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Bullettino di archeologia cristiana — 3.1865

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Nr. 7 (Luglio 1865)
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Degli ipogei cristiani scoperti nella villa Patrizi
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https://doi.org/10.11588/diglit.17352#0058

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PANNONIA quivi medesimo raccolta dal Fabrelti de-
stano in me la speranza, che l'ipogeo col suo vesti-
bolo distinto dal maggiore contiguo cemetero sia stato
proprio o quasi proprio dei pretoriani cristiani. È noto
che questa milizia fu abolita da Costantino ; i suoi
monumenti adunque spettano ai primi tre secoli. I
fedeli di Cristo in quei secoli militarono sotto le ro-
mane bandiere ; benché taluni dalla milizia abbor-
rissero come contraria alla religione dell' evangelo.
Intorno al qual punto notissime sono le cose scritte
dal Mamachi e da altri nello scorso secolo (1) : e Si-
gismondo Jacopo Baumgarten stampò in Ala nel 1741
e ristampò nel 1745 un libro intitolato Examen sen-
tentiae veterum Christianorum de militici (2). Certo è
che, oltre la storia, i monumenti attestano la pre-
senza di soldati cristiani nelle legioni e nelle coorti
romane. 11 Le Blant ci ha dato il novero delle anti-
che iscrizioni a lui note di militi cristiani (3) ; alle
quali altre io potrò aggiungerne, segnatamente di pre-
toriani fornitemi dai cemeteri delle vie Nomentana e
Tiburtina ambedue vicine al castro pretorio. E forse
maggior numero ce ne darà il sepolcreto (li villa Pa-
trizi, se pure i devastatori non ci hanno colà entro,
come in quasi ogni altro sotterraneo luogo, preceduti.

Dopo ragionato di questo ipogeo, del quale ap-
pena il sommo della scala è scoperto, mi farò a par-
lare di quello, che giace sotto la basilica, come da
principio ho accennato. Del quale nulla posso dire
senz' avere premesso alcune istoriche notizie. Alla
destra della via Nomentana gli antichi topografi pon-
gono la chiesa ed il sepolcro di s. Nicomede prete e

(1) V. Marnatili, Orig. Christ. T. I p. 371 ; III p. 303 esegg.; IV
p. 41 : Lami, De erudit. apost. p. 195 e segg.

(2) Sopra questo libro vedi Zaccaria, Storia lett. T. V p. 510.

(3) Inscr. chrél. de la Caule T. 1 p. 85 e segg.

tee ?>OSITVS EST . VICTOR .

XII .

Sta affisso alla parte posteriore dell'ambone del van-
gelo in s. Lorenzo fuori delle mura; ed è inciso so-
pra una lastra marmorea segata ed intagliata, innesta-
tivi circoli e triangoli di marmi colorati e fascie di
musaico per ornamento del predetto pulpito. Di questo
titolo nè l'origine, ne il sito preciso ci sono noti.
Della basilica costruita sul cemetero di s. Nicomede
e dedicata il 1 Giugno pare che, se non l'autor pri-
mo, rinnovatore e consecratore sia stato Bonifacio V
creato nel 619, del quale è scritto: hic perfecit coe-
meterium sancii Nicomedis et dcdicavit illud (1).

Or poiché tante e cosi solenni memorie e notizie
abbiamo delta chiesa e del cemetero di s. Nicomede
prete e martire sulla via Nomentana presso la porla
della città; e ninna memoria, niun sentore di qual-
sivoglia altro oratorio sacro eretto circa quel silo me-
desimo; ognuno intende perchè alla cristiana basilica

martire (1). Gli atti de' santi Nereo , Achilleo e Do-
mitilla nei precedenti bullettini tanto spesso citati nar-
rano, che Nicomede prele fu loro contemporaneo ed
ebbe sepoltura nell' orto di Giusto juxta muros via
Nomentana ... (2). Il Bosio poi in un codice Valli-
celliano trovò aggiunte le seguenti parole: in quo loco
dedicata fuit ecclesia in kalendis Jmii, quae mine vero
penihis destructa est (3). Queste ultime parole debbono
essere statescrilte dopo il secolo ottavo: imperocché gli
ilinerarii del settimo secolo ci additano la chiesa di
s. Nicomede tuttora esistente e visitata; e il libro pon-
tificale ne testifica i risarcimenti fatti da Adriano I dopo
il 772 (4). La dedicazione di cotesta chiesa, ricordata
nelle parole allegate, fu solennissima e ne rimase cele-
bre e festeggiata la memoria: laonde oltre al natale del
martire segnato nei marlirologii geronimiani e nei po-
steriori sotto il dì 15 settembre (5), nel così detto ro-
mano piccolo coi suoi seguaci e nei codici liturgici
del secolo ottavo al primo di Giugno è notata la de-
dicatio basilicae sancii Nicomedis martyris (6). La
quale basilica estramurana ed eretta sul sepolcro di
lui non si dee confondere, come taluno ha fatto (7), col
titolo di s. Nicomede, chiesa parrocchiale urbana ricor-
data nelle soscrizioni al concilio romano I di papa Sim-
maco (8), e nel seguente inedito epitaffio monumento,
a mio avviso, più antico del secolo VI.

(1) V. Roma so». T. I p. 178, 179.
(1) V. Ada SS. T. V Sept. p. 6.

(3) Bosio, Roma sott. p. 416.

(4) V. Roma sott. I. c.

(5) V. Fiorentini, Vetust. occid. eccl. mari, p, 833: Georgii, Mar-
tyrol. Adonis p. 475.

(6) V. Georgii, Mari. cit. p. 243, 244.

(7) V. Ada SS. 1. c. p. 7.

(8) Condì, ed. Labbe T. IV p. 1316.

PRAESB $ T1TVLI NICOMEdis
KAL . DECEMB .

circondata da sepolcreto a fior di terra, e dinanzi alla
quale una magnifica scala discende ad un profondo e
vetusto sotterraneo cemetero, testé scoperta pochi passi
fuori della via Nomentana sia stato attribuito il nome
di quel martire illustre. Vero è che niuna istorica
iscrizione è venuta in luce a conferma di questo giu-
dizio della Commissione di sacra archeologia e del
commune de'dotti nelle cristiane antichità; ma l'iden-
tità del luogo, le vestigia dell'oratorio, le grandiose
proporzioni della scala, il numero de'sepolcri cristiani
sopra terra e sotterra bastano a persuadere il valore
dell'argomento topografico, non ostante il difetto dei
testimoni epigrafici distrutti da barbari devastatori. Né
osta che il Bosio in una contigua vigna sia disceso
in un angusto sotterraneo cemelero, che per conget-
tura egli chiamò di s. Nicomede (1); imperocché an-
che a pochi passi da quello, cui oggi diamo siffatto

(1) Lib. pont. in Bonifacio V §. I.

(1) Bosio, Roma sott. p. 415, 435.
 
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