
ove appunto d'una cristiana appellata Aurelia abbiamo
veduto il nome con molta pompa segnato

DICTI0NM1RE DES MIQUTÈS CHRÈTIEMES
PAR H. L 4BBÉ MRT1GNY.

L'importanza e la popolarità , che di giorno in
giorno vengono acquistando gli studii della cristiana
archeologia, esigevano che se ne compilasse un dizio-
nario; come delle altre scienze ne abbiamo molti, quali
più. quali meno elementari. 11 eh. signor abate Mar-
tigny, parroco nella diocesi di Belley, discepolo illustre
d' uno dei più dotti ristauratori degli studii archeolo-
gici sacri nella Francia, voglio dire del Greppo teste
defunto, da parecchi anni lavorava attorno ad un sif-
fatto dizionario. Il quale libro appena venuto in luce
è stato accollo con grande plauso; e giudicato opera
non elementare, nè da porre in mano ai soli novizi
nella scienza nostra. L'autore in fatti s' è proposto di
porgere ai dotti un istromenlo (coni' egli lo chiama)
mnemonico, che sopra ogni punto speciale addili mo-
numenti e testi e libri da loro non ignorati, ma dei
quali non sempre possono avere in pronto la memoria
o l'annotazione; ai novizi un insegnamento ed una
guida con nozioni brevi ed al possibile compiute,
esatte , chiaramente formolate ; a tutti una lettura
utile ed instruttiva sopra materie varie, la cui grande
importanza da troppo pochi è conosciuta ed al suo valore
stimata. Parrà forse che a me non convenga ridire con
quanta lode dal Marligny sia stato raggiunto il tri-
plice scopo: avendomi egli nella prefazione citato come
suo consigliere e fautore nell'arduo lavoro. Ma se l'a-
micizia e la modestia gli hanno fatto dar troppo peso
e valore a brevi e poche risposte date per lettera ed
ai ragionamenti fatti in famigliari colloquii ; il libro
medesimo mostra, ch'esso è opera originale, sponta-
nea , tutta propria della mente e delle ricerche del

dolto autore. C imballiamo anche talvolta per quelle
pagine in opinioni e sentenze sull'età, sull'interpre-
tazione , sulle leggi de' monumenti, alle quali non
sempre io sottoscriverei : nè ciò dee recar maraviglia
in un grosso volume di minuti caratteri, ove in mplte
'centinaia d'articoli sono brevemente l'ima dopo l'altra
trattate tutte le questioni della scienza archeologica
sacra. Queste avvertenze mi danno piena libertà di
lodare l'opera dell'amico autore, come stimo ch'essa
meriti e per la sostanza sua e per la forma.

L'erudizione assai vasta, la giudiziosa scella dei
disegni intercalali nel testo , le molte ed accurate
citazioni dei padri e degli ecclesiastici scrittori sono
pregi insigni del novello dizionario. Ma più di queste
doti io stimo la chiarezza e 1' ordine nella concisa
trattazione; lo studio di formolarc le dottrine archeo-
logiche e di fortemente imprimerne nelle menti dei
lettori le definizioni ed i canoni. Cosi ogni articolo del
dizionario è una disseriazione nel suo genere intera:
nè prolissa oltre il bisogno dell'opera, cui serve; nè
troppo arida, nè dal necessario laconismo strozzata.
Io vorrei citare alcun articolo degno di peculiare at-
tenzione, e non so quale scegliere; tanto l'opera è
uniforme e costante, in ogni sua parte. A tutti adun-
que la raccomando: agli amatori degli studi di sacra
archeologia, come volume da tener sempre tra mani:
ai dotti, come repertorio facile e pronto, che spesso
loro risparmierà lunghe e fastidiose ricerche: ad ogni
maniera di persone colte e desiderose di sapere ciò
che non è bello ignorare, come libro la cui lettura
è di utilità pari al diletto.

Notizie

KOM.V Scavi nel cemetero «Il Callisto. Le esca-
vazioni nella grande necropoli callistiana, delle quali ho dato
notizie nel bullettino di Febbraio pag. 11 e segg. (v. ta
postilla a p. 16), sono state continuate fino al termine della
stagione propizia ai lavori sotterranei, cioè fino al Maggio.
La più importante scoperta nella regione adornata ed am-
pliata nel secolo quarto, ove è il cubicolo del Salvatore di-
pinto in mezzo ai quattro evangelisti , parmi quella d' una

magnifica cripta doppia riccamente adorna di marmi colorati,
tagliati in tesselli di varie forme , sulla cui porta è incisa
l'iscrizione B1THVSSIBI ET SVIS. Questo è un raro esempio
di sepolcro famigliare scavato con grande magnificenza e in
forma non di mediocre cubicolo ma di cripta maggiore. Bithus
è cognome poco commune che fu usato in Roma da militi
barbari (v. Ann. delflsl. di corrisp. arch. 1862 p. 21). Un'altra
scoperta, e d'importanza anche maggiore, ha coronato i la-
 
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