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Bullettino di archeologia cristiana — 2.Ser. 5.1874

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Nr. 4
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Cimitero cristiano sopra terra presso Treveri: vetri insigni e loro speciale famiglia Renana
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https://doi.org/10.11588/diglit.18567#0126
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126 BULLETTINO

-----________.________,__

inferiore ed allungata dell'asta della croce monogrammatica mi
pare nuovo nei nostri monumenti cimiteriali, ed altre rare va-
rietà dei modi diversi di comporre il monogramma di Cristo
trovate nei loculi del cimitero di s. Agnese accresceranno l'ap-
parato inesauribile dell'importante trattato intorno alla origine,
le fasi e la cronologia del signum divisti nei primi quattro o
cinque secoli. In una delle iscrizioni teste rinvenute il mono-
gramma è segnato nel mezzo d' una pietra quadrata sotto le
lettere d'un'acclamazione in guisa, che il capo del >fe entra
nella lettera N della particella IN nella forinola acclamatomi
BALENTINE VIVAS IN DEO. Non stimo fortuita ne priva
di speciale intenzione l'inserzione del monogramma entro la
predetta lettera della particella IN: essa dimostra, che il signum
Christi qui, come in molti altri casi, non è isolato dal testo
dell'epigrafe, e dee essere letto congiuntamente a quello: vivas
in Deo Chrislo ovvero in divisto Deo. Del monogramma così
adoperato per compendio di scrittura, massime nelle acclama-
zioni, ho ragionato di proposito nella Roma sotterranea T. II
pag. 320,322; dimostrandone l'uso assai antico ed, a mio giudizio,
d'origine anteriore a Costantino. Se la forinola in Deo divisto,
nota nella cristiana epigrafia e dai teologi apprezzata, sia studiosa
protesta contro gli Ariani, ovvero spontanea espressione dell'an-
tica fede e d'età anteriore al niceno concilio, è difficile giudi-
care in un caso speciale ed isolato. Eammento però ai lettori,
ciò che sovente inculco, di siffatte acclamazioni ne anche un
solo esempio apparire nei tanti epitaffi romani forniti di data
certa posteriori a Costantino, il cui numero ogni dì cresce: ed
essere in genere evidente spettare esse di regola ordinaria allo
stile epigrafico dell'età anteriore alla pace costantiniana.

Il più singolare cimelio trovato negli scavi, di che ragiono,
è il vetro delineato nella tav. X n. 1; infìsso nella calce al
margine destro del loculo d'un fanciullo. L'odierna rarità di
siffatti tiovamenti nelle sotterranee gallerie è stata da me no-
tata e dichiarata nel Bullettino del Novembre 1864: e il vetro
 
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